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La pubblicità comparativa di Plasmon con Barilla

Plasmon ha deciso in questi giorni di fare pubblicità comparativa diretta su Barilla sul tema della pasta e biscotti per i bambini, scontro diretto (personalmente sono favorevole alla comparazione con due concorrenti).

Sono contento che in Italia si faccia qualche pubblicità comparativa, sembra, allo stato attuale, che essa sia appannaggio solo delle acque minerali. La spiegazione dello scarso utilizzo di questa forma di comunicazione è da imputare al ritardo e alle polemiche con la quale è stata introdotta (era stata persino inserita nel programma di un Governo Craxi!) e poi perché il mercato italiano è rigido e gli imprenditori alla fin fine, come ho avuto modo di scrivere in un mio libro “si vogliono un gran bene!”.

Peccato che queste scelte aziendali tipicamente italiane siano un danno per il consumatore, al quale è negata una parte delle componenti della scelta d’acquisto, quella razionale; peccato perché impedisce alle aziende comparate di migliorarsi in tal modo da procedere ad una dinamica positiva per l’economia. Pertanto, sostenitore da sempre di questa forma di comunicazione, non posso che essere contento della dinamica che si sta sviluppando intorno ai due brand, prescindendo dagli scheletri nell’armadio di Plasmon, l’attaccante. Certamente la risposta Barilla è decisamente arrogante, traduco il concetto: ho creato delle mamme ignoranti e se l’ignoranza è d’accordo con me, tu Plasmon fai della pubblicità ingannevole! Mi pare che rispecchia il detto berlusconiano: facciamo quel che vogliamo perché eletti dal popolo (in gran parte ignorante). Non ci vuole una gran mente per dedurre che per i duopolisti televisivi, Rai e Mediaset, potrebbe essere pericolosa una diffusione dell’advertising comparativa, temendo un calo dei budget loro destinati e un incremento verso i media della carta stampata. Inoltre per alcune aziende che non dispongono di risorse finanziarie ingenti ma di prodotti di buona qualità la comparativa rappresenterebbe una modalità per farsi apprezzare con una presenza,a budget più contenuti ,sulla carta stampata e su internet.

In conclusione la pubblicità comparativa aiuta il consumatore a ragionare prima dell’acquisto e scusate se antropologicamente non è poco.

 

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