• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Liceo Orazio, Fini incontra gli studenti: "Non ci saranno ribaltoni"

Liceo Orazio, Fini incontra gli studenti: "Non ci saranno ribaltoni"

E’ affollata l’assemblea che gli studenti del liceo ginnasio Orazio, nel quartiere Talenti a Roma, hanno organizzato per rievocare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ospite d’onore è la terza carica dello Stato, Gianfranco Fini, invitato a parlare di Costituzione e Parlamento in uno dei momenti più difficili della dialettica scuola-politica. Ad accoglierlo lo striscione che sbuca da un’aula: “Né futuro né libertà, da voi solo tagli e precarietà”. Il clima che si respira tra gli studenti risente delle proteste delle ultime manifestazioni di piazza. C’è attesa per il 14 dicembre quando Camera e Senato voteranno la fiducia al governo, il cui esito darà il via al voto in senato del più discusso DDL della controriforma Gelmini. Gianfranco Fini sintetizza e attraversa la storia degli ultimi 150 anni d’unificazione per soffermarsi sul 1946, anno in cui s’insedia l’Assemblea Costituente dei 75 membri, che ridisegnerà le regole di un paese piegato dalla dittatura: “La Costituzione fu scritta dai reduci del fascismo – sintetizza Fini - e la paura di un ritorno fece pensare ad un sistema bicamerale perfetto. Noi vogliamo fare buone leggi che tengano conto di due cose: rendere rappresentativo il parlamento e, al tempo stesso, governabile”.

Sono tanti i temi in discussione, emersi durante il dibattito, dalla riforma Gelmini alla “scivolosità della giustizia” certa solo al terzo grado del giudizio, dall’eticità di un Parlamento sovraffollato all’uso e abuso dei decreti di questo governo.

Il dibattito prosegue con un’analisi politica della realtà attuale che Fini definisce post ideologica: “non siamo più nell’epoca di scontro fra ideologie. Vi sono idealità e visioni diverse ma siamo in una fase in cui conta molto la credibilità della persona. Oggi si valutano valori, fatti, contenuti ma si scelgono le persone. Si legge spesso sui giornali riguardo polemiche e momenti di tensioni. Non c’è da meravigliarsi, sono fenomeni deprecabili, ma non nuovi. Qualche volta scatta qualche parola di troppo, ma questa è una costante del dibattito parlamentare. Il rispetto però deve essere fondamentale: per le regole e per gli altri. Rispettare le opinioni altrui, il ruolo del parlamento e le regole con cui il parlamento legifera”. Rispondendo ad una studentessa che chiedeva quanta distanza c’è tra il dire e il fare in politica, incalza: “Se non mantieni comportamenti coerenti tra il dire e il fare, la pubblica opinione, dopo un po’ non ti capisce e non ti vota. Sui grandi valori come l’unità nazionale e la libertà non ci può essere tatticismo, quel tatticismo che invece ci può essere, in politica, su qualcosa di contingente, mai su qualcosa di strategico. La politica è innanzitutto onestà intellettuale”.

Sarà l’art.3 della Costituzione a sollecitare il dibattito sui temi della pari dignità sociale, “davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, giunge ed è inequivocabile la posizione politica del Presidente: “La vera uguaglianza non può derivare dall’ideale scala sociale, questa è un’utopia del comunismo, l’uguaglianza non è il punto di arrivo, ma il punto di partenza. Chi corre di più vince la gara, la politica deve eliminare le disparità, anche se essere italiani o figli d’immigrati è sempre un elemento di disparità.

Il compito della democrazia è rimuovere questi ostacoli”.

Non c’è più tempo per le tante domande, gli studenti si sentono strumentalizzati quando l’assemblea vira sul piano politico. A irrompere nella platea Jessica De Napoli, consigliera municipale del Pdl del IV Municipio che incalza Fini sul tema della sua coerenza politica: “C'è un momento la mattina – risponde il Presidente - in cui mi guardo allo specchio e mi rammento che c'è un limite oltre il quale si perde la dignità. Per te evidentemente non c'è, ma è un problema tuo”. E dei ribaltoni cosa ne pensa? “Non credo ci saranno ribaltoni”, ha risposto Fini il quale però ha poi aggiunto: “Cosa ne pensi delle promesse non mantenute, di chi aveva promesso che la legge era uguale per tutti e poi ha pensato solo agli affari suoi? In politica se si fosse più umili, se si pensasse che avere torto non è un complotto, le cose certo andrebbero meglio”.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.240) 10 dicembre 2010 00:46

    Buongiorno Signor Carlo,

    lei chiede lumi sulla “controriforma”, ma ne parlano i media da 2 anni ed il significato dovrebbe essere chiaro anche a lei che, mi sembra, non sia a digiuno d’ informazione. In sintesi la situazione è la seguente:

    Scuola e università: la controriforma Gelmini cancella i diritti e privatizza l’istruzione. Ricordiamo che la controriforma voluta dalla Gelmini ha cancellato nel comprato scuola 150 mila posti in tre anni, ha previsto l’espulsione in massa dei precari, ha cancellato numerose materie, classi e sezioni a danno dei lavoratori, degli studenti, dei genitori e della stessa didattica.
    Per quanto riguarda l’università, invece, ha tagliato drasticamente i fondi alle università pubbliche facendo così aumentare in maniera indiscriminata le tasse universitarie, ha soppresso numerosi corsi di laurea, ha penalizzato i ricercatori e gli assegnisti inventandosi nuove modalità di assunzione che non colpiranno per nulla i baroni e i baronati ma creeranno ulteriore confusione all’interno del sistema universitario.

    Ora se l’attuale governo ha questa idea dell’utilizzo del fondo pubblico, la possibilità di una privatizzazione dell’ istruzione nasconde un altro gravissimo pericolo, e cioè quello di minare il Diritto allo studio previsto dalla Costituzione italiana. In tal senso un ripasso credo non faccia male a nessuno:

    Articolo 3 della Costituzione:

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 

    Art. 33.

    L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

    Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

    La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

    È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

    Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti leggi dello Stato.

    Art. 34.

    La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

    Lei ha letto il DDL 133? In merito a soli questi 3 articoli mi pare evidente l’incompatibilità della controriforma Gelmini con la Costituzione italiana.

    Riguardo l’assemblea con Fini, non c’ero, io al suo posto non ci sarei andato, forse mi sarei vergognato davanti a quello stesso specchio!

    Concludendo questa piccola, ma ritengo accorata e competente (scusi l’immodestia), replica non mi stancherò mai di ribadire che la scuola è il diritto massimo per una vita mlgliore e che se la si uccide si uccide il futuro del nostro, nonostante tutto, amato Paese.

    saluti
    Giorgio

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.221) 7 dicembre 2010 19:16

    Contendenti in campo >
    Da una parte il Cavaliere dell’amore e del “ghe pensi mi”. Il miglior Premier degli ultimi 150 anni. La star internazionale conosciuta come un tycoon. Lo statista di rara capacità che deve andare avanti perché non c’è un successore.
    Dall’altra i ribaltonisti traditori della volontà popolare. Un’ammucchiata di attempati reduci della vecchia politica. Maneggioni di seconda fila che ambiscono solo a spartirsi Quirinale e Palazzo Chigi.
    Una partita senza storia? Ancora pochi giorni e sapremo quanto pesa quella casta di Primi Super Cives attenta a privilegi ed interessi …

  • Di (---.---.---.49) 9 dicembre 2010 13:45

    Buongiorno. Innanzitutto, perché "Controriforma" Gelmini?
    Legittima opinione, ma nell’articolo si dovrebbero riportare i fatti - le opinioni a parte.
    In quest’ambito, appare interessante come "L’Espresso", che da mesi tuona contro la riforma (appunto) dicendo alla Bartali che "l’é tutto sbagliata, l’é tutta da rifare", sul giornale in edicola venerdì scorso scriva invece che ci sono ben 6-7 punti molto validi "ma che affossano la riforma perché non ci sono soldi". Ma che bravi voltagabbana !!! Prima era tutto sbagliato, poi adesso, se Zio Giulio trovasse i soldi... la riforma andrebbe bene ?
    Mi secca dirlo, ma hanno ragione Gelmini (donna con le p...; con gli insulti che si é presa, i fantocci bruciati, lo sterco davanti a casa...) e Tremonti.

    Interessante la prima fase di Fini sulla post-ideologia: ed allora perché lui e Bersani sono andati da Fazio a (s)parlare di "destra e sinistra" ? Era molto meglio Gaber...
    Destra e sinistra (che aborro: W il voto d’opinione !) sono questo: la "destra" vuole mettere 8 corridoro al via! della finale dei 100mt con stessi calzini, stessi pantaloncini, scarpe etc e poi, dopo lo sparo, vinca il migliore.
    La "sinistra" invece, oltre a ciò, vuole che arrivino al traguardo tutti insieme.
    Il liberalismo compassionevole (Reagan, Bush senior, Cameron) vuole che si rimuovano gli ostacoli nella società per permettere a tutti di arrivare al via dei 100mt con le stesse magliette, etc...
    Leggete in tal senso il discorso con cui Vargas Llosa ha ritirato il nobel per la letteratura ieri... che uomo !

    Poi, dice Fini, "si scelgono le persone". Chi ? LORO le scelgono con la legge elettorale che crea la "lista bloccata", mica noi elettori !!!! Ma de che stamo a parlà ? Conosciamo bene i danni delle preferenze, ma forse una "terza via" mista si può trovare.
    La politica onestà intellettuale... lo dice uno (Fini) che in un anno ha scoperto che Berlusca comanda a casa sua. Ma va ??? Scoperto l’errore, dovremmo (continuare a) votarlo ? Se il mio capo ammette d’aver sbagliato per 12 anni, io lo saluto, mica lo (ri)voto...
    Sugli "affari suoi" i berluscones diranno sempre se é nato prima l’uovo o la gallina ricordando (e questo é oggettivamente vero) che i magistrati indagano sempre e solo con accanimento da 1 sola parte e che lo Psiconano si fa delle leggi a sua personale protezione - ed anche questo é oggettivamente vero. Mettete voi un "quindi" dove volete nella frase, o rigiratela, e vedrete che...

    Personalmente, ritengo che il male minore sia mandare fra un pò Berluska al Quirinale, così fa tanti discorsi, viaggia, bacia i bambini (e le minorenni....) ma non incide sul potere esecutivo: promoveatur ut amoveatur.
    Molti si dimenticano che in politica il bene é nemico del meglio, ed é meglio andare avanti con piccoli passi (il "Riformismo dei fatti", lo chiamava Salvemini) invece che cercare di fare "ben altro", ché é il "ben altro che serve al paese".... e su questo la sinistra ahimé é maestra....

    Un’ultima cosa: ma se era un’assemblea studentesca (e basta), cosa ci faceva una consigliera dell’IV municipio ? Era stata bocciata ? E poi cosa significa "gli studenti si sentono strumentalizzati quando l’assemblea vira sul piano politico" ? Di cosa volevano parlare con Fini ? Di bambole e di PSP ? O solo di riforma scuola - che Fli ha già votato x i licei ed ha annuciato che voterà anche in Senato x la riforma universitaria ?
    CERTO che la presenza di Fini aveva un valore politico... Nell’occasione ha pure lanciato la "BOMBA" che "NON CI SARANNO RIBALTONI".
    QUESTA e(ra) una notizia, visto che non si é mai visto uno che... vota per (o non affossa) il nemico personale, no ? Come si dice a Roma? Fatto 30, fai 31... no ?
    Ciao,
    Carlo

    • Di (---.---.---.240) 10 dicembre 2010 00:46

      Buongiorno Signor Carlo,

      lei chiede lumi sulla “controriforma”, ma ne parlano i media da 2 anni ed il significato dovrebbe essere chiaro anche a lei che, mi sembra, non sia a digiuno d’ informazione. In sintesi la situazione è la seguente:

      Scuola e università: la controriforma Gelmini cancella i diritti e privatizza l’istruzione. Ricordiamo che la controriforma voluta dalla Gelmini ha cancellato nel comprato scuola 150 mila posti in tre anni, ha previsto l’espulsione in massa dei precari, ha cancellato numerose materie, classi e sezioni a danno dei lavoratori, degli studenti, dei genitori e della stessa didattica.
      Per quanto riguarda l’università, invece, ha tagliato drasticamente i fondi alle università pubbliche facendo così aumentare in maniera indiscriminata le tasse universitarie, ha soppresso numerosi corsi di laurea, ha penalizzato i ricercatori e gli assegnisti inventandosi nuove modalità di assunzione che non colpiranno per nulla i baroni e i baronati ma creeranno ulteriore confusione all’interno del sistema universitario.

      Ora se l’attuale governo ha questa idea dell’utilizzo del fondo pubblico, la possibilità di una privatizzazione dell’ istruzione nasconde un altro gravissimo pericolo, e cioè quello di minare il Diritto allo studio previsto dalla Costituzione italiana. In tal senso un ripasso credo non faccia male a nessuno:

      Articolo 3 della Costituzione:

      Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 

      Art. 33.

      L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

      Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

      La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

      È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

      Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti leggi dello Stato.

      Art. 34.

      La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

      Lei ha letto il DDL 133? In merito a soli questi 3 articoli mi pare evidente l’incompatibilità della controriforma Gelmini con la Costituzione italiana.

      Riguardo l’assemblea con Fini, non c’ero, io al suo posto non ci sarei andato, forse mi sarei vergognato davanti a quello stesso specchio!

      Concludendo questa piccola, ma ritengo accorata e competente (scusi l’immodestia), replica non mi stancherò mai di ribadire che la scuola è il diritto massimo per una vita mlgliore e che se la si uccide si uccide il futuro del nostro, nonostante tutto, amato Paese.

      saluti
      Giorgio

  • Di Carlo (---.---.---.49) 10 dicembre 2010 12:18

    Gentile Giorgio,
    grazie per le (im)meritate parole e, fermo restando il rispetto per la Sua legittima opinione, ritengo però che essa sia viziata da paraocchi ideologici.
    Posso analizzare le Sue parole ?

    >>la controriforma Gelmini cancella i diritti e privatizza l’istruzione.
    A ridaje con la "controriforma"... E questa é una sua opinione. Rispettabile, ma opinabile...

    >>Ricordiamo che la controriforma voluta dalla Gelmini ha cancellato nel comprato scuola >>150 mila posti in tre anni,
    Beh, io direi "per fortuna"... Mi spiego meglio senza volermi attirare le ire dei precari, ma solo dicendo la verità: come Lei ben sa, l’Italia aveva il più alto rapporto studenti-docente in base agli standard internazionali (specie nella secondaria superiore) e quindi era necessario abbassare quest’indice. O crede DAVVERO che, calando (crescita sottozero nonostante gli immigrati e sperequazione sul territorio, con tanti insegnanti al sud e pochi al nord a causa dell’ascensore geografico (non sociale !!!) che ben conosciamo) il numero degli studenti e quello degli insegnanti deve rimanere uguale - o deve addiruttura crescere ? Mi si potrà dire: ma quei dati sono sbagliati perché etc etc etc: forse é vero, ma peccato che tutti gli organismi usino QUEI dati quando si parla di scuola e quindi da lì si deve partire. Se qualcuno in passato ha "infornato" decine di migliaia di precari a bassissimo costo (4-8 ore annue) pur di "offrire qualche euro", questo si chiama finanziamento a pioggia, non sviluppo dell’istruzione. E poi, guarda caso, le regioni più colpite sono quelle del sud, dove vivono MENO persone e sono stati assunti PIU’ insegnanti (anche grazie al riconogiungimento coniuge). Lo sa che in Lombardia le graduatorie di matematica alle superiori sono esaurite ? Chiediamoci perché...
    PS La mia compagna é stata precaria x 19 anni ed é divenuta di ruolo a 42, so di cosa parlo...

    >>ha previsto l’espulsione in massa dei precari,
    dicevamo sopra, appunto.

    >>ha cancellato numerose materie, classi e sezioni
    oggi più adatte al XXI secolo (opinione), ha portato le ore a 60 minuti (fatto)...

    >a danno dei lavoratori, degli studenti, dei genitori e della stessa didattica.
    Frase bella e demagogica. Come si fa a saperlo PRIMA se la riforma non é cominciata ? E’ come dire: quel film fa schifo. Ma l’hai visto ? No...
    La Sua E’ un’opinione. Vediamo i fatti fra tre anni, no ? Se avrà ragione Lei, Gelmini=Giordano Bruno e Le offrirò una pizza, se avrò ragione io me la offrirà Lei...

    >>Per quanto riguarda l’università, invece, ha tagliato drasticamente i fondi alle università >>pubbliche facendo così aumentare in maniera indiscriminata le tasse universitarie,
    Mah... Come Lei ben sa, molte università italiane meriterebbero "l’Oscar di Bilancio (fallimentare)" per come sono gestite. Ovvio che, se con un finanziamento di 100 sono in forte deficit, con 70 vanno in crisi. Ma di chi é la colpa ? Perché non sono in pareggio con 100 ed invece hanno buchi pazzeschi ? Prima di protestare, bisogna mettersi nelle condizioni di avere ragione...

    >>ha soppresso numerosi corsi di laurea,
    per fortuna... quelli con pochi iscritti...

    >>ha penalizzato i ricercatori e gli assegnisti inventandosi nuove modalità di assunzione >>che non colpiranno per nulla i baroni e i baronati ma creeranno ulteriore confusione >>all’interno del sistema universitario.
    Anche questa é una Sua idea. Mia cognata é ricercatrice (e spera di diventare associato in quanto ha numerosi titoli ed é molto conosciuta professionalmente) e non la pensa come Lei, anzi ! Ah, é di sinistra anche lei...

    >Ora se l’attuale governo ha questa idea dell’utilizzo del fondo pubblico, la possibilità di >una privatizzazione dell’ istruzione nasconde un altro gravissimo pericolo, e cioè quello >di minare il Diritto allo studio previsto dalla Costituzione italiana.
    Io temo che Lei sia stato minato, come tante altre menti validissime, da 50 anni di Andreotti e di "a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca". La possibilità nasconde un pericolo - e due ipotesi non fanno né un fatto né una verità.
    Mi sipego meglio... In un altro campo, io non credo che l’adozione anche per i single sia la chiave di volta per il matrimonio gay, la Chiesa sì. E lasciamoglielo pensare... e intanto concediamo l’adozione ai single...

    >>In tal senso un ripasso credo non faccia male a nessuno:
    Concordo al 100%: la ns. Costituzione é bella ed interessante e si dovrebbe studiare di più !...
    A Lei Giorgio, e buona giornata da uno... stronzetto leghista, come mi chiama una mia amica. Ma io non sono nato nel "profondo nord"...!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares