La comunità educante e inclusiva

La società dei consumi sta vivendo una crisi economica e umana molto profonda che aumenta la disgregazione dei legami sociali. Cresce la povertà, la disuguaglianza sociale, l’intolleranza e il disorientamento educativo delle nuove generazioni che degenera spesso nella dipendenza dal consumo di sostanze stupefacenti e nella violenza verbale e fisica nei confronti delle minoranze.

Il convegno di Riccione invita tutti gli attori sociali a creare occasioni per cucire legami di appartenenza e rafforzare così la comunità educante e inclusiva. Occorre quindi farsi carico dei più deboli, rispettare il pluralismo culturale, realizzare spazi d’incontro e far crescere lo spirito critico.

Tra i vari relatori del convegno segnalo:

Dimitris Argiropoulos, pedagogista dell’Università di Bologna;

Hamid Barole Abdu, poeta e scrittore;

Lucia Bianco, formatrice progetto genitori e figli, Gruppo Abele di Torino;

Rabih Chattat, docente di psicologia all’Università di Bologna;

Alain Goussot, docente di pedagogia speciale all’Università di Bologna;

Edgar Serrano, Manager didattico e collaboratore del Dipartimento di pedagogia interculturale dell’Università di Padova.

Per maggiori informazioni: www.provincia.rimini.it/progetti/sociale/index.htm; [email protected].

Inoltre, per dare un mio contributo, vi consiglio un ottimo libro di un grande psicologo evolutivo: “come rendere umani gli esseri umani”. E vi segnalo un sito internazionale multilingue (anche in italiano), che si occupa di adozioni a distanza: www.careshare.org. E c’è pure il Festival Internazionale dei Gruppi Tribali: www.lospiritodelpianeta.it (Bergamo, fino al 6 giugno 2010, ingresso libero e al coperto).