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La missione di Edgar: il parco naturale dove gli animali non sono cibo per uomini

A circa 1 ora di auto da Melbourne si trova la Edgar's Mission. Un luogo poco conosciuto dai locali. Infatti non è proprio una classica attrazione turistica. E’ un rifugio per animali salvati dalla morte. Qui si possono trovare tutti i tipici “animali da fattoria”. Grazie al lavoro senza sosta dei volontari, queste creature avranno un altro percorso di vita. Vivranno quanto dovrebbero vivere in natura, senza tramutarsi in cibo umano.

Si può visitare, aggregandosi a tour della durata di circa 2 ore. L’entrata di questa area ricorda a tratti quella di una grande tenuta agricola: piccole lande il cui accesso è dato da un enorme cancello con la targa della missione.

La guida volontaria ci attende all’ingresso della prima zona da visitare: la casa di galli e galline. Ce ne sono una cinquantina. I galli, essendo dei naturali capogruppi, hanno ricreato spontaneamente dei mini quartieri. Ognuno con le sue galline “preferite”.

La seconda area è riservata alle anatre e la terza ai pulcini maschi. Questultimi, in particolare, sono considerati scarto nelle industrie alimentari e la loro fine non può essere non definita atroce.

E’ raro vederli nella fase intermedia della loro crescita, con le piume appena accennate. Gli altri recinti sono adibiti per le pecore, tra cui ve n’è una con difficoltà motorie, la quale, invece di ricevere la morte da parte degli umani, ha ricevuto un’umana mano, costruendole un carrello con ruote per supplire la debolezza dei suoi arti posteriori.

Pochi metri più in là, ci sono quattro maiali che sguazzano liberamente nel fango per proteggersi dal possente sole australiano. Come la maggiore parte di noi pensa, non si sporcano perché sono, appunto, dei maiali ma per spalmarsi la loro crema solare. Porci geniali.

Nell’ultima area visitata, ci sono due cervi solitari. Inclini al contatto umano, soprattutto se si ha del cibo con sé. Tuttavia, credo che la parte più affascinante della visita sia quella in cui risiedono capre e montoni. Con la loro aria dignitosa e a tratti cattiva, sono al centro del’attenzione di ogni visitarore.

I volontari hanno creato una piccola collina per tenerle impegnate: ci saltano su e giù ed è anche un rifugio dalle intemperie. “Non toccatele le corna!” grida la guida. Troppo tardi, per fortuna anticipo la loro mossa, sfilando diverse barrette di cereali dal mio zaino. Scuse accettate.

Le aree con cavalli e tori non sono completamente accessibili, forse per sicurezza.

Edgar’s Mission è una gita, piacevole e unica, per staccare la spina dalla città e dai soliti luoghi del fine settimana. Riprendendosi il contatto con la natura e quegli animali poco considerati. Questo è il luogo adatto per constatare di persona chi c’è dietro una bistecca.

 

 

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