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 Home page > Attualità > Cultura > Mamma, voglio fare il dissidente. Su Cuba e dintorni

Mamma, voglio fare il dissidente. Su Cuba e dintorni

Mamma è preoccupata. Dice che non scrivo più. Questa è bella, proprio lei che stava sempre a dire "Alejandro non fai un cazzo dalla mattina alla sera, perché non ti trovi un lavoro serio invece di scrivere", ora mi rimprovera perché non scrivo.

“Mamma, ti senti bene?”, le chiedo.

“Mai stata meglio”, risponde. E intanto separa i fagioli buoni dai cattivi. Solito gesto che scandisce il ritmo del quotidiano in questo paese dove non succede mai niente e si va avanti così, tanto siamo cubani, s’inventa. 

“Non scrivo a richiesta, mamma. Scrivo quel che vedo. Ho parlato di froci, puttane, gente che scappa, mogli che uccidono mariti. Ho messo in burletta Lovecraft e Dickens. Non ho più idee, mamma”.

“Fattela venire, allora. Chiama il tuo amico camajan. Digli che ti pubblichi un libro, una raccolta di racconti, qualcosa. I soldi fanno comodo, Alejandro. Abbiamo la casa da restaurare…”

Ora mi spiego la foga letteraria di mia madre. Non ha mai letto un libro in vita sua, al massimo Juventud Rebelde, le pagine dei fumetti, riviste tipo Palante e Bohemia, cose che non si trovano più. Figurati se legge quel che scrivo, e poi meglio così, ché con tutti i cazzi e i culi che ci metto dentro le prenderebbe male.

Ma i soldi dei diritti le interessano, certo. Mai chiedersi da dove provengono. Basta che arrivino. E allora cara mamma, tu non lo sai, ma un modo ci sarebbe per fare un po’ di soldi senza fatica. Mi sa che non ti piace ma, oggi come oggi, rende bene fare il dissidente.

Ricardo Alarcón deve essersi preso uno sturbo, ché da un anno a questa parte volano tutti in Europa e nordamerica, i cieli del mondo sono pieni zeppi di dissidenti cubani, le strade del nord brulicano di cubani coperti da enormi cappotti che parlano di politica, mangiano caldarroste e bevono vodka. E io che ho sempre avuto paura. Mi sa che sono proprio fesso.

Pubblico libri in Italia, non mi faccio vedere, mia madre dice ti mettono in galera e buttano la chiave, mio padre aggiunge "ragazzo fai attenzione". E io sto attento, tranquilli, ma qui non sta più attento nessuno, vanno in America i Porno Para Ricardo, persino Gorki, che a tempo perso manda affanculo Raúl Castro e dà del vecchio rimbambito a Fidel.

Ma mica viaggiano e basta, mica affollano gli aeroporti per far dispetto al vecchio Alarcón, no, riscuotono pure un sacco di soldi, tra concerti, conferenze, lezioni universitarie e articoli sulla stampa di mezzo mondo. Scorreggia un dissidente? El País concede la prima pagina e una collaborazione da opinionista.

Alejandro, fatti furbo, segui la tua strada. Altro che quattro spiccioli da un editore italiano per scrivere storie di froci e puttane, ché gli italiani quello leggono, pare. Dicono che la Sezione d’Interessi paghi bene, basta farsi coraggio, osare un pochino, aprire un blog, poi ci si mette in lista d’attesa. Magari trovo un agente letterario europeo, firmo qualche contratto, apro un conto in Svizzera o in Spagna, un posto vale l’altro, deposito i soldi e ogni tanto attingo per le piccole spese.

Non farò mai niente di tutto questo, lo so, ma è bello sognare…

“Mamma, ora come ora mi vengono solo poesie”, dico.

“Figlio mio, con la poesia non ha mai mangiato nessuno”.

Ecco, mia madre non capisce un cazzo di letteratura, tra l’Indio Naborí e Lezama Lima preferisce il primo, pensa che Proust sia una malattia infettiva, una cosa tipo la proustite, nonostante tutto ha capito che con la poesia non si mangia.

Mamma, si mangerebbe girando per il mondo a fare il santone, rischi zero, mica siamo il Kazakistan, non ci tocca nessuno. Mamma, voglio fare il dissidente, è il mestiere del futuro. Avrei tanta voglia di dirglielo, ma meglio di no, non reggerebbe il colpo. E poi mica ce la farei. Meglio inventarsi un’altra storia di puttane, guarda, come ha detto l’editore l’altro giorno, magari una trilogia, ché ora vanno di moda le trilogie.

Quasi quasi scrivo La puttana dissidente, mi sa che diventa un best-seller, anche senza sfumature di grigio, ché qui le sfumature ci sono, e neanche poche, ma è meglio non dire di cosa...

Alejandro Torreguitart Ruiz - L’Avana, 31 luglio 2013

Traduzione di Gordiano Lupi 

 

Nella immagine, la copertina di Vita da jinetera di Alejandro Torreguitart Ruiz

Commenti all'articolo

  • Di Sandro kensan (---.---.---.207) 8 agosto 2013 15:31
    Sandro kensan

    Divertentissimo questo racconto, Alejandro c’ha un futuro. Probabilmente è un autore molto conosciuto ma io sono ignorante in materia.

    Però è anche un racconto molto triste perché le varie dissidenti Yoana Sanchez sparse per il mondo vengono ricoperte d’oro solo perché gettano sterco su Cuba mentre i vari Snowden o Assange vengono torturati e incarcerati perché sono i dissidenti dalla parte sbagliata.

  • Di (---.---.---.85) 14 agosto 2014 17:33

    Tutti i cosiddetti dissidenti politici che provengono da nazioni con governi comunisti o socialisti quasi sempre sono dei criminali comuni o dei malati mentali o alcolizzati -drogati a cui viene data la possibilità di diventare ricchi è famosi !

    In qualche caso questi finti dissidenti politici sono anche delle ex spie bruciate che si sono riciclate in finti dissidenti anti-comunisti !

    Questi finti dissidenti politici anti-comunisti sono tutti pagati dalle nazioni Capitaliste che hanno regimi Fascisti o Democratici (tra i due sistemi capitalisti di governo NON CI SONO DIFFERENZE ).

    Mi ricordo che quando avevo 4 anni di età nel lontano 1968 per la RAI Tv vedevo la polizia Spagnola (fascista ) che sparava e bastonava a sangue gli operai spagnoli in sciopero !

    Qualche giorno prima o qualche giorno dopo sempre sulla RAI TV ho visto che anche nella DEMOCRATICA ITALIA la polizia italiana sparava e bastonava a sangue gli operai italiani in sciopero !

    Dopo aver visto sul Telegiornale dello Stato Italiano tutto ciò ho capito e compreso che in tutti paesi Capitalisti sia con governi Fascisti sia con governi Democratici NON CI SONO DIFFERENZE !

    P.S.

    Per aver scritto questo innocente commento in internet nella è democratica Italia potrei venire fatto passare da matto (a mezzo stampa ) oppure potrei avere conseguenze penali !

    Mi chiamo Andrea e sono un dissidente politico italiano perché gli USA o la UE non danno pure a me qualche milione di euro ??? Sono uno dei 15 milioni di italiani disoccupati nel 2014 senza sussidio di disoccupazione né ho una pensione perché mi è stata rubata dallo Stato Italiano ! 

    Ho 50 anni di età perciò è impossibile che trovi un lavoro in Italia !

    Il regime dittatoriale italiano non fa nulla per gli italiani disoccupati anziani italiani !

    Fa finta che non esistano !

    Il regime italiano fa entrare in Italia circa 3000 mila nuovi immigrati stranieri clandestini al giorno e spesso gli da pure soldi perché vengano in Italia o gli danno un lavoro !

    Se mi pagate sono pronto a fare il dissidente la spia !

    Basta che mi paghiate profumatamente come fate da sempre con i dissidenti Cubani !

  • Di (---.---.---.246) 14 agosto 2014 23:05

    Nel solo 2014 nella <libera> e <democratica> ITALIA diversi cittadini italiani poveri è onesti hanno avuto guai PENALI !

    Questi cittadini italiani dissidenti che sono stati fatti passare dai Mass Media italiani controllati e censurati dal regime italiano come feroci criminali che hanno osato ledere l"onore dei nobili regnanti italiani !

    Questi dissidenti italiani avevano osato scrivere delle innocenti critiche in alcuni commenti sulla rete internet contro il presidente della repubblica italiana e contro il presidente Matteo Renzi che ci governa anche se nessun cittadino italiano lo ha votato ed eletto !

    Un"altro dissidente italiano sindaco o ex sindaco (non ricordo se è ancora sindaco fa lo stesso ) di un paese che sarà devastato dalla inutile -fallimentare e super costosa linea ferroviaria chiamata TAV ha osato criticarla è ha osato anche criticare il regime dittatoriale italiano che usa metodi fascisti e mafiosi intimidatori polizieschi -mafiosi contro tutti coloro che osano protestare contro la TAV .

    Questo sindaco o ex sindaco dissidente italiano che critica la TAV un" anno fa era stato pestato a sangue senza motivo dalla Polizia e poi anche denunciato anche se non ha fatto nessun reato penale mentre partecipava ad un pacifico corteo anti-tav !

    Il sindaco o ex sindaco anti-TAV però non si è arreso e per evitare pestaggi e denuncia penale da parte della democratica polizia italiana ha usato INTERNET per fare le sue critiche e si credeva al sicuro dietro ad PC .

    Questo sindaco ANTI-TAV è stato zittito per sempre dal regime dittatoriale italiano con una grossa denuncia penale per gravi reati contro lo Stato Italiano !

    Quando i Cubani avranno un regime democratico Filo-USA come quello italiano saranno tutti disoccupati- moriranno di fame è non avranno nessuna libertà !

    Quando Cuba avrà un regime democratico finalmente i dissidenti Cubani verranno democraticamente incarcerati -uccisi-torturati -eliminati fisicamente .

    Quando Cuba sarà governata da un regime fascista-democratico i dissidenti Cubani non riceveranno né soldi né altro dalle altre nazioni !

     

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