• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > La Lega e il grande imbroglio

La Lega e il grande imbroglio

“La Lega all’inizio veniva percepita un po’ come xenofoba e razzista. Su questo ci abbiamo marciato. Aumentavano i consensi”. Parola di Roberto Maroni.

La frase, virgolettata e quindi (dovrebbe essere) letterale, è pubblicata su Repubblica di oggi.

In sintesi verrebbe fuori che la Lega non è davvero davvero razzista, ha fatto finta perché così voleva il suo bacino elettorale potenziale che, invece, è davvero davvero razzista.

Quindi, a differenza del popolo “padano” - razzista vero – i leghisti sono solo razzisti per finta. Cioè degli imbroglioni profittatori che giocano subdolamente sugli istinti più bassi e loschi di un popolino di scarsa cultura al fine spregiudicato e cinico di ottenere vantaggi elettorali. Facilmente traducibile con il termine “poltrone” e potere.

Tutta la pantomima resistenziale del prode Alberto da Giussano e le invenzioni a tavolino sull’esistenza della Padania, sulle radici celtiche, sui riti delle ampolle del dio Po (che sembra una bestemmia) sulle corna e il mito di Braveheart erano tutte balle. Non avevamo dubbi.

Erano tutte prese per i fondelli di un popolo gretto e chiuso in se stesso come quelle piccole comunità montane dove, a forza di incroci fra consanguinei, si determinano tare psichiche assai rilevanti. Che i “padani” (non gli abitanti della pianura padana, cioè, ma quei fessacchiotti che se le sono bevute tutte) non fossero delle cime si era capito da tempo; anche su questo non avevamo dubbi.

Ma adesso devo confessare che tra il fessacchiotto e il cinico opportunista che sulla mentalità ottusa di quello sprovveduto ci marcia e ci fa carriera politica (e soldi), beh il primo mi fa un po’ più di simpatia (anche se sarebbe più esatto dire che mi fa un “po’ meno antipatia”). E’ un fenomeno da baraccone, che può ammazzare intendiamoci, quindi una bestia pericolosa e violenta; ma il secondo, quello che usa gli altri e agisce con sotterfugi e manipolazioni, quello mi fa proprio ribrezzo.

E’ uno che mente sapendo di mentire, che mesta nel torbido facendo ribollire gli animi a comando, che muove le leve della stupidità umana indirizzando la violenza razzista verso quei poveretti – gli extracomunitari (quelli di colore però, neri, caffellatte, gialli, marroncini, beige; mai verso gli svizzeri o gli americani che sono extracomunitari pure loro) di cui, ovviamente, deve conoscere l’innocenza, la sofferenza, i patimenti e le ingiustizie che devono sopportare.

Deve conoscerne il dramma di viaggi terrificanti, spesso la reclusione in quegli infami campi di concentramento dove sono costretti a vivere in condizioni “raccapriccianti” (definizione della Procura di Bari che ha aperto un’istruttoria sul locale CIE) che un paese civile non dovrebbe nemmeno immaginare, figuriamoci accettare. Figuriamoci rinchiuderci gente colpevole di un bel niente.

Ma a lui, al politico leghista, che gliene importa? Che gli frega della sofferenza di un “negro” se il suo potenziale elettore i “negri” non li può vedere ? Gli costruisce su un bel palco di balle storiche per giustificargli il suo odio e avrà il suo voto. “Non sono io che sono razzista, è lui che è negro”.

Ma a lui, al politico leghista, che gliene importa del suo elettore che ha bellamente preso per il c... per decenni ? Che gliene importa se con la fallimentare Banca del Nord gli ha sfilato quattrini come un qualsiasi truffatore della prima repubblica ? Che gli frega se i suoi colleghi con alti incarichi nelle istituzioni sembrano proprio dei mazzettari di prima grandezza ?

Sono decenni che il panorama politico italiano è infettato da questi ignobili individui che ogni giorno vanno in televisione a rivendicare la loro vicinanza al “popolo” del nord. Poi vengono intervistati da un giornale e raccontano con la più disarmante fatuità che non è vero niente. “Non siamo noi che siamo imbroglioni, sono loro che sono dei fessi”.

 

 

 

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares