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La riserva della Val Rosandra violentata dalle ruspe della Protezione Civile

Così è se vi pare. E se non vi pare, non importa, tanto ormai... Un'altra area protetta del nostro Paese è stata violentata. Mentre aspettiamo che i responsabili ci diano una spiegazione, una giustificazione a quello che in questo momento ci appare uno scempio, racconto anche per il resto d'Italia quello che è successo quattro gioni fa in provincia di Trieste (sicura che tanti dei nostri lettori conosceranno situazioni simili dalle loro parti).

La Val Rosandra è un pezzo di landa carsica di notevole interesse naturalistico e paesaggistico, nonché meta di turismo, anche sportivo. Un canyon formato dal torrente Rosandra, parco naturale comunale dal 1984, Riserva naturale regionale dal 1996, e dal 1998 SIC (Sito di importanza comunitaria) e ZPS (Zona di protezione speciale).

Nell'ambito di un intervento di manutenzione degli argini fluviali in tutta la regione Friuli Venezia Giulia, la Protezione civile è entrata con le ruspe (in un parco naturale) e ha fatto piazza pulita della vegetazione sugli argini del torrente (qui documentato da una galleria di immagini sul sito stesso della protezione civile).

Nel video sopra potete vedere i dettagli dell'impatto dell'operazione sull'ecosistema di quest'oasi naturale. Mente aspettiamo che Guglielmo Berlasso, presidente di Protezione Civile FVG risponda alle nostre domande (abbiamo chiamato la segreteria, ma al momento "è in riunione") ci poniamo alcune domande: serviva entrare con le ruspe per quest'opera di pulizia? Non la si poteva pianificare con maggiore delicatezza e precisione (sono stati abbattuti alberi vecchi di almeno trent'anni) visto che siamo in un'area protetta? Perché ora, in primavera quando la fauna è in fase riproduttiva e la flora in ripresa vegetativa? Chi ha dato l'ok? Chi ha pianificato l'intervento? Attendiamo risposte.

 (di Federica Sgorbissa)

Crediti immagine: Protezione civile FVG

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.188) 31 marzo 2012 15:19

    Era ora, ne siamo tutti felici, sono interventi che la maggior parte della popolazione chiedeva da decenni, l’alveo di un fiume non è un bosco. L’acqua deve poter essere portata sui campi ma deve anche poter defluire, siamo stanchi di dover intervenire continuamente con spese di centinaia di milioni di euro per la ricostruzione dopo i disastri causati da straripamenti. Con tutti i padri di famiglia che stanno restando a casa senza lavoro a causa delle continue e assurde tasse i soldi vanno centellinati.

  • Di (---.---.---.199) 31 marzo 2012 19:29

    Al (xxx.xxx.xxx.188) 31 marzo 15:19

    Conosci il posto? Come mai il lavoro è stato svolto a monte delle case e i paesi? Adesso l’acqua defluirà ancora più velocemente di prima, con molto piu materiale sciolto (fanghi e detriti) per dare peso all’acqua. Se il lavoro veniva fatto, veniva fatto A VALLE per far defluire le acque. Mettere assieme i tuoi due neuroni prima di scrivere cazzate....

  • Di (---.---.---.10) 1 aprile 2012 10:07

    Il primo commento è un concentrato di idiozie più unico che raro. I disastri avvengono proprio perché gente come te mette mano in settori nei quali non ha nessuna competenza. 

    Radere al suolo la vegetazione ripariale e spianare le aree golenali non ti proteggerà dalle piene del torrente: non farà altro che aggravarle.

  • Di (---.---.---.244) 1 aprile 2012 12:07

    vorrei sapere quante volte dal 1900 in poi il torrente Rosandra ha esondato.grazie,
    edvige

  • Di (---.---.---.168) 1 aprile 2012 17:31

    I Volontari della Protezione Civile hanno agito con gli stessi criteri utilizzati in occasione dell’eliminazione di rovi e sterpaglie (unitamente a tante immondizie) attorno al "diamante" di Palmanova. Peccato che in quel caso non si trattava di alberi pregiati e vegetazione collocati in una zona protetta e di grande valore ambientale, come quelli abbattuti in Val rosandra.
    Non è da tutti saper discernere tra ciò che è bene e ciò che è male.
    Un mix di superficialità, ignoranza (nel senso di non conoscenza) e pedissequa obbedienza (eseguo gli ordini senza mettere in moto il mio cervello) hanno fatto il resto.
    Povera la mia Valle!

    Fabiana

  • Di (---.---.---.175) 1 aprile 2012 18:39

    Il primo commento non merita altra pubblicità.

    Nessuno discute sull’opportunità anzi la necessità di fare interventi di pulizia.
    Cio non toglie che l’intervento fatto in Val Rosandra (sono andato oggi a vedere di persona ed è semplicemnte raccapricciante) puo solo configurarsi in un crimine oppure in un atto di imbecillità per la modalità con la quale è stato effettuato.

    In entrambi i casi va sanzionato e se fossimo in un’azienda ed io fossi il padrone (cosa di cui effettivamente sono di quel territorio assieme agli altri miei concittadini) il dirigente responsabile salterebbe immediatamente.

    Voglio rpoprio vedere se succederà....

    Quello che mi addolora di un dolore sordo eprofondo è che probabilmente non riusciro a vedere di nuovo la nostra Val Rosandra riportatata allo stato pre passaggio dei barbari a causa della mia età non piu giovanissima.

    Ma almeno vedere saltare gli incompetententi quello spero di si!  
     

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