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La panchina gialla per Giulio Regeni. Un progetto da sostenere e diffondere nelle città

Fiumicello, in Friuli, città dei diritti, è un laboratorio costante, in movimento.Arriva ora la proposta della panchina gialla. Un progetto nato per la comunità friulana per rendere lo spazio del Parco Scolastico Giulio Regeni a Fiumicello, dove si trova la quercia, un luogo accessibile e fruibile da tutti, un luogo di incontro ma anche di riflessione, di attesa e di inclusione, si legge nella pagina Facebook della panchina gialla. Si parla di una installazione di 4 panchine gialle "che abbracciano la quercia in asse con la biblioteca; le panchine saranno illuminate da luci, anch'esse gialle, in grado di rendere la zona un punto di ritrovo il più fruibile possibile.

Uno spazio di inclusione che consentirà l'accesso anche a persone con limitate mobilità". Hanno aderito già diverse associazioni e realtà locali di Fiumicello per sostenere questo progetto, oltre al Comune.Si legge, sempre nella pagina di chi ha curato questa iniziativa che "il progetto, disegnato dal geom. Luca Negro, immagina l'installazione di 4 panchine gialle che abbracciano la quercia in asse con la biblioteca; le panchine saranno illuminate da luci, anch'esse gialle, in grado di rendere la zona un punto di ritrovo il più fruibile possibile. Uno spazio di inclusione che consentirà l'accesso anche a persone con limitate mobilità. Il progetto vuole essere DELLA comunità e PER la comunità: la comunità (tutta), sia essa riunita in associazioni, in gruppi o rappresentata da singole personalità, potrà al tempo stesso fruire dello spazio (es. organizzare eventi, appuntamenti, ritrovi), prendersene cura e soprattutto contribuire alla sua realizzazione."

Un progetto che sarebbe bello se trovasse diffusione in tutti i nostri luoghi, per la verità per Giulio Regeni, e come faro di riflessione per un mondo senza più violazioni di diritti umani. Un progetto che conferma come giorno dopo giorno, nonostante le calunnie, le ingiustizie, la verità negata, la società civile non si arrende,anzi. Continua a dare il proprio contributo per Giulio e per tutti i Giulio e le Giulia d'Egitto, società civile che non ha alzato alcuna bandiera bianca di resa, ma continua ad alzare, quella gialla, per la verità per Giulio Regeni. Fatto di civiltà, di democrazia, di libertà, di diritti umani, di giustizia umana.

mb

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