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Manifestazione a Roma contro discariche ed inceneritori

Il 5 novembre alle ore 10.00; questo è l'orario dell'appuntamento per un'ennesima manifestazione a Roma contro le discariche e gli inceneritori, l'ennesimo invito da parte di famiglie, uomini, donne, bambini, aziende, comitati e quindi da parte di cittadini a instaurare la raccolta differenziata invece di costruire altre discariche ed altri inceneritori. 

"...Nel Lazio la presenza oggi di un quadro di debolezza strutturale della filiera “indifferenziata” è plateale: le discariche sono tutte esaurite o in via di rapido esaurimento, non ci sono sufficienti impianti di preselezione per produrre il famigerato CDR e soprattutto non ci sono, per nostra fortuna, inceneritori sufficienti ed efficienti adeguati.

Roma oggi rappresenta la situazione più critica in Italia, dopo l’avvio di un programma Rifiuti Zero nella città di Napoli, con un livello di differenziata tuttora inaccettabile del 20%. La scelta di una manifestazione sostenuta dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero corrisponde proprio a combattere per dare avvio ad un ciclo alternativo sostenibile e nel rispetto della legalità.

La chiusura della megadiscarica di Malagrotta, obiettivo irrinunciabile che sosteniamo da anni come comitati e cittadini di Roma e Comuni confinanti della Provincia, non può essere l’occasione di aprire tre nuove discariche (Riano-Corcolle-Fiumicino) continuando lo scempio ambientale, ma deve essere l’occasione di varare un Piano Straordinario di raccolta porta a porta spinta nella città di Roma

In questo quadro si inserisce la Strategia Rifiuti Zero, che già da anni è stata lanciata in Italia e nel mondo dal prof. Paul Connett, che rappresenta l’unica soluzione ecologicamente e socialmente sostenibile e che è stata rilanciata dalla recente costruzione della Rete Zero Waste Lazio, una rete costruita “dal basso” che vuole diffondere cultura ed informazione e mobilitare i cittadini e gli amministratori comunali e provinciali su questo tema...." [Citazione da documento di "Appello per il 5 Novembre di Rifiuti Zero Fiumicino]

E' con queste parole che tramite il web ed i vari social network, si è creato un tam tam per informare ed organizzare le manifestazioni contro la costruzione di discariche ed inceneritori nel territorio del Lazio come già sopra detto in drastica e drammatica situazione. 

E' dai primi di giugno che Rifiuti Zero di Fiumicino organizza e porta pacificamente a termine varie manifestazioni, che si sono svolte sulla via Aurelia in località Torreinpietra, a Fiumicino paese, a Fregene... con l'appoggio ed il concreto aiuto dei cittadini. 

Questa volta si manifesterà direttamente a Roma centro e non è la prima volta. Questa volta, però, l'appoggio viene e verrà da più parti. Saranno presenti numerosi comitati contro l'uso, la costruzione di discariche ed inceneritori, il portavoce della Rete Nazionale Rifiuti Zero e diverse delegazioni regionali e i soggetti costituenti della Rete Zero Waste Lazio: Ass.ne Non Bruciamoci il Futuro, Ass.ne Diritto al Futuro/Rete Naz. Rifiuti Zero, Movimento Naz. ecologista EcoItalia Solidale, Ass.ne Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Ass.ne Comitato Rifiuti Zero Riano, Ass.ne Comitato Rifiuti Zero Corcolle e moltissimi altri - troppi per citarli tutti. Saranno, inoltre, presenti anche numerosi sindaci di vari comuni più o meno grandi, più o meno coinvolti in questo sciempio che la giunta Polverini ed il sindaco di Roma Alemanno vogliono continuare a portare avanti. 

Solo sul social network Facebook vi sono circa 483 adesioni ad oggi. 

Quello che mi chiedo, da semplice cittadina quale sono, è se riusciremo ad averla vinta facendo sentire la nostra voce e la nostra opinione su qualcosa di così importante come la nostra salute, quella dei nostri figli, delle nostre case e delle nostre aziende locali.

LEGGI ANCHE: Discarica Malagrotta chiude: che fine fanno i rifiuti a Roma?

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.79) 4 novembre 2011 23:07
    Renzo Riva

    Il prof. Franco Battaglia tempo fa scrisse:

    I rifiuti? Solo in Italia sono un problema!

    Quello dei rifiuti che produciamo continuamente con le nostre attività impongono il dovere di occuparcene ma dalla lettura della stampa locale sul convegno di sabato 22 novembre a Udine a cura dell’assessorato regionale all’ambiente si sono avute risposte sempre proiettate sulle nuove tecnologie futuribili e non su quelle collaudate ed utilizzate su larga scala in Europa.
    Invito i lettori a leggere quanto scrisse il Professore Franco Battaglia, docente di Chimica Ambientale all’Università di Modena e Reggio Emilia, su "il Giornale" del 9.1.2008 pagg.1 e 4 e del 13.1.2008 pag.38:
    "Dovete sapere che il modo più rapido, più economico e più rispettoso dell’ambiente di smaltire i Rsu è l’incenerimento, possibilmente accoppiato alla produzione d’energia. Il modo più bischero è quello della raccolta differenziata; bischerrima all’ennesima potenza, poi, è la cosiddetta raccolta porta-a-porta, che altro non è che la raccolta differenziata spinta fino all’esasperazione."
    Per continuare poi:
    "I 4 inceneritori nel Lazio inquinano meno di 5 automobili, e s’inala più diossina a starsene pochi minuti vicino ad un barbecue o a fumarsi una sigaretta. (Vorrei poter spiegare anche che la diossina a piccole dosi fa bene: magari un’altra volta). Francoforte, Zurigo, Vienna, Londra e Parigi hanno, in piena città, inceneritori da 1500 tonnellate al giorno di capacità. Perché loro sì e Napoli no? In Europa, un terzo dei rifiuti viene bruciato e utilizzato per la produzione di energia; in Italia meno del 10%. Perché loro sì e noi no? In Europa un terzo dell’energia elettrica è prodotta da fonte nucleare. Perché loro sì e noi no?"
    Per finire poi col dire:
    "Come scrissi, il limite sensato della raccolta differenziata è quello di mercato del prodotto di riciclo. Produrre carta riciclata, ad esempio, è già di per sé un processo altamente inquinante (si pensi ai processi di disinchiostrazione e di smaltimento dei relativi fanghi); ma diventa economicamente disastroso se poi chi la produce è costretto a bruciarne le eccedenze o a esportarla gratis o addirittura pagando (come accadde qualche anno fa in Germania coi Verdi al governo).

    Tanto chi veramente paga sono i contribuenti.

    In Italia, oltre la metà della plastica riciclata va a finire nell’inceneritore, per cui un comportamento ecologicamente virtuoso non è curarsi di differenziarla (come religiosamente fa mia moglie) ma rifiutarsi di farlo (come faccio io)."

    Questi concetti volevo trasmettre ai convenuti di sabato dove, avendo presentato il modulo di richiesta intervento in qualità di responsabile di Energia e Ambiente del Nuovo PSI - FVG ne sono stato impedito perchè altri dovevano far passare il messaggio della raccolta differenziata spinta e dei "dissociatori molecolari".
    Un convegno da "dissociati".
    Trieste comunque è in linea con il pensiero del Prof. Battaglia; deve fare solo attenzione a non lasciarsi "infinocchiare" dalla "bischerrima" raccolta differenziata.

  • Di Chiara (---.---.---.21) 5 novembre 2011 22:26
    Chiara

    Mi viene da chiederle dove abita....

    Mi viene da chiederle se lei farebbe crescere i suoi figli a 200mt da una discarica, da un’inceneritore.....
    Mi viene da chiederle se comprerebbe una casa a 200mt dall’inceneritore.....
    Le rispondo postando il link del video della manifestazione....

  • Di Chiara (---.---.---.21) 6 novembre 2011 17:05
    Chiara

    https://www.facebook.com/groups/rifiutizero/doc/218540451546081/


    Ottimi i risultati della manifestazione tenutasi a Roma il 5 Novembre in piazza SS Apostoli, secondo il comunicato stampa dei comitati presenti vi hanno partecipato oltre 3000 persone. Tremila persone che unite combattono contro il "Piano Polverini" .

    "…La Rete nazionale Rifiuti Zero e la Zero Waste Italy chiedono il ritiro immediato del commissariamento ed il ripristo di una logica democratica che restituisca la parola alle comunità e alle istituzioni locali…."[fine cit.]


    Un nuovo appuntamento viene perciò stabilito sempre secondo il comunicato, per il 3 Dicembre sempre in piazza SS Apostoli a Roma, per proporre nuovamente e con maggior voce questo intento. Inoltre si invitano tutti i comitati e le associazione aderenti a diffondere e partecipare all’evento e naturalmente sui social network le condivisioni non mancano e riparte il tam tam virtuale.

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