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L’agenda digitale in Italia nella Pubblica Amministrazione senza guida

Oggi volevo soffermarmi su un argomento che mi sta molto a cuore, l'agenda digitale, che dovrebbe essere un progetto all'avanguardia, che ci proietta in Europa e aiuta il nostro paese a crescere. Grazie all'agenda digitale, la nostra nazione potrebbe diventare efficiente e moderna; una nazione dove di pari passo, va da se, si dovrebbe sviluppare la connessione ad alta velocità e di internet.

Le pubbliche amministrazioni potrebbero, grazie all'agenda digitale, condividere informazioni, migliorare la trasparenza sul loro operato e sviluppare sempre più servizi on-line per i propri cittadini, evitandogi ore di attese interminabili solo per ottenere, a volte, informazioni o un certificato, che potrebbe essere comodamente scaricato e stampato direttamente da internet.

Grazie a strumenti come smartphone e tablet sempre più presenti nella nostra vita, si potrebbero integrare applicazioni per implementare questo progetto.

Però il progetto dell'agenda digitale stenta a decollare e rappresentativo è il fatto che i suoi dirigenti non fanno in tempo a prendere in mano le carte del progetto che se ne vanno immediatamante per altri lidi, come il caso di Franceso Caio, che nominato commissario dell'agenzia, poco dopo ha abbandonato per fare l'amministratore delegato di Poste Italiane. Adesso li Ministro Marianna Madia ha emesso un bando per sostituire il direttore dell'agenzia, dopo che Agostino Rogosa si è dimesso.

 

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