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La legge elettorale: una spiegazione semplice

Soprattutto in questo periodo, sentiamo parlare di legge elettorale, di Porcellum, di bipolarismo e di riforma del sistema elettorale. Sfogliando il giornale mi sono imbattuto in un articolo riguardante una probabile riforma del sistema elettorale italiano, ma all'interno dell'articolo erano presenti parole e frasi di difficile comprensione per un italiano medio che probabilmente avrebbe si capito l'articolo ma difficilmente compreso totalmente. Scrivo questo pezzo quindi per cercare di chiarificare al meglio cosa sia un sistema elettorale, le differenze tra i vari sistemi e quale potrebbe essere il migliore.

La legge elettorale: che cos'è?

In ogni paese democratico esistono delle elezioni, queste elezioni avvengono sulla base del principio rappresentativo: il popolo, non potendo sedere concretamente al governo e al parlamento, elegge dei suoi rappresentanti. Un sistema elettorale quindi trasforma i voti di ogni singolo cittadino in seggi (sedie) nelle due Camere. Un sistema elettorale quindi descrive anche le modalità e come i singoli voti vengono trasformati in seggi. Il sistema elettorale è regolato dalla legge, ed ogni paese possiede il proprio sistema elettorale basato sulle caratteristiche stesse del paese.

Esistono principalmente due tipologie di sistemi elettorali: il sistema proporzionale e il sistema maggioritario

Il sistema proporzionale: Con questo sistema elettorale abbiamo una fotografia perfetta dell'Italia in quanto, utilizzando questo metodo, i seggi vengono assegnati in base ai consensi. Volendo fare un esempio banale, se otteniamo il 50% dei voti, otteniamo il 50% dei seggi. Questo sistema proporzionale fotografa alla perfezioni i rapporti di forza nel paese, trasferendoli nel Parlamento. Per trasformare i voti in seggi, questo sistema elettorale divide il paese in circoscrizioni. Questo sistema quindi, potenzialmente, potrebbe far entrare tutti gli schieramenti politici nel parlamento, anche chi ha ricevuto l'1% dei voti , garantendo quindi un'ampia rappresentatività ma comporterebbe anche un'ampia frammentazione del paese, con una conseguente difficoltà decisionale ed un rallentamento delle funzioni politiche: è più facile infatti decidere in cinque, piuttosto che in 25, anche se in questa maniera tutti verrebbero rappresentati, tutti avrebbero una voce. Per far fronte a questo problema della frammentazione, nel sistema proporzionale è stata introdotta la famosa "soglia di sbarramento ": come dice la parola stessa, è una soglia di sicurezza che permette l'entrata al Parlamento solamente a chi ha ricevuto - ad esempio - più del 2% di voti.
 
Il sistema maggioritario: con questo sistema si cerca di creare una maggioranza forte attraverso il voto. In questo modo noi cittadini non abbiamo la possibilità di scegliere fino in fondo la persona che ci rappresenti in Parlamento poiché questo sistema è basato su collegi. Un collegio è la porzione di territorio dove viene eletta una sola persona. Ogni collegio esprime un deputato ed uno soltanto, quindi chi in un collegio prende più voti vince, escludendo a priori l'altro candidato, anche se votato da una sostanziale fetta di popolazione. Questo sistema non rappresenta tutti quindi e potrebbe anche accadere, in caso di vittoria schiacciante di una fazione in più collegi, che la popolazione sia mal rappresentata; oppure potrebbe accadere che nella metà dei seggi Italiani vinca una fazione e nell'altra metà la fazione opposta venendosi cosi a creare una situazione di stallo.
 
Il sistema mixato: esiste anche un terza tipologia di sistema elettorale che è una fusione dei primi due. L'elettore in questo caso avrà non una, ma due schede di voto ed i deputati saranno eletti per 2/3 attraverso il maggioritario con una scheda e per 1/3 con il proporzionale con la seconda scheda, utilizzando sempre la soglia di sbarramento.
 
Porcellum&Mattarellum: cosa significano questi strani nomi
 
In Italia fino al 1994 era in vigore il sistema proporzionale: dopo il 1994, con la nascita delle coalizioni nasce il famoso "Mattarellum" che è un sistema misto. Questo Mattarellum, che prende il nome dal primo promotore Sergio Mattarella, è la prima riforma elettorale Italiana e rimane in vigore fino al 2001.
 
Nel 2005 nasce il "Porcellum", che non prende il nome dall'ideatore che è Roberto Calderoli, ma è stato definito cosi in seguito alle varie polemiche dopo la sua nascita. Il Porcellum prevedeva l'eliminazione dei collegi maggioritari e la creazione di un unica circoscrizione nazionale dove a concorrere ci sono le coalizioni, che sono liste di candidati di partiti politici diversi, quindi con ideali diversi. Chi risultava vincitore dell'elezione si assicurava 370 deputati, ma la lista di persone candidate ad essere elette era una lista "bloccata" quindi il popolo sostanzialmente non sceglieva chi mandare al Parlamento: si vota per una fazione e non più per il candidato migliore, era la fazione che decideva chi mettere nella lista e quindi teoricamente, essendo bloccata, se volevi votare a destra ma per un candidato che non era presente nella lista, non potevi votarlo.
 
Qual è il sistema elettorale migliore
 
Nonostante la domanda da un milione di euro, sarò breve e conciso nella risposta. Non esiste un sistema elettorale perfetto. Non esiste quindi il sistema elettorale migliore, tutti hanno pregi e difetti, ogni sistema elettorale deve essere studiato e adattato in base al paese che deve regolare, ecco perché non avrebbe senso utilizzare un sistema elettorale Francese o Olandese. Il sistema elettorale migliore è quello che risulta più adatto per uno Stato in base alla sua politica, popolazione, territorialità ed alla sua forma di Stato e Governo.
 
Dedicato al Professore Alessandro Sterpa ed ai suoi insegnamenti
Questo articolo è stato pubblicato qui

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