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 Home page > Attualità > Politica > Le mie motivazioni per il voto del 24/25 febbraio, in breve

Le mie motivazioni per il voto del 24/25 febbraio, in breve

A volte me le strappano di bocca. E allora mi tocca rispondere per metterli di fronte alla loro responsabilità. Infatti stamane mi è capitato di leggere un post nel quale si faceva l’ultimo accorato ammonimento prima del voto prossimo agli elettori: “Grillo resta comunista, poche storie” e quindi, secondo l’autore si deve evitare di votarlo per non buttare via il voto. 

Così mi è scappata di getto la risposta, come di getto mi scappano tutti i miei post: “Hai proprio ragione, meglio non buttarlo dandolo a cittadini come noi, meglio continuare a darlo a quelli di sempre che hanno portato la gloriosa Italia di Cesare, di Dante, del Rinascimento in queste condizioni di Paese ultimo in tutte le classifiche di civiltà (giustizia, sanità, qualità della vita) del mondo insieme al Ghana e a pochi altri.

E questo soltanto a beneficio di pochi/troppi papponi che non si sono fatti nessuno scrupolo nel mandare mezza Italia sull’orlo della povertà o proprio nella povertà con tutti i piedi.

Sì, bravo! Fai bene! Continua a votare per Berlusconi, o chi per esso, o per quelli che adesso se ne dissociano per finta perché finché nessuno scopriva gli scandali e le spese becere fatte coi soldi rubati ai pensionati se ne stavano lì tranquilli.

Peccato che Fede poi forse non ha più messo su il suo partito, o forse sì? Oppure vota pure per quegli altri dall’altra parte politica che comunque mangiano tutti loro, pur sempre, nello stesso piatto.
E buon pro vi faccia”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Cesarezac (---.---.---.252) 23 febbraio 2013 18:18
    Cesarezac

    Solo contumelie immotivate. Questo non è giornalismo è sfogo determinato da confusione mentale, chiacchiere da bar.

    I responsabili del declino del Paese sono coloro che remano contro da mezzo secolo. gli orfani del comunismo stalinista come i mille assassini pluriomicidi presenti al funerale di Prospero Gallinari.
    Gaetano Rizza, ragioni con la testa, Lei sta in cattiva compagnia e se non si dissocia pubblicamente diventa complice.
    CESARE ZACCARIA 

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