• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Le Canapaie al Festival delle Culture di Ravenna

Le Canapaie al Festival delle Culture di Ravenna

Comunicato Stampa/// LE CANAPAIE : UN MODELLO ITALIANO DI CRESCITA SOSTENIBILE E DI ECONOMIA CIRCOLARE APPRODA AL FESTIVAL DELLE CULTURE DI RAVENNA 2019 

JPEG - 1.4 Mb
LECANAPAIE AL FESTIVAL DELLE CULTURE 2019
flyer LECANAPAIE AL FESTIVAL DELLE CULTURE 2019

Come ogni anno l'associazione occupArti occupa la banchina destra del Canale Candiano [propriamente detto Canale Corsini] della Darsena di Ravenna in occasione del percorso di progettazione partecipata come pratica condivisa di intercultura che si conclude con il FESTIVAL DELLE CULTURE, la 13sima edizione dal 7 al 9 giugno.

La progettazione partecipata del Festival, in Italia uno dei pochi che resiste da cosi tanti anni, prevede un lavoro condotto in assemblea plenaria, il luogo di confronto aperto a tutta la cittadinanza in cui si condividono gli obiettivi del Festival, se ne definiscono le linee guida e le tematiche principali, e un lavoro condotto in gruppi di lavoro, luoghi di ideazione, progettazione e studio di fattibilità su determinati ambiti organizzativi.

La progettazione partecipata è pratica reale di intercultura, su obiettivi comuni condivisi in ambito culturale. Questo è il principale impatto sociale del Festival delle Culture, insieme al valore insito nella stessa manifestazione che, vedendo la partecipazione di migliaia di cittadini, mira a sensibilizzare più persone possibili rispetto alle minoranze culturali, e tematiche più che mai attuali come l'antirazzismo, i diritti dell'uomo, la cooperazione, la sostenibilità ambientale, il rispetto delle risorse e dei beni pubblici.

 

Era il 2015, mentre a Nocera Umbra si cercavano soluzioni reali per un nuovo progetto economico sostenibile, a Bruxelles si comincia a trattare l'argomento “ECONOMIA CIRCOLARE” adottando pacchetti di misure per incentivare la transizione dell'Europa verso un'economia circolare allo scopo di rafforzare la competitività a livello mondiale e stimolare la crescita economica sostenibile e la creazione di nuovi posti di lavoro rispettando i diritti dei lavoratori, anche provenienti da altri paesi: in Umbria c'è chi aveva anticipato questi pacchetti.

La Commissione europea ribadisce spesso di aver adottato “misure” per aiutare le imprese e i consumatori europei ad effettuare la transizione verso un'economia più circolare e forte, dove le risorse vengono utilizzate in modo più sostenibile. Attraverso un maggior ricorso al riciclaggio e al riutilizzo si spera da tempo che si possano attivare percorsi e azioni che vadano a colmare quell'”anello mancante” nel ciclo di vita dei prodotti, a beneficio sia dell'ambiente, dell'economia e delle persone.

Per trarre il massimo valore e il massimo uso da materie prime, prodotti e rifiuti, dovrebbero essere attivate politiche di risparmio di energia e di riduzione di emissioni di gas a effetto serra.

In questi ultimi anni sono giunte molte proposte dalla Commissione Europea, la quale dovrà superare indenne le elezioni di maggio per non subire altre battute di arresto, che riguardano l'intero ciclo di vita: dalla produzione e il consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime secondarie.

Esiste un pacchetto sull'economia circolare che dovrebbe contribuire la priorità di politiche di ampio respiro affrontando le problematiche dei cambiamenti climatici e ambientali e stimolando la creazione di posti di lavoro, la crescita economica, gli investimenti e l'equità sociale: ma chi è che oggi li applica in Italia?

Il nostro pianeta e la nostra economia non sopravviveranno se continueremo a seguire i dettami del "prendi, trasforma, usa e getta".

Ci siamo accorti con un po' di ritardo quanto siano preziose le risorse e che è giunta l'ora di conservarle, sfruttandone al massimo il potenziale valore economico. L'economia circolare si prefigge di ridurre i rifiuti e proteggere l'ambiente, ma presuppone anche una profonda trasformazione del modo in cui funziona la nostra intera economia. Dobbiamo “ripensare” al nostro modo di produrre, lavorare e acquistare. Ci sono molti esperti di economia che vedono l'Europa come il luogo migliore per insediare attività sostenibili e rispettose dell'ambiente. Passare a un'economia più circolare vuol dire rimodellare l'economia di mercato e migliorare la competitività delle nuove aziende.

Il potenziale di creazione di posti di lavoro dell'economia circolare è enorme, e la domanda di prodotti e servizi migliori e più efficienti è in piena espansione. Dovremmo tutti prendere esempio da Edo e Jacopo – Le CANAPAIE – i quali 5 anni fa hanno deciso di investire tutto nella valorizzazione dei prodoti del territorio tramite una sostenibilità ambientale e quindi utilizzare le risorse delal propria terra d'Umbria in modo più efficiente.

Gli amici di Nocera Umbra hanno iniziato a coltivare la canapa per i suoi innumerevoli usi buoni, concentrandosi su quello alimentare: per produrre birra artigianale, i semi di canapa, le creme, l’olio, la farina di canapa sono stati i primi prodotti della nuova filiera mentre nuove trasformazioni stanno ampliando la gamma dei prodotti ogni anno.

Per questa 13sima edizione del Festival delle Culture l'associazione occupArti ha deciso di invitare LE CANAPAIE perché in Italia rappresenta un modello vincente di economia circolare sostenibile ed Edo e Jacopo hanno una missione ben chiara che è quella di far conoscere i prodotti BUONI e nutraceutici creati con la canapa, perché per loro far degustare gli hamburger alla canapa di scottona, le “cresce” e i taralli artigianali con i semi decorticati di canapa significa condividere uno stile di vita sano e sostenibile.

Se passate allo stand gastronomico LE CANAPAIE dal 7 al 9 giugno potrete “degustare” in prima persona un po' di questo stile umbro, per la prima volta in Romagna.

 

#lecanapaie

#occuparti

#FDCRA19

#festivaldelleculture

#economiacircolare 

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità