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La distanza che separa Margherita Hack da Daniela Santanchè

Pensieri in libertà che conducono ad una morale. Margherita Hack, illustre astrofisica e divulgatrice scientifica si è spenta il 29 giugno 2013 all'età di 91 anni per problemi cardiaci. Daniela Santanché, aderente al movimento "Per fortuna che Silvio c'è" invece è viva e vegeta e apparentemente in splendida forma, vista l'esuberanza che la contraddistingue.

 

Entrambe donne e quindi entrambe dotate del genoma umano dell'Homo sapiens anche se appare impresa alquanto improba trovare tra di loro qualcosa in comune che non sia strettamente connesso con la classificazione della specie. È chiaro che non tutti hanno le stesse potenzialità intellettuali, magari coltivate con gli studi e l'applicazione; la natura lascia alle combinazioni genetiche e alle circostanze ambientali il compito di promuovere uno sviluppo della personalità che ha una dimensione del tutto individuale.

C'è insomma chi raggiunge vette che stabiliscono i limiti più alti dello scibile umano e chi invece possiede il minimo necessario per la classificazione della specie. In mezzo c'è tutta una umanità fatta di differenze. Sorprendentemente il genoma umano differisce da quello dello scimpanzé soltanto per un misero 1,5% e questo può essere un primo indizio, nel senso che ci sono individui "borderline "con percorsi di vita del tutto particolari.

Ma veniamo alle due donne con storie ovviamente totalmente diverse, probabilmente condizionate soprattutto da contesti culturali profondamente diversi.

Margherita Hack, triestina di nascita e fiorentina di adozione, era atea e sosteneva che l'etica non derivasse dalla fede religiosa ma da "principi di coscienza" che consentono una visione laica della vita, nel rispetto del prossimo e delle libertà individuali. La chiamavano la "signora delle stelle" perché il suo sguardo era perennemente rivolto verso l'alto a scrutare l'infinito che ci avvolge per cercare una risposta al mistero profondo della vita.

Altro di lei non si può dire se non che in gioventù è stata una campionessa di atletica leggera e che ha condotto una esistenza sempre coerente con i propri principi. Politicamente era vicina alla sinistra anche se non ha mai ricoperto cariche di partito. Su di lei, in occasione della sua morte, si è consumato un inedito infortunio apparso su Libero, il quotidiano di Maurizio Belpietro (quello del finto attentato). Su un articolo del 29/06 intitolato: "Scienziati: è morta Margherita Hack, icona dell'astrofica mondiale", si consuma una polemica con Travaglio che evidentemente l'ha presa non come un refuso ma come un atto denigratorio voluto. Belpietro ha chiarito ma Travaglio fa lo gnorri.

Daniela Santanché è una imprenditrice che si è buttata in politica, seguendo esempi più illustri di lei e probabilmente volendo sfruttare la sua laurea in scienze politiche. Cattolica e simpatizzante di destra ha avuto ed ha una vita decisamente esuberante sia da un punto di vista affettivo - l'ultimo approdo sembra Alessandro Sallusti - sia da un punto di vista politico con passaggi di qua e di là e viceversa, l'ultimo approdo sembra Silvio Berlusconi.

Ha ricoperto importanti incarichi istituzionali. La coerenza però non sembra decisamente il suo punto di forza se, a tal proposito, si ricorda una frase famosa pronunciata a marzo del 2008 quando militava ne La Destra di Storace: "Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi perché lui ci vede solo orizzontali... è il voto più inutile che le donne possano dare".

Un'altra frase famosa è del 9 aprile dello stesso anno, quando in polemica con il leader del Pdl, sentenziò: "Berlusconi è ossessionato da me, tanto non gliela do...". Se sappiamo come è finita sulla prima, non è dato invece sapere con certezza come è finita sulla seconda, visto che di recente ha sfoderato una maglietta con la scritta "siamo tutte puttane", riferendosi a quelle che sono passate per i festini di Arcore.

Comunque quella del sesso deve essere una ossessione ricorrente di Daniela. L'ultima puntata di Servizio pubblico più, in cui lei era praticamente ospite unica, si è trasformata in una seduta psicoanalitica sul tema delle pulsioni maschili viste da Daniela. Davanti ad un Santoro e ad un Travaglio maliziosamente ammutoliti e ad uno studio basito, la signora ha sfoderato una performance, sfociata in lungo imbarazzante monologo sul tema "gli uomini sono tutti uguali e vogliono solo quella", "anche lei Santoro", ha aggiunto in chiusura. Il conduttore si è chiamato fuori per un fatto di neutralità professionale. Ovviamente era una appassionata difesa di Silvio in relazione alla condanna nel processo Ruby. Per amore di Silvio si può fare di tutto, specialmente se la contropartita è adeguata.

L'altroieri Daniela Santanché, candidata da Berlusconi alla vicepresidenza della Camera ha inscenato una manifestazione dei "fedelissimi aderenti all'esercito di Silvio" davanti ad Arcore, per solidarizzare con il proprio leader "perseguitato dalla giustizia italiana". Insomma è diventata la pasionaria del partito, almeno alla stregua di Michaela Biancofiore. La concorrenza nel Pdl comincia a diventare feroce, in ballo c'è il proprio futuro e Silvio testa le qualità sulla base dell'indice di "fidelizzazione al capo". Persino Giuliano Ferrara si è iscritto al "partito delle puttane", imbellettandosi platealmente le labbra con il rossetto. Voleva stupire ma probabilmente non c'è riuscito, le sorprese ci sono quando nessuno se l'aspetta.

Morale

Vale la pena, almeno da un punto di vista meramente esteriore della qualità della vita, impegnarsi negli studi, applicarsi con sacrifici nella ricerca del senso della vita, dare un contributo positivo all'umanità? Non che Margherita fosse in ristrettezze economiche o in miseria ma vuoi mettere la sua monotona vita sui libri con l'occhio al telescopio a scrutare il cielo con quella di Daniela, che salta di yacht in villa, da Portorotondo ad Arcore o ai Caraibi, avvolta in quel benessere che ha il profumo della mondanità, delle aragoste alla catalana innaffiate di champagne, dei bei vestiti costosi e di quella sensazione voluttuosa di appartenere alla "società In", di sedere fianco a fianco con Briatore o Montezzemolo? E poi vuoi mettere la soddisfazione di avere fregato il prossimo, essendo riuscita a trasformare la propria mediocrità in una esistenza da "luci della ribalta"?

Sono domande che portano a risposte che tracciano un solco profondo nell'umanità, stabilendo la differenza tra l'essere e l'avere, tra due concezioni diverse del senso della vita. Queste due donne rappresentano due estremi, separati tra di loro da una distanza siderale. Credo che si possa vivere avendo la spinta interiore di Margherita senza rinunciare a priori ai piaceri della vita, ma sicuramente senza arrivare ai compromessi di Daniela, ovvero tenere lo sguardo sempre puntato verso il basso, all'altezza della pancia.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 4 luglio 2013 11:13

    Mio caro Paolo, hai perfettamente ragione a rimarcare la emblematica distanza fra questi due personaggi, ma credo che tu appiattisca le differenze riducendole ad un aspetto unidemensionale, quello essere-avere di Fromm.

    Lo spazio delle caratteristiche umane è multidimensionale
    e ogni appiattimento è distorcente, infatti i due personaggi sono totalmente contrapposti anche nelle diverse dimensioni essere-apparire, con riguardo al ruolo sociale (una scienziata - una politicante orizzontale e acquistabile) , con riguardo al rapporto con il proprio corpo: per il piacere di muoversi e praticare sport - per farlo apparire ciò che non è, e anche riguardo al’identità : perfino il cognome Santanchè è falso: non è il suo, ma quello del chirurgo plastico che ha cambiato il suo aspetto e poi il suo stato civile.
    Si potrebbe continuare, ma non ne vale la pena: è evidente la contrapposizione fra una persona vera, che in tutti gli aspetti si presenta per quello che è, ed una persona profondamente falsa.
    Uno degli aspetti degli europei che sconvolse i nativi americani fu la loro disposizione a mentire: un missionario che chiedeva ad un indio se lui era un buon cristiano si sentì rispondere: "No, perchè non so mentire come fate voi, però sto cercando di imparare..."
    GeriSteve

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