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La sindrome degenerativa della politica italiana

Quando le elezioni diventano uno scontro all'ultimo sangue

Mancano ormai tre giorni all'appuntamento delle elezioni amministrative. Queste elezioni sono state caricate, volutamente, dal premier Silvio Berlusconi di un forte contenuto politico. Soprattutto quelle che riguardano Milano che oltre ad un contenuto fortemente simbolico sono strategiche sia per gli equilibri interni alla coalizione che per ribadire una supremazia politica nazionale... Non poteva essere diversamente: Milano, per molti ex capitale morale del paese, per la verità caduta molto in basso, è la città di quel tribunale dove sono asseragliati come in un bunker, i magistrati che cercano di portare alla luce le ipotetiche malefatte di quest'uomo dal bassissimo profilo etico e morale, che considera le istituzioni un'intralcio alle sue smanie di potere. 

Nelle vicende paradossali di questi giorni c'è tutta la sintesi di una degenerazione del far politica che quest'uomo è riuscito a infilare nel nostro paese. Personalismo, disprezzo della verità, aggressioni verbali che lasciano sgomenti per la loro cruenza e la mancanza di qualsiasi minima regola democratica. Letizia Moratti, nella sua aggressione verbale nei confronti di Giuliano Pisapia replica il metodo Boffo e quel metodo di trasformare l'arena politica in uno scontro all'ultimo sangue dove il più feroce aggressore vince la battaglia. La discussione sui temi che interessano la gente diventa soltanto il prologo per piazzare la stoccata finale. In queste ore lo stesso premier si è distinto per l'altra pratica elettorale che tanto gli è cara, promettere anche le cose più indecenti possibili e immaginabili. La sortita sulla sospensiva delle demolizioni delle opere abusive a Napoli, per una pausa di riflessione (!?), è qualcosa che sfiora il ridicolo ma che diventa cosa tremendamente seria se si pensa cosa significa l'abusivismo edilizio nel meridione, quali agganci con la criminalità organizzata e quali proiezioni politiche e sociali sono connesse con questo devastante fenomeno sia per il territorio che per il senso civile di un popolo. E' stato stoppato da Bossi che, nell'eterna ambigua posizione di sodale e di oppositore del premier, ha ravvisato l'occasione buona per strappare qualche elettore indeciso al proprio alleato.

Sull'altro fronte politico, la scelta di un profilo di moderazione in ossequio ai ripetuti appelli del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dovrebbero teoricamente portare qualche buon risultato, per cui ciò che prima era ritenuto inattaccabile come una roccaforte della destra milanese, adesso appare alla portata di mano, o quanto meno come un tentativo non frustrato in partenza. Bersani sembra convinto che la spallata possa avvenire e segnala come indicatore di questa possibilità proprio il nervosismo e gli investimenti messi in campo dal sindaco Moratti. 

Se fossimo un paese normale, dove chi sbaglia paga, è indubbio che sia il PDL che la Lega dovrebbero pagare pesantemente dazio. Potrei anche sbilanciarmi in una previsione di un deciso arretramento del partito del premier, di quantomeno uno stop interlocutorio della Lega, di un buon risultato generale del PD e della sinistra in genere e, di questo sono sicuro, di un risultato molto superiore alle aspettative di FLI.

Già se fossimo un paese normale. Ma c'è qualcuno in giro in grado di affermare che l'Italia è un paese normale? Credo di no.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.87) 14 maggio 2011 19:00

    Amore e tasse >

    Lassini, a Milano, scopre le BR perfino tra i magistrati della Procura e la “moderata” Moratti mette a fuoco, trent’anni dopo, l’anima “rossa” dell’avversario Pisapia.
    Saranno tutti validi i voti che Lassini porterà alla “ritrosa” Moratti.
    Quella Moratti che non sa che Pisapia rifiutò l’amnistia e fu assolto con formula piena e che ignora (?) che proprio il suo capolista, l’incensurato Berlusconi, si avvalse dell’amnistia (Dpr 75/90) dopo la condanna in Appello per aver giurato il falso sulla sua iscrizione alla P2.

    A Napoli si va a votare turandosi il naso. Non se ne può più?
    Allora a Napoli sarà “STOP” – promette Berlusconi - non solo agli abbattimenti di case abusive (fino a dicembre), ma anche al pagamento della Tarsu (fino a sparizione rifiuti).

    Tutto fa “presa” per il Consenso Surrogato di chi si affida all’imprinting mediatico …

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