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La Grecia in default... politico!

Il risultato delle elezioni in Grecia è caduto come una mannaia: nemmeno uno dei due maggiori partiti politici (sinistra e destra) ha la maggioranza in Parlamento, e un partito ultranazionalista (per non dire neonazista) fa il suo ingresso con appena 19 deputati. Disagio in seno alla democrazia...

Anche se non è ancora ben chiara la composizione del nuovo Parlamento, quello che sappiamo è che il 60% dei greci, di estrema sinistra e di estrema destra, ha votato contro la politica d’austerità dettata dal governo in carica e soprattutto dalla troika.

La sinistra radicale, con 50 deputati circa, propone una coalizione con tutti i partiti di sinistra per far fronte alla politica ultra liberale che ha spinto il Paese verso la più cupa austerità. Nikolaos Mihalikiakos, il rappresentate della parte opposta, la "Nuova Alba dorata dell’ellenismo", mostra chiaramente le sue opinioni neonaziste e aggiunge il saluto hitleriano a discorsi che incitano all’odio.

Doccia fredda sui mercati azionari

Ovviamente, anche se "Bruxelles si aspetta che la Grecia rispetti gli accordi" (attenzione, Bruxelles non sarà affatto contenta!), come diceva Charles Sannat (consulente finanziario) in una recente intervista, i mercati finanziari e i finanziatori (FMI, UE) potranno sempre chiedere, se non c’è una crescita, questo non cambierà nulla. L’euro è veramente a rischio dopo le legislative in Grecia: a raffreddare gli ardori della moneta unica non sono tanto i risultati, quanto l’incertezza che regna sul Paese e lo spettro di un default.

E se la Grecia attuale fosse il prisma dell’Italia di domani? In questo contesto ultra esplosivo, l’insurrezione e la minaccia di guerra civile non sembrano più essere poi così impossibili. La Grecia affonda, intrappolata tra il desiderio impossibile di "ritornare come prima" (alla dracma) e quello, troppo ambizioso, di restare nella zona euro. Cosa gli resta come alternativa monetaria, apparte forse una nuova moneta parallela basata sull’oro? Con le sue 111,6 tonnellate d’oro, la Grecia potrebbe scommettere sulle sue riserve.

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