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L’importanza del live nella comunicazione e nell’intrattenimento

Dirette social. Un fenomeno che ha bucato gli schermi dei nostri smartphone nel 2020 quando, rinchiusi in casa e alla ricerca di momenti di aggregazione, lanciavamo le app dei nostri social network preferiti e non avevamo che l’imbarazzo della scelta. Ma l’intrattenimento live esiste da molto tempo e ha sempre funzionato alla grande.

 

 

La comunicazione live sta assumendo sempre più rilievo e il periodo di lockdown ha fatto da trampolino a questa tendenza, assicurandole un posto nel paradiso di informazione e intrattenimento. Da allenamenti condivisi a classi di cucina, fino a dibattiti: se prima del 2020 le dirette erano uno strumento secondario dei social network, al giorno d’oggi sono diventate uno metodo comunicativo imprescindibile.

Ma da intrattenimento a business il passo è breve. I social hanno accorciato le distanze fra gli utenti e i loro idoli, che siano attori o influencer, scrittori o sportivi. E le aziende hanno cavalcato quest’onda, approfittandone per piazzare i propri prodotti, tanto che attualmente in Cina il live streaming commerce è la modalità dominante di vendita. Dirette video in cui i prodotti vengono esibiti, testati e ne viene spiegato il funzionamento: l’evoluzione della cara vecchia presentazione casalinga di aspirapolveri porta a porta.

Una tendenza che potrebbe riguardare anche il mercato europeo dove, se ci pensiamo, sono già in atto fenomeni di questo tipo. Unboxing di prodotti che gli influencer ricevono in omaggio da qualche marchio, tutorial sull’utilizzo di uno specifico prodotto, give away esclusivi per i follower. Tutti espedienti live tramite i quali gli utenti si sentono più coinvolti e possono anche tentare un’interazione col proprio idolo o influencer che sia.

Ma i social, stavolta, non sono pionieri in materia: d’altronde, “il bello della diretta” è cosa nota da oltre 35 anni, come ci ha insegnato il piccolo schermo.

Il live è già ampiamente sperimentato e fruito nel settore del gaming, di recente reso ancora più accessibile dalle piattaforme streaming, che facilitano la partecipazione di un maggior numero di utenti. Partendo dai classici videogame multiplayer giocati in diretta fra utenti vicini solo nella realtà virtuale, per arrivare fino ai più classici giochi da tavolo verde, uno dei punti di forza di Snai che ha saputo cogliere il desiderio di coinvolgimento e immersività dei propri iscritti. Per quanto possa funzionare la realtà virtuale, gli appassionati delle case da gioco preferiranno sempre un dealer in carne e ossa e un’interazione diretta anche con gli altri giocatori.

Il passo successivo, quindi, quale sarà? Molti brand si stanno avventurando nel metaverso, che potrebbe avere tutte le carte in regola come candidato ideale per l’evoluzione di questa tendenza. Perché ciò avvenga, dovranno però essere appianate alcune questioni non propriamente secondarie.

A partire dallo sviluppo di questo mondo alternativo, che al momento è ancora in fase di costruzione e lungi dall’essere pronto a ospitare milioni di utenti. Serviranno poi norme internazionali condivise, per rimanere in tema di business, in tema di tassazione delle transazioni e delle stesse imprese. Da ultimo, non di importanza strutturale ma sostanziale, si dovrà attendere una contrazione dei prezzi dei visori necessari per accedere al metaverso, al momento non alla portata di tutte le tasche.



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