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La democrazia nel M5S

Leggo su il Fatto Quotidiano del 28 ottobre un articolo di Paolo Becchi (definito malignamente e scorrettamente ideologo del M5S da una stampa serva e complice), e una nota di Fiorella Mannoia, dove entrambi criticano la scarsa democrazia del M5S.

Paolo Becchi, abbastanza pretestuosamente, lamenta il fatto che la base del movimento non sia stata consultata per decidere quali nomi indicare per la carica di giudice della Consulta, compito secondo me spettante ai deputati e senatori pentastellati, anche perché i nomi che circolano sono dei perfetti sconosciuti agli iscritti e a me compreso che sono mediamente informato.

Mi sembra esagerato dire “dove è finita la democrazia diretta nel Movimento” per questo episodio, mentre sarebbe giusto ribadire quali sono le regole che garantiscono che il M5S non diventi un ennesimo partito che si vede calare la linea politica dall’alto e i cui dirigenti sono nominati dalle segreterie, cioè quello che succede in tutti i partiti presenti in Parlamento.

La vera garanzia di democrazia di base è data dal fatto che qualunque iscritto al Movimento può presentarsi come candidato, mettendo in Rete le sue esperienze e le sue proposte, e con ogni probabilità sarà eletto chi più si è speso sul territorio, magari per anni, conosciuto dalla gente per iniziative concrete sui bisogni della popolazione.

I servi della stampa chiamano ciò “antipolitica”, terrorizzati dalla prospettiva che questo modo di far politica si affermi e finiscano per sempre gli inciuci, le spartizioni sottobanco, i segreti massonici inconfessabili, i patti con le mafie, il dominio sulla RAI che burlescamente chiamano “servizio pubblico”.

L’altra garanzia fondamentale, naturalmente anche questa “antipolitica”, una regoletta facile facile da comprendere, è che i parlamentari 5stelle si impegnano a non fare più di due legislature, per impedire il formarsi di gruppi dirigenti inamovibili e dittatoriale e per abolire la politica come mestiere a vita.

La cantante Fiorella Mannoia è decisamente più diretta e sincera e sostiene: “Voto M5S ma Grillo deve andarsene, deve fare come un buon padre e lasciare andare i ragazzi”

Io aggiungerei che Grillo dovrebbe occuparsi solo del controllo rigoroso delle regole che il M5S si è dato, e Casaleggio deve offrire una piattaforma in Rete capace di semplificare sempre più la partecipazione degli iscritti comprese le votazioni sui temi più importanti. Grillo e Casaleggio non sono capi né leader politici, la elaborazione della linea politica è nelle mani degli eletti e degli iscritti.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 30 ottobre 2014 11:02

    Tutto corretto, vorrei solo ricordare che i nomi presentati come candidati per la nomina al Csm erano quelli dei professionisti aventi i requisiti necessari e che avevo proposto la loro candidatura.

    La votazione in rete degli iscritti al Movimento 5 Stelle è avvenuta regolarmente dopo aver avuto la possibilità di visionare i vari curricula.
    Questa è: DEMOCRAZIA DIRETTA:
  • Di (---.---.---.12) 30 ottobre 2014 16:19

    la mannoia deve andare da dove è venuta PD,ce ne abbiamo già tanti che rompono,d?altronde la sig.ra fiorella non siè fatta mai vedere. Pensi a migliorare nel canto prende si e no 4 note

  • Di (---.---.---.5) 31 ottobre 2014 10:34

    A me verrebbe da ridere, vedendo queste critiche di "mancanza di democrazia nel M5S". Invece mi monta la rabbia, perché qualsiasi briciola di democrazia, confrontata con il NULLA che c’è negli altri partiti, equivale all’infinito. Se ne deduce che chi fa queste critiche è cieco, oppure fazioso; per la maggior parte dei casi però, io propendo per la somma delle due cose: ignoranti e faziosi, perciò disonesti e disprezzabili.

    Saluti,
    Gottardo

  • Di (---.---.---.25) 1 novembre 2014 10:40

    Ogni scusa è buona per attaccare di scarsa democrazia il m5s. C’è un principio alla base di ogni ragionamento scevro di pregiudizi che è il seguente: quando si sceglie, o meglio, quando si è obbligati a scegliere si opta per il ’meglio’ che ti offre la giornata, è certamente un renzi megalomane che irretisce la gente,con scarsa immunità, e governa con i soliti non è il meglio.

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