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L’industria del gambling diventa meta degli investitori in borsa

L’evoluzione dell’industria legata al gioco d’azzardo ha portato questo settore a conquistare una posizione economica di rilievo addirittura a livello internazionale. Le azioni delle ditte e delle compagnie legate al gambling sono diventate molto interessanti per gli investitori.

Ne è passata d’acqua sotto i ponti da quando il gioco d’azzardo era relegato nelle bische clandestine. Le prime case da gioco rispettabili e destinate alla “crème” dell’alta società nascono a cavallo fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. L’esempio più prestigioso e splendente rimane fino ad oggi il casinò di Montecarlo, il cui nome è sinonimo di snobismo.
 
Gli Stati Uniti, precisamente la capitale del Nevada Las Vegas, è il luogo maggiormente identificato con la corsa al casinò. Lo Strip di Las Vegas, il viale della città, costeggiato da innumerevoli case da gioco, è sicuramente la Mecca del gioco d’azzardo.
 
Come in tutti i settori economici, la globalizzazione ha contagiato anche l’industria dell’azzardo. I primi casinò, sono stati acquistati pian piano dagli imprenditori più agguerriti che già avevano creato le proprie infrastrutture di gioco. Sono nati così i grandi gruppi come la Las Vegas Sands, la MGM Mirage, la Wynn Resorts e altri.
 
Non solo gli imprenditori americani hanno visto che “questo era cosa buona”. In estremo oriente, a Macao, è nata una dinastia di magnati dell’azzardo con a capo Stanley Ho, e anche in Malesia il gruppo Genting si sviluppa senza sosta e ultimamente ha aperto a Singapore un mega casinò-resort da 4,7 miliardi di dollari.
 
La Francia, con i suoi 200 e oltre casinò terrestri, rappresenta forse il migliore esempio europeo di mega gruppi dell’azzardo. Oggi sono in due a dividersi la maggioranza del mercato: il gruppo Barrière e il gruppo Partouche.
 
Accanto a questi gruppi nell’industria dei casinò terrestri, con l’avvento del gioco su internet, sono spuntati come funghi dopo la pioggia numerosissime ditte che hanno creato siti di gioco online - casino, poker room, bingo, scommesse sportive e skill games online – e ditte produttrici dei software per le piattaforme di gioco di questi siti.
 
Anche per queste attività, il principio del consolidamento dei business ha funzionato alla perfezione. Pure in questi settori collegati al gioco virtuale, si sono creati veri e propri colossi del gioco. Basti pensare alla 888 Holdings che gestisce fra l’altro il casino online più popolato del web, o alla Playtech, leader nel settore del software di gioco.
 
Una gran parte di queste compagnie e di questi gruppi sono quotati in borsa. Chi alla borsa NASDAQ a New York, chi al London Stock Exchange (LSE), chi alla borsa di Honk Kong (SEHK) e chi, come Partouche, alla Eurolist. Questa è solo una lista parziale, dei gruppi principali e più conosciuti.
 
L’ultima crisi finanziaria, ha messo particolarmente in luce il gioco d’azzardo dal punto di vista finanziario, sia per quanto riguarda l’attività reale “terrestre” che per quanto riguarda l’attività "virtuale" online. Il gioco d’azzardo online è uno dei pochi settori ad essere cresciuto in questo periodo di crisi, e questo vale non solo per i siti di gioco ma anche per tutte le altre industrie legate a questi ultimi.
 
Per quanto riguarda il settore “terrestre”, in America e in Europa tutte le case da gioco hanno risentito pesantemente della recessione, mentre l’estremo oriente, più precisamente Macao, ha superato la crisi più facilmente.
 
I grandi gruppi dell’industria dell’azzardo, che hanno diversificato le loro attività sia dal punto di vista geografico che dal punto di vista terrestre-online, sono riusciti a tenere a galla le quote delle proprie azioni. La Las Vegas Sands, zoppicante in Nevada, si è rifatta sul mercato di Macao, e lo stesso è successo per la Wynn.
 
In Europa, Partouche ha lanciato il suo casinò online in Inghilterra e si appresta a lanciare anche la versione francese appena il gioco verrà legalizzato.
 
Le azioni delle aziende connesse all’industria del gioco d’azzardo hanno sopravvissuto all’ultima crisi molto meglio delle azioni di altri settori. Questo, e anche le previsioni d’espansione di tutti i tipi di attività legati al gambling, rendono l’industria del gioco d’azzardo particolarmente interessante per gli investitori.
 
L’ultimo freschissimo esempio è dato dalla Playtech, che in seguito all’annuncio della partnership con la Scientific Games il 21 di gennaio, ha visto le proprie azioni aumentare del 18%.
 
 
 
 

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