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L’anteprima nazionale di Roadway for Tibet propone le suggestive immagini di Ladakh in ricordo di Fosco Maraini

Il volume fotografico “Ladakh, il piccolo Tibet indiano” e il documentario realizzato per Dreams road raccontano la costruzione del campo medico per i profughi tibetani

Ladakh, conosciuto come il Piccolo Tibet in India. Uno tra i pochi luoghi in cui è ancora possibile entrare in contatto con l’arte e l’architettura tibetana. Una regione di straordinario fascino, caratterizzata da paesaggi che sono stati in grado di suggestionare l’ispirazione contemplativa di un rinomato orientalista come Giuseppe Tucci, che durante le otto spedizioni condotte in Tibet tra il 1928 e il 1948 asserì “in questa terra desolata, siamo come smarriti in un’afona solitudine: in tali silenzi l’uomo sembra confondersi con le forze cosmiche; scompare in lui ogni velleità

Tra questi altipiani magnetici racchiusi tra le catene del Karakorum e dell’Himalaya, contraddistinti da altezze che variano dai 3.000 ai 6.000 metri sulle quali si ergono monasteri caratteristici, prende luogo il documentario della serie Dreams Road diretta da Emerson Gattafoni e Valeria Cagnoni, che racconta del viaggio in moto effettuato dai due documentaristi nell’estremo nord dell’India per l’inaugurazione del presidio ospedaliero “Fosco Maraini”; un progetto patrocinato dalle associazioni Italia-Tibet, Africa Tremila, Roadway for Others e Casa Testa.

La realizzazione del campo medico, condotta da un gruppo di specialisti tra cui spicca il nome del dentista e presidente della “casa del Tibet” Stefano Dallari, è destinata ai profughi tibetani e alle popolazioni nomadi del remoto e impervio Chang Tang, un’area bloccata da neve e ghiaccio per almeno sei mesi all’anno, dove le temperature sfiorano i quaranta gradi sotto lo zero.

Il documentario, corredato dalle immagini di panorami mozzafiato e di scenari lunari, raccoglie le testimonianze dei protagonisti che hanno scelto di condividere l’atmosfera di pace e di naturale incontaminatezza offerta da questi luoghi suggestivi per ricercare una propria espressione di serenità esistenziale. E’ il caso di Frida Neri, che da una vetta del Khardung La esegue come dedica “I luoghi dell’anima”.

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Fosco Maraini in Tibet

Principale curatore del progetto umanitario è Claudio Cardelli, presidente dell’Associazione Italia-Tibet, che nel reportage spiega come il presidio sanitario sia indispensabile non solo per le popolazioni nomadiche tibetane, che in Cina sono sottoposte all’urbanizzazione forzata, ma anche per i tanti profughi kashmiri in fuga dal Pakistan. Proprio Claudio Cardelli e Emerson Gattafoni furono i principali protagonisti del progetto “Eastern Road” per la cura dei bambini in esilio del Tibetan Children Village nel Ladakh, interpretando nel senso più profondo il messaggio del Dalai Lama all’indomani dell’espatrio dal Tibet; sostenendo l’importanza di trasmettere la storia del Tibet alle nuove generazioni, Tenzin Gyatso affermò “Se perdiamo la nostra cultura, pederemo tutto.”

A proposito dell’importanza rivestita dall’istruzione, è opportuno riportare la testimonianza della moglie di Fosco Maraini, Mieko Namiki, che constata come le autorità cinesi stiano cercando di rimuovere coercitivamente l’uso della lingua tibetana dal bagaglio conoscitivo delle nuove generazioni. I tentativi di annientamento della cultura millenaria del Tibet rappresentano, purtroppo, pratiche di violenza quotidiana nelle aree sottoposte al controllo del governo di Pechino.

Del resto lo rimarcò il compianto Fosco Maraini nella sua celebre opera "Segreto Tibet", in cui scrisse che il popolo cinese e quello tibetano non hanno nulla da condividere. E se non bastassero le stesse parole del Dalai Lama a descrivere "Segreto Tibet" come uno dei testi più importanti scritti sul suo popolo, sarebbe sufficiente perdersi nella straordinaria serie fotografica in bianco e nero pubblicata da Maraini, dove il Tibet viene dipinto come un paradiso perduto. A raccontare i considerevoli contributi letterari lasciati dal più importante etnologo orientalista italiano è oggi la moglie Mieko Maraini, che nel documentario parla della costante e assidua dedizione investita dal coniuge nello studio delle lingue e delle culture asiatiche.

Sullo stesso archetipo si propone oggi il volume “Ladakh il Piccolo Tibet Indiano”, realizzato con il contributo fotografico di Mauro Tamburini sui resoconti del viaggio compiuto in compagnia di Emerson Gattafoni, Claudio Cardelli e Valeria Cagnoni. Il libro è stato presentato ieri sera presso la Sala del Giudizio dei Musei di Rimini, dove è stata lanciata l’anteprima nazionale del documentario che andrà in onda per la serie Dreams Road su RAI Uno sabato 22 Dicembre alle ore 11.05.

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