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 Home page > Tribuna Libera > L’analisi logica applicata a Berlusconi

L’analisi logica applicata a Berlusconi


Quello che in analisi grammaticale si chiama “aggettivo” in analisi logica può avere due funzioni diverse: attributo o predicato nominale. L’aggettivo ‘bravo’ si può quindi unire al sostantivo ‘ragazzo’ in due modi: “il bravo ragazzo” (attributo) oppure “il ragazzo è bravo” (predicato nominale). Dal punto di vista della ‘denotazione’ (riferimento oggettivo del dato linguistico) in certi casi la funzione delle due forme può essere equivalente. Per esempio la frase “quel bravo ragazzo studia” ha in questo senso lo stesso significato che la frase “quel ragazzo è bravo e studia”. Ma l’effetto sull’ascoltatore è diverso. Se dico “quel bravo ragazzo studia” do per scontato che la persona in questione possiede questa qualità, e chi mi ascolta non è molto vigile nel sottoporre a controllo la mia affermazione. Se invece dico “quel ragazzo è bravo e studia” tra il sostantivo e l’aggettivo c’è la copula “è”, che esplicita l’appartenenza di quella qualità a quel soggetto. Cioè chi parla vuole in questo momento affermare che il ragazzo ha questa qualità, e non darlo per scontato. Quindi chi ascolta è più portato a domandarsi: “Sarà vero?” e magari a controllare.

Quindi chi voglia persuadere a volte tende a usare l’aggettivo come attributo e non come predicato nominale. E’ quasi una forma di persuasione occulta.

Una frase recente di Berlusconi ne è un esempio. Ha detto che lui vuole ignorare “il falso ambientalismo ideologico della sinistra che semina un mare di paure” [1]. Se avesse detto “l’ambientalismo della sinistra è falso ed è ideologico”, l’ascoltatore si potrebbe domandare: “Sarà vero? Andiamo a vedere”. Invece così la cosa viene data per scontata e chi non è molto guardingo accetta questa attribuzione senza discutere. In realtà Berlusconi vuole dire: “Non sono d’accordo con l’ecologismo, che la sinistra invece professa”. Ma se dicesse così si esporrebbe alla contestazione. Invece di “non sono d’accordo” usa l’aggettivo ‘falso’.

Poi cosa significhi ‘falso’ in rapporto all’ecologismo non è chiaro. Per un ascoltatore ingenuo significa che non è poi vero che la sinistra professa l’ecologismo, che finge soltanto di professarlo. Ma non credo sia questo quello che Berlusconi voglia dire. In realtà ‘falso’ qui ha solo un’accezione di negatività generica che serve a mettere sotto cattiva luce il sostantivo cui è collegato.

Analoga ‘negatività’ abbastanza generica ha poi qui il termine ‘ideologico’. Il riferimento è alla cattiva considerazione che si ha per le ideologie dopo il crollo dei regime dell’Est europeo. (La negatività che il termine aveva per Marx credo che qui non c’entri). Quindi in qualche modo ‘ideologico’ viene associato implicitamente a ‘comunista’. Per cui tutto il senso vero della frase sarebbe: “Io sono contro l’ecologismo che invece la sinistra, che è tutta comunista, professa”.

Insomma, basta capirsi.


[1] “la Repubblica” 6 marzo 2011, p. 2, 6. colonna, primo capoverso.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.67) 7 marzo 2011 12:07

    L’analisi logica applicata alle frasi di Berlusconi la trovo molto originale e divertente . Sarebbe anche rigorosa se si riferisse a frasi che hanno un contenuto logico , cosa che al nostro premier capita molto raramente .

    Ora però la frase incriminata " il falso ambientalismo ideologico della sinistra ....... " non mi sembra tale da essere sottoposta ad un processo di " vero " o "falso" stringente come se fossimo in un’ambito di logica matematica . Tuttavia siccome abbiamo due variabili , Silvio e la frase , ossia se è attendibile ( vero o falso )chi pronuncia la frase ( Silvio) e se è attendibile (vero o falso ) il contenuto della frase (significato) , possiamo procedere con un’analisi AND .
    La frase è falsa se Silvio è falso ed il contenuto è falso . La frase è falsa se Silvio è vero ( impossibile )AND il contenuto è falso , la frase è vera se entrambe le condizioni sono vere (impossibile per la presenza di Silvio) ma è vera se Silvio è falso AND il contenuto è vero .

    Quindi la questione riguarda soltanto il contenuto della frase . Ora da uomo di sinistra ,quotidianamente constato che sul web ci sono quantitativi industriali di "talebans" ecologisti , che si rifanno a posizioni politiche di "estrema " sinistra e che praticano un ecologismo furibondo che sostanzialmente tende a mettere sotto giudizio il concetto stesso di economia industriale .
    Posizione assolutamente legittima , per l’amor di Dio , e che io posso anche in buona parte condividere ma che ha prodotto due effetti : quello di esagerare nel seminare paure inesistenti (vedi il nucleare)e quello di affermare il principio che l’unico modo per non inquinare è quello di non produrre .Ossia tutto ciò che si produce deve essere riciclabile e il riciclo non deve avvenire attraverso la combustione .
    Concetto utopico ma che non è ascrivibile a  tutta la sinistra . In realtà una gran parte della sinistra , ma direi anche una parte della destra hanno sicuramente sensibilità per gli aspetti ecologici , sicuramente più a sinistra che non a destra dove gli aspetti economici sono prevalenti .Cosi’ come pure a destra (penso al partito radicale di Pannella ),ci sono " ecologisti " diciamo esasperati o "molto decisi" , comunque molto tenaci .

    Quindi concludo dicendo che la frase di Silvio è falsa ma non perchè non esistano "talebans ecologisti " di sinistra ,come risulta anche da vari post su questo sito , ma perchè a sinistra ci sono anche " autentici ecologisti " che hanno a cuore le sorti del pianeta , senza eccedere nei sogni , e qualche "estremista " si trova anche tra i moderati .
    Preciso che con il termine "Talebans ecologisti " non intendo offendere nessuno ,voglio solo indicare una forma "estremamente radicale " nell’affermare le proprie posizioni.

  • Di paolo (---.---.---.67) 7 marzo 2011 15:17

    Sono totalmente d’accordo con te , ma oltre alla strategia comunicativa manipolatoria il nostro premier ci mette anche il contenuto truffaldino.

    Comunque l’articolo ha messo in risalto , in maniera molto efficace , come l’artificio grammaticale può cambiare il senso logico della frase . Ho molto apprezzato.

    ciao 
  • Di pv21 (---.---.---.227) 7 marzo 2011 18:02

    Logica dello "spudore" >

    Un approccio sessuale respinto, trasformatosi in furia omicida, avrebbe segnato il tragico destino di Yara. Questa l’ipotesi degli inquirenti che cercano di tracciare l’identikit dell’omicida.

    Niente affatto. Secondo la Santanchè le cose non stanno così.
    La Santanchè non ha dubbi e afferma che: “Se i magistrati avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze dell’Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva”.
    “I magistrati dovrebbero dimettersi”, conclude.

    Rispetto e pudore non servono quando si calpesta il senso ed il valore di Parola e Merito

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