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L’oracolo della SYLbilla. Come faceva a sapere?

Se ne dicono, di parole. C’è chi dice che a far cadere il governo Prodi sia stato De Magistris, e lo fa convinto. C’è chi lo dice dimenticandosi che l’inchiesta alla quale si riferiva Clementoide era quella di Santa Maria Capua Vetere (e riguardava la moglie, Sandra Lonardo). E vabbene. Comunque, c’è chi assicura che a far cadere la XV legislatura siano state le eversivissime toghe rosse. O, comunque, delle toghe antipatiche.

“Mi ero illuso di poter recuperare il rapporto fra politica e magistratura – sostenuto – dalla mia coscienza ispirata dalla fede” sul valore del dialogo. “Nonostante abbia lavorato giorno e notte per dimostrare la mia credibilità e la mia buona fede di interlocutore affidabile per il mondo della giustizia, oggi mi accorgo che sono stato invece percepito da alcune frange oltranziste come un avversario da contrastare, se non addirittura un nemico da abbattere” .

“Durante lo scontro sotterraneo e violentissimo tra i poteri in questi mesi ho avuto il triplo di avvisi di garanzia rispetto a quelli avuti nella mia una carriera trentennale”, ma “sono andato avanti”, “ho combattuto la mia battaglia finché si combatteva ad armi pari, e non arrivavano colpi bassi e imprevisti, perché dalla tua condotta politica nulla lasciava presagire un concertato volume di fuoco per distruggere la tua persona, la tua dignità, i tuoi valori“.
Clemente Mastella, gennaio 2008, Corriere.it

C’è chi sostiene, perfino, che nel fattaccio c’entrino i risicatissimi numeri della maggioranza al Senato, o comunque una vistosissima frammentazione politica. C’è chi apre bocca a vuoto, quindi, c’è chi dice la propria sbagliando, c’è chi proferisce amenità, e chi parla con cognizione.

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Che ne dite: leggiamo? Dall’archivio web de Il Giornale.

Roma – Attendista e sornione. “Il governo cadrà, gli italiani ne sono convinti” attacca Silvio Berlusconi. Arriva persino a una previsione: “Entro gennaio”. Buona novella dell’anno nuovo. Oppure cadrà prima, magari sulla Finanziaria? “Wait and see. Aspettiamo e vediamo”. Che ci possa essere una crisi di governo entro gennaio “ne sono convinti gli italiani” dice Berlusconi, nel pomeriggio, uscendo da Palazzo Grazioli per andare a Milano alla Festa Tricolore. “Io – aggiuge il leader di Forza Italia – non credo che la maggioranza possa continuare a governare un paese in cui meno di due italiani su dieci mostrano apprezzamento per il governo“.

[...] “I centristi non ce la fanno più a stare nell’Unione” L’esecutivo può saltare su Finanziaria e Partito democratico, Clemente Mastella e Lamberto Dini, insomma «i centristi che non ce la fanno più a stare nel centrosinistra» possono far cadere Prodi. [...] Elencando un buon numero di senatori “scontenti” e quindi pronti a non sostenere più l’esecutivo. E, ci ha tenuto a ribadire il Cavaliere, «non saranno operazioni di trasformismo o brutali cambi di casacca, ma solo la scelta di centristi che non ce la fanno più a stare con l’Unione». [...]


«O Prodi cade in pochi mesi o è meglio intanto dialogare e portarsi avanti con le riforme», avrebbe detto An. «Prodi cadrà», avrebbe replicato Berlusconi.

Il cartaceo è più dettagliato.

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Che poi uno dice (segue serie di domande ovviamente retoriche): com’è che adesso pretendono spiegazioni da D’Alema? E che a farlo sia Il Giornale? Com’è che nessuno ricorda niente?

Vabbè, poi alla fine si seppe che il governo cadde, e rumorosamente, proprio a Gennaio, che i voti contrari alla mozione di fiducia, in aula, furono quelli di Clemente Mastella e Lamberto Dini, che entrambi prontamente si buttarono sull’altra sponda politica, che per farlo cadere B. aveva messo su una compravendita di vagine in combutta con Saccà, che promise al Clemetoide un posticino al sole per 20 senatori nella legislatura seguente (ottenuta alle urne a occhi chiusi), che a quei 20 non regalò neppure una tartarughina e che al Ceppalonico fece saltare solo un turno.

Ma che lui questo lo sapesse prima, che lo facesse scrivere sui suoi giornali, e che questi – sempre prodighi di unzioni gratuite – non avessero osannato le capacità preveggenti dell’amato proprio quando il vaticinio s’è rivelato esatto, beh: questa è proprio un’altra storia.

fuorinota: il Tg1 continua a dare spettacolo. E il televideo a seguire.

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