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La frase (mai pronunciata) di Berlusconi a Sarkozy e il vestito di Michelle Obama

In prima pagina del “Corriere della Sera” del 4 marzo, nell’incipit dell’articolo a firma Massimo NavaE Canal Plus scagiona Berlusconi”, l’autore sostiene che la frase “C’est moi qui t’ai donné ta femme (io ti ho dato la tua donna)”, che sarebbe stata pronunciata da Berlusconi all’orecchio di Sarkozy, ma che è stata poi smentita dalla stessa rete televisiva, implica “allusione greve alle origini italiane di Carla Bruni”. 

Quando mai! Almeno per me, la deduzione fatta dal giornalista non può essere condivisibile, giacché, nella circostanza, non si scorge la minima ombra di linguaggio greve, ossia (secondo il vocabolario) grossolano, volgare, offensivo.

Ad ogni modo, andando alla sostanza del meccanismo sentimentale innestatosi all’interno dell’illustre coppia, è indiscutibile che, fra le motivazioni che hanno spinto il Presidente Sarkozy a corteggiare e dopo a sposare la signora Bruni, c’è, insieme ad altre doti e qualità, la particolare avvenenza della “donna”. Dire ad un uomo “la tua donna”, non è necessariamente allusivo, ma semplicemente un riferimento che rientra, senza forzatura alcuna, nel civile linguaggio comune.

 
Indietreggiando nella cronaca di qualche giorno fa, mi si permetta un attimo di riflessione sulla foto ufficiale della first lady americana Michelle Obama, in elegante abito nero senza maniche.
 
Io ritengo che ci si debba solo complimentare con la moglie del neo Presidente degli U.S.A., per lo stile e la fine sobrietà del suo vestito, che ha, in più, il pregio di offrire, allo sguardo di tutti, la visione al naturale di lunghe e curate braccia.
 
Obiettivamente, non sembra proprio esserci motivo per cui storcere il naso o muovere critiche. Salvo che non si tratti di menti piccine piccine.

Commenti all'articolo

  • Di virginia (---.---.---.96) 5 marzo 2009 10:15

    Io mi chiedo a che bassezza siamo arrivati.
    Posto che la frase pronunciata da Berlusconi non sia quella che gli ha procurato il "primato della volgarità" (come la Tv francese ha voluto commentarla) e, dunque, tante scuse al Premier, ho una domanda più ficcante: ma che informazione è quella che legge dal movimento delle labbra ciò che uno sussurra all’orecchio ad un altro? Siamo, noi giornalisti, non soltanto dei guardoni, ma anche quelli che spiano dal buco della serratura?
    Cerchiamo di essere più seri. Se il nostro Premier si è attribuito il "premio alla volgarità" da parte di Canal Plus, che cosa dovremmo dire della stessa emittente televisiva? Conferirle il premio "per ill massimo della cialtroneria" ?.
    Senza contare che noi italiani almeno non siamo mai scesi alla bassezza di mettere in questo modo alla berlina un premier di un’altra nazione.

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