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Le aberrazioni del MIUR, versione Monti/Profumo

La versione governo tecnico della scuola italiana rischia di passare come il peggio che si sia avuto nei 151 anni della sua storia. Mai si era arrivati a un così basso livello di competenze e a un così vergognoso trattamento delle persone. Sempre in ritardo e all’insegna dell’improvvisazione e del pressapochismo il MIUR ha dato, soprattutto nell’ultimo decennio, l’impressione di imminente implosione, in particolare nella fase preparatoria del nuovo anno scolastico (luglio/settembre): quest’anno la situazione si presenta molto peggio e se ne vedranno gli effetti nei mesi di settembre/ottobre.

Sembrava, fino ad un anno fa, di aver toccato il fondo con il binomio Tremonti/Gelmini, instancabili demolitori di risorse materiali e professionali della scuola pubblica, invece il duo Monti/Profumo si sta rivelando a tutti gli effetti ben peggio. Nel testo del decreto sulla “spending review” ci sono provvedimenti che mai si sono visti in passato, che sono palesemente incostituzionali, che procureranno notevoli danni materiali e d’immagine al ministero e che si distinguono senz’altro per una feroce carica di cinismo e di gratuita cattiveria, rivolti alla categoria più fragile del corpo docente: i cosiddetti docenti inidonei all’insegnamento ma idonei ad altre funzioni.

Tali insegnanti, utilizzati attualmente nelle biblioteche scolastiche, in laboratori e attività connesse alla didattica e negli uffici periferici del MIUR, avendo avuto con certificazione medica l’esonero dall’insegnamento per le più disparate patologie, la gran parte gravi (psichiatriche, oncologiche), con l’illuminato provvedimento che cancella arbitrariamente titoli, abilitazioni e specializzazioni, saranno deportati nei ruoli del personale ATA e impiegati come amministrativi o tecnici, senza titolo e competenze nelle scuole di tutta la provincia di appartenenza o anche delle province limitrofe. Mai nella storia d’Italia si è visto il vergognoso fenomeno della de-gradazione sul campo per motivi di salute.

L’indecenza di questo provvedimento che beffardamente non consente nemmeno il pensionamento a chi raggiunge i requisiti di pensione nel corso del 2012, consentendolo paradossalmente invece alla categoria (in salute) dei docenti in esubero è veramente una sorta di crimine sociale che si sta consumando nella più totale sordità ai principi di eguaglianza, di solidarietà e di giustizia. Se questo è il trattamento per chi si ammala e purtroppo la scuola, con un fenomeno poco conosciuto ai più che ha nome “burn out” è un contesto lavorativo ad alto rischio salute, soprattutto psichiatrica, cosa avverrà in avvenire? Chi chiederà più di essere esonerato per motivi di salute? Aumenteranno i docenti “schizzati” nelle classi, aumenteranno le assenze per motivi di salute e si avranno più oneri economici e una scuola sempre più degradata sul piano civile e professionale.

Se questi sono i meriti dei bocconiani, la bocciatura è ben meritata!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.154) 9 agosto 2012 12:22

    Penso che i signori ministri si dovrebbero dare una regolata , ma come si fa dire a un docente di passare a mansioni di un ATA come impiegato ? Tutti i sacrifici fatti per avere il famoso pezzo di carta finisce nel gabinetto. Oltre ad avere dei seri problemi di salute questa è un ulteriore umiliazione alla persona ....

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