• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > M5S: ladri di spot

M5S: ladri di spot

La questione dello spot elettorale della Lista Tsipras “piratato” dal M5S sarebbe davvero comica, se non fosse così patetica.

La vicenda è ormai nota: la Lista alla sinistra del PD è nata su ispirazione e impulso di varie personalità del radicalismo storico, da Barbara Spinelli all’ex guida dei contestatori in tuta bianca di Genova, Luca Casarini, dalla storica voce dell’autonomia bologese “Bifo” a giornalisti di chiara e rispettabile fama come Curzio Maltese o di fama così così come Giulietto Chiesa, attraverso personalità varie della società civile. (alcune delle quali si sono poi dissociate e allontanate sbattendo la porta come Camilleri e Flores d’Arcais) e dei partiti (leggi SEL con tutte le sue ambiguità legate alle vendoliane risate al telefono mentre parla con il patron dell'ILVA di Taranto che nel frattempo avvelenava i suoi cittadini).

Con l’intento di unire tutto ciò che si muove in quell’area disastrata - vuoi per propri fallimenti teorico-politici, vuoi per le dure sconfitte subìte, come si ostina ad affermare qualcuno - hanno preso a prestito l’astro nascente della sinistra greca, Alexis Tsipras, per provare a coagulare attorno al suo nome i residui dei vari movimenti sorti, prima durante e anche un po’ dopo il ventennio berlusconiano, alla sinistra del PCI- PDS- DS-PD.

È un nome vincente, all'estero, preso dall’estero perché in Italia di nomi vincenti la sinistra non ne produce più da decenni (a meno che non si ritenga di sinistra anche Renzi).

In vista delle prossime europee hanno anche prodotto uno spot elettorale (qui sopra la versione originale, qui quella modificata, sul sito del Corriere) in cui si vede un giovane elettore del PD che va dalla psicanalista e dà fuori di matto ricordando le cose che il PD aveva detto in campagna elettorale e quelle che fa adesso che è al governo. Il discorso scorre logico, perché criticare il PD “di lotta e di governo” è un po’ come sparare sulla croce rossa, e la conclusione è ovvia: vota per la Lista Tsipras.

Ebbene, non ci crederete ma lo stesso video - proprio lo stesso per oltre 3 minuti - gira in rete con una piccola, sostanziale modifica finale: invece di votare per Tsipras qui l’elettore è invitato a votare per il Movimento Cinque Stelle.

Un’operazione di ladrocinio? Brigantaggio politico? Sciacallaggio mediatico? Furberia preconfezionata atta a turbare l’ordine pubblico e privato dei tsipristi? Paura di una lista di sinistra-sinistra da parte di un movimento, come quello di Grillo, che ha sempre dichiarato di essere oltre-la-destra-e-la-sinistra? Goffaggione? Idiozia? Che altro?

Decidete voi. A occhio e croce sembra l’ennesima picconata sugli zibidei (i propri zibidei) - dopo le esilaranti vicende della redicontazione degli scontrini e delle espulsioni ad alzo zero - che i grillini si sono dati da soli, dimostrando di essere politicamente (vista l’inconsistenza in cui hanno congelato quasi nove milioni di voti) e civicamente incolti, anche se vogliono farla passare come una semplice goliardata.

Dopo che Grillo ha ritenuto di emulare Berlusconi nell'offendere ("coglioni") gli elettori del PD, oggi rischiano di pagare cara quest'ennesima dimostrazione di balordaggine.

Forse hanno fatto i loro conti, o forse no. Di sicuro un'altra pagina sconcertante nel corposo curriculum della politica italiana.

 

 

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità