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La cultura salva i diritti dell’uomo

Liberi di sapere e di studiare.

L’8 Settembre si celebra nel mondo la giornata Internazionale dell'alfabetizzazione, come ci ricorda l’Unesco. A detta dell’Organizzazione della Nazioni Unite, per l’educazione, la cultura, nel mondo ci sono più di 900 milioni di analfabeti, di cui 110 milioni sono bambini, ed il 60% bambine.

Chi promuove i diritti umani e le varie organizzazioni ci rammentano che l’educazione e la formazione sono l’unica vera risorsa per lo sviluppo dell’essere umano in via definitiva. L’analfabetismo è quindi la vera causa del divario che esiste tra il nord ed il sud del mondo, l’ostacolo maggiore per la nascita e lo sviluppo sociale di molti paesi, la causa principale che genera povertà e sfruttamento, ingiustizie, e nascita di odio razziale, divisioni etniche e guerre, causando la fame e l’insorgere di numerose malattie che portano milioni di esseri umani alla morte. Un impegno forte contro l’analfabetismo combattuto nel nostro piccolo in ognuno di noi, pensando quindi a tutte le donne asiatiche che non sanno né leggere, né scrivere. In Asia in particolare le viene negato il diritto all’istruzione e quindi ogni opportunità di crescita cultura e sviluppo personale.

Nel sud del Mondo una bambina, non ha gli stessi diritti di un bambino, c’è ancora un grande divario tra i due sessi nonostante la frequenza scolastica sia aumentata, ma ciò non è ammissibile in un mondo civile!

Abbiamo ancora 110 milioni di bambini che non frequentano la scuola, questo a causa della grande povertà, la necessità impellente di lavorare anche in giovane età, o soltanto della mancanza assoluta di strutture scolastiche. Il fatto di non avere strutture dove fare scuola, è una violazione in base all’Articolo 28 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. 

Se entro il 2015 non si troveranno i fondi per assicurare l’istruzione, circa 88 Paesi non potranno più garantire un minimo di istruzione alle future generazioni, ai bambini, coloro che sono il futuro e la crescita di tutto il genere umano. In Africa in Asia come nel resto del mondo è soltanto il sapere che rende liberi, liberi di leggere, di scrivere, di comprendere, indipendentemente dal colore della pelle o che si nasca in un qualsiasi paese sperduto della Terra.

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