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 Home page > Tribuna Libera > La guerra a Grillo è dichiarata

La guerra a Grillo è dichiarata

Sul caso delle espulsioni dal M5S non la farò lunga, visto che, immagino, ci saranno un gran numero di interventi.

Considero i “dissidenti”, che già dichiarano che negli altri partiti c’è più democrazia, degli infiltrati professionisti gestiti dal PD, da Mentana, e dalla Gruber (del gruppo Bildeberg), a cui è stata immediatamente concessa una grande visibilità mediatica, provenienti da una regione in cui l’apparato del PD è ancora potente e reattivo verso chi diventa un diretto antagonista.

Cosa poi si può trovare di “democratico” nel PDL dove uno solo decide, fa, disfa, nomina deputate le amanti, o nel PD e le sue finte primarie, dove ha vinto il potere dell’apparato e del vecchio segretario, è una domanda che mi piacerebbe fare ai rampanti Favia e Salsi.

L’unica critica che mi sento di fare a Grillo è quella del metodo, poiché tutti gli iscritti, tramite la password personale, dovevano essere loro a votare o meno l’espulsione degli infiltrati al movimento, accettando il rischio del risultato. Ciò può essere ancora fatto, senza spendere un euro, e la cosa sarebbe vera, rivelatrice di un eventuale dissenso, da sbattere in faccia ai pennivendoli e ai mezzibusti che difendono uomini e partiti che ci hanno portato al fallimento economico e morale.

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