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 Home page > Tribuna Libera > Laura (non) c’è. La candidata nell’ombra

Laura (non) c’è. La candidata nell’ombra

Domenica 25 novembre è stato un gran giorno per i "democratici" d'Italia; le primarie del Partito Democratico, oltre ad essere state più accese delle attese grazie al testa a testa tra nuovo e vecchio, hanno ricevuto un coverage mediatico senza precedenti, dilungatosi ancora a causa della presenza del secondo turno, dovuto alla sostanziale parità tra i due candidati prominenti, il sindaco fiorentino e volto giovane della politica Matteo Renzi e l'emiliano ex ministro dei trasporti Pierluigi Bersani. Per gli altri due candidati, non rimane che spartirsi le molliche, le briciole: il più sinistroide e radicale Nichi Vendola e la vecchia volpe democristiana Bruno Tabacci, si sono spartiti rispettivamente il 16% e l'1%, con un 3% che rimane vacante, tra astenuti e nulli. Così si è espresso il popolo del PD.

Tuttavia, vi voglio svelare un segreto; i candidati erano cinque. Limitate la sorpresa ed ascoltatemi attentamente, perché la mia rivelazione è scottante: infatti, nell'ombra, all'oscuro non di molti, ma di tutti, agiva Laura Puppato. Chi è costei? Membro del consiglio regionale Veneto, è fiera ambientalista ed ex-sindaco di Montebelluna, nonché candidata all'elezione nel parlamento europeo del 2010, sfiorata per pochi voti.

Dopodiché, a metà 2012, decise di candidarsi alle primarie democratiche; tuttavia, ben presto, della buona Laura se ne seppe più nulla. C'era il Renzi guascone dalle dichiarazioni di rottamazione, il Bersani tradizionalista e mantenitore dell'originale filosofia di partito, il @Vendola #internauta, guru dei PDisti hi-tech (ed un po' libertini) ed il Tabacci fuori luogo come un democristiano fuori dalla prima repubblica.

Insomma, ognuno aveva la propria vendibile storia da raccontare, tranne Laura. Troppo ordinaria per ottenere spazio, aveva idee, ma in mezzo alle altre, si riducevano a sospiri, timidi sussurri, di peso come un gas nobile nell'aria "standard". E così, quando si va a chiedere ad uomo qualunque quali fossero i candidati alle primarie, si dimenticherà della buona Laura, di quel 3% che comunque c'è ed è comunque un percentuale maggiore di quella di Tabacci. Almeno, il buonsenso, sta al 99%.

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