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L’Olimpiade dei più grandi

È finita anche stavolta. Le due settimane olimpiche, capaci di buttarti lontano dalla realtà, terminano e tirano fuori lo status dello sport mondiale.

Sono state Olimpiadi molto diverse, per il mondo, per l’Italia, per il telespettatore, per gli atleti. Il desiderio è analizzarle sotto i tanti punti di vista declinabili, se il tempo e il resto ce lo consentono.

Prima di tutto sono state le Olimpiadi dei “più grandi”. Vero, ad ogni Olimpiadi telecronisti faciloni tirano fuori la parabola del “più grande di sempre nel suo sport”, ma questa volta, per alcuni, si può dire tranquillamente che è tutto vero.

Abbiamo visto nuotare per l’ultima volta ad un’Olimpiade il più grande nuotatore della storia. Michael Phelps non ha solo stabilito il record di medaglie vinte in un’Olimpiade (parametro inutile perché Lebron James può vincerne solo una d’oro ogni quattro anni) ma quello che più ha sorpreso è stata la capacità di vincere 100 farfalla e 200 misti da sfavorito, sfiduciato e perdente. Aver vinto quelle due gare contro avversari più giovani, più forti in quel momento e nettamente favoriti ne ha fatto il campione che riesce a battere le generazioni passate, presenti e future, restando nella storia per sempre.

L’altro campione più grande di sempre nella storia dell’atletica leggera per quel che riguarda la velocità è Usain Bolt. Anche lui è arrivato a Londra da perdente e anche lui ha battuto il rivale che ha superato il proprio personale nei 100. Anche qui ad impressionare non è la vittoria, ma i tempi, migliori o quasi rispetto a quattro anni fa quando aveva scioccato il mondo.

Nel Badminton Lin Dan ha ribattuto lo sfidante di Pechino, Lee Chong Wei, in una finale vibrante e molto più combattuta di quella di Pechino. Battere un avversario al tuo stesso livello che si prepara quattro anni per superarti è il marchio di fabbrica del campione insuperabile.

Nel Beach Volley il duo Misty May-Kerri Walsh ha vinto il terzo oro di fila superando avversarie di tutte le età. Rimarranno nella storia non solo per le vittorie, ma per la facilità con cui superano qualsiasi ostacolo.

Nel ciclismo a scrivere la storia non può essere Bradley Wiggins, altro per essere pura gloria olimpica, qual è invece Sir Cris Hoy, il quale vincendo il Keirin più che la velocità a squadre diventa anche la faccia inglese dei giochi di casa.

Nei tuffi la meravigliosa regina Wu Minxia ha vinto il terzo oro nel trampolino da 3 metri ed è del 1985. Vincerà il quarto o il terribile turnover cinese la farà fuori?

La Kanaeva, nel singolo della Ginnastica ritmica, è meritatamente la migliore di tutti i tempi perché ripetersi in questa specialità dopo l’oro di Pechino e i tanti ori mondiali è davvero incredibile.

Nel tiro i due americani Hancock e Kim Rhode non solo hanno rivinto ancora ma dimostrato un’impressionante tenuta mentale. Hanno battuto i rispettivi record olimpici e dimostrato che erano inavvicinabili per tutti gli altri atleti.

Infine nella Lotta altri due atleti “più grandi” di sempre: il cubano Lopez nella greco-romana e l’uzbeko Taymazov in quella libera. Le loro vittorie sono state nette e così evidenti da non poter ammettere repliche.

Infine, un “più grande di sempre” anche per l’Italia. Non ha vinto l’oro solo perché doveva vincere un inglese nella categoria più pesante e attesa. L’unica sua possibilità era mettere ko Joshua come aveva fatto quattro anni prima con il cinese Zhang Zhilei. Non ce l’ha fatta ma ci è andato molto vicino. Di sicuro ai punti aveva stravinto ma il pugilato è una fiction-sport. Onore al nostro più grande di sempre nel pugilato, Roberto Cammarelle. 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.200) 13 agosto 2012 14:58

    Ciao Jvan,
    mi hai già ospitato tre settimane fa, in sede di pronostici io dicevo che si poteva aspirare a 35 medaglie e tu invece pensavi che i nostri limiti fossero a 22-25.
    E’ finita come sappiamo.
    Mi permetto di postare un mio - opinabilissimo - bilancio degli atleti azzurri per ogni sport. 


    Arco 7,5:
    è vero c’è l’oro a squadre maschile, ma singolarmente i nostri avrebbero potuto fare un torneo migliore e le donne hanno letteralmente buttato una medaglia perdendo agli ottavi di un punto con la Cina, poi seconda, con un 3, un 4 e un 5. Buoni i quarti della Lionetti.  
     
    Atletica 4,5: la medaglia di Donato (8) e il quarto posto di Greco, più Vizzoni, Rigaudo e Straneo negli otto e Pertile 10° nella maratona è troppo poco. In più lo scandalo Schwazer gestito malissimo. E le staffette impresentabili. Il mondo si è ingrandito e noi siamo sempre più piccoli. Ad Atene con 2 ori ed un bronzo venne sollevato dall’incarico Gianni Gola ma ad Arese nessuno dice niente. Tipicamente italiano
     
    Nuoto: 3-: quattro quinti posti, due di una che l’anno scorso era bicampionessa mondiale; si è sbagliato tutto ed in più si sono fatte polemiche a non finire. Sarebbero da azzerare i vertici ma anche qui il presidente, Barelli, è un intoccabile
     
    Nuoto Fondo 7,5:  Grimaldi 8 e Cleri non pervenuto. Nient’altro da dire.
     
    Tuffi 5-: i due quarti posti li ha sulla coscienza Tania, non certo le giurie; nel sincro con un tuffo normale eravamo secondi e nel singolo è inutile che dica che la messicana ha fatto la gara della vita, lei quando conta non la fa mai. La Batki poi ha perso un’occasione nella piattaforma, era alla sua portata il bronzo, preso da una malese; certo che se il tuo ultimo tuffo ha un coefficiente di 2.7 vuol dire che aspiri ad una tranquilla mediocrità. Disastrosi gli uomini. 
     
    Vela 5-: Conti-Micol dovevano migliorare il quinto posto di quattro anni fa ma due 16° posti consecutivi nella settima e ottava regata non si possono vedere; Zandonà-Zucchetti non sono riusciti a fare il miracolo. La Sensini è un’altra che ha sbagliato il tempo per uscire di scena. Nelle altre classi, troppe barche impresentabili.
     
    Tiro a Segno 9: Un fuoriclasse assoluto, Campriani, che dovrebbe garantire altre medaglie in futuro. Un argento insperato con Tesconi e una finale anche con Giordano, ottimo quinto. La ciliegina sarebbe stata un’altra medaglia e/o anche la fidanzata di Campriani in finale. 
     
    Tiro a Volo 8: Grandissima Jessica, anche lei giovanissima, Fabbrizi argento (pero quello shoot-off, te possino...) e Lodde e la Cainero in finale. Diciamocelo però, manca una medaglia.
     
    Scherma 8,5: Bisognerebbe distinguere tra il fioretto e le altre armi e bisognerebbe rimarcare che nel fioretto maschile se sei primo, secondo e terzo al mondo non puoi arrivare quarto, quinto e sesto. Malissimo la spada a squadre donne. Comunque il solito serbatoio sicuro.
     
    Canoa Discesa 8: Monumentale Molmenti (10 come Campriani e Rossi) ma tutto il resto male. La Giai Pron doveva centrare la finale.
     
    Canoa Sprint 4-: sono scomparsi Facchin-Scaduto, terzi a Pechino, il k4, quarto e Zerial, tutti ragazzi giovani e promettenti. Perchè? Mistero. In compenso non è scomparsa la cinquantenne Idem che fa un insulso quinto posto per sentirsi dire grazie lo stesso
     
    Canottaggio 6-: siamo in crisi da tempo e prendiamo l’argento con l’unico equipaggio (bravissimo Battisti e gigantesco Sartori) che si è allenato per i fatti propri. Gli altri peggiorano rispetto ai mondiali. Peccato per Carboncini-Mornati. Qui almeno il dt è stato fatto fuori
     
    Pugilato 8: non mi piace parlare di giurie ma a Cammarelle hanno abbastanza scippato l’oro, però Roberto doveva fare un terzo round diverso; comunque tre olimpiadi e tre medaglie, un mito; molto bravi anche Russo (2 olimpiadi e due argenti) e Mangiacapre. Peccato per Valentino, sempre incostante. Parriniello e Picardi hanno perso di pochissimo con il primo e con il secondo delle loro categorie. Speriamo resti Damiani, anche se sembra di no.
     
    Taekwondo 9,5: due atleti, un oro e un bronzo; se Sarmiento fosse arrivato in finale, alla sua portata, sarebbe stato da 10. Non capisco perchè Molfetta debba mangiare come un maiale per essere il più leggero dei massimi, quando un massimo, Basile, ce l’abbiamo già e secondo Molfetta è fortissimo. Lo stesso Molfetta 8 anni fa aveva combattuto in due categorie inferiori di peso buttando una medaglia. In sintesi, se abbiamo tre atleti forti (Sarmiento, Molfetta e Basile) è così difficile schierarli in tre categorie di peso diverse? Comunque bravissimi e aspettiamo il rientro della Calabrese
     
    Judo 6,5:  non c’erano grandi aspettative ma la Forciniti ha portato il suo bronzetto e ci stavano quasi riuscendo Verde e la Quintavalle; rammarico soprattutto per Giulia che si è fatta sorprendere da un’americana nettamente più debole di lei.
     
    Ciclismo strada e pista 4:  le donne su strada hanno sbagliato tutto tatticamente: bastava mettere la Guderzo o la Cantele sulla Vos entrando in fuga con lei e tenersi la Bronzini per l’eventuale sprint, all’Olimpiade la medaglia conta, non è un Mondiale dove conta solo il primo posto, ma evidentemente sono concetti troppo complicati per le nostre (e il loro dt); tra gli uomini con un Moreno Moser si sarebbe potuto far male nel finale, ma Bettini affida la regia al suo amico Paolini, ormai ex-corridore. A proposito Paolo... hai già cannato in pieno tre mondiali e un’Olimpiade, per quanto dobbiamo continuare? Più che bravo Pinotti nella crono. La pista...solo Viviani che ha sbagliato le sue gare nell’omnium. Considerazione finale...ad Atlanta tre ori con Martinello, Colinelli e Bellutti (che bissò a Sidney), personaggi di cui, in particolare Colinelli e Bellutti si evita accuratamente di parlare. Come mai? Capitolo fastidioso... 
     
    Pallavolo Maschile 8: più di così ora non si poteva fare, alcune partite bruttine, ma il gioiello dei quarti con gli U.S.A. Speriamo crescano, abbiamo un ottimo allenatore
     
    Pallanuoto Maschile 8,5: anche qui il massimo, o quasi, un ottimo allenatore e due gioielli, Ungheria e Serbia
     
    Pallavolo e Pallanuoto Femminile 4:  la pallavolo femminile irritante per supponenza, tenuta psicologica inesistente ed anche un allenatore scarso: non pui pensare di vincere difendentoti e far fare alla Kim (parlo di Corea eh...) 35 punti o giù di lì. Abbiamo avuto la fortuna di evitare il confronto diretto con Brasile ed U.S.A, sarebbe stato imbarazzante. Terza Olimpiade con ambizioni da medaglia e terza eliminazione ai quarti: scarse. Nella Pallanuoto siamo riusciti a battere, a fatica, la Gran Bretagna e ad arrivare settime su 8, però almeno qui il passato è glorioso.
     
    Ginnastica Artistica 7: una bella medaglia ed un dignitoso quarto posto tra i maschi, peccato per la Ferrari nel corpo libero (ma due bronzi a parità di punteggio no eh?). Brave le ragazze nel completo a squadre e molto brava la Ferrari nell’all-around.
     
    Ginnastica Ritmica 7-: bronzo, medaglia, missione compiuta. Rimane la figuraccia di aver rilasciato per due giorni interviste a dire che eravamo più brave delle russe e meritavamo l’oro e di aver fatto poi cadere un attrezzo nell’ultimo esercizio finendo dietro alla Bielorussia. E’ l’unico sport che non ho visto perchè mi annoia moltissimo.
     
    Triathlon 6 di stima: Fabian, pur decimo è stato bravissimo nel nuoto e ha tentato di portar via un gruppetto nella frazione in bici. Ha poi pagato nella corsa, il suo punto debole; una curiosità: ma se si partisse correndo e si finisse nuotando come finirebbe? La ragazza sfortunata per la caduta
     
    Pentathlon Moderno: 5-: mi pareva ci fossero più aspettative, De Luca è finito nono e Benedetti molto indietro; hanno corso benissimo e sparato malissimo o viceversa e comunque nuotano e tirano di scherma malissimo: essendo la somma di cinque sport è giusto che siamo lontano dal podio. Le ragazze comprimarie
     
    Mountan Bike 7,5: Enorme Fontana, anche a dire che probabilmente avrebbe perso allo sprint dai primi due; aveva fatto quinto a Pechino, evidentemente, rispetto a molti altri dei nostri (soprattutto dele nostre, vero Tania?), è uno che le gare importanti le centra. Non male in prospettiva l’altro altoatesino, la Lechner invece ha sbagliato tutto. 
     
    Tennis 5- -: mi aspettavo almeno una semifinale da uno dei doppi, la superficie non ci ha aiutati.
     
    Nuoto sincronizzato 5: ah ecco l’altro sport che non ho visto nè vedo mai; mi pare il solito settimo posto nel duo o giù di lì. Ma perchè la Spagna è così forte?
     
    Equitazione 4,5: il voto è anche per la mancata partecipazione a squadre nel salto (non avevamo neanche un cavaliere nell’individuale) e nel completo. Nel completo individuale buona la Panizzon nel cross-coutry e nel salto e Brecciaroli nel dressage. Un ibrido Panizzoli avrebbe vinto la medaglia. Discreta ma nulla più la Truppa nel dressage...è giovane, crescerà
     
    Lotta 3: anche qui scandoloso che schierassimo un solo atleta (Timoncini, subito eliminato) in una disciplina di tradizione. Minguzzi quattro anni fa aveva nascosto le magagne
     
    Sollevamento Pesi 2: mi pare non ci fosse nessuno e anche questo è inconcepibile
     
    Ping-Pong 4: un paio di turni passati, ma l’andazzo è questo, naturalizziamo i cinesi - o le cinesi - scarsi
     
    Badminton 4: la Allegretti doveva vincere almeno un set con la malese, invece era totalmente paralizzata dall’emozione
     
    Beach Volley 7+: due quarti di finale, una perla di Lupo-Niccolai agli ottavi con Rogers-Dalhauser, insomma bravi tutti
     
    Trampolino Elastico 5: solito mesto Cannone, almeno ci prova
     
    Calcio e Basket 2: imbarazzante non esserci qualificati negli uomini; nelle donne siamo messi malissimo
     
    Hockey su prato e Pallamano ng: non sono sport che rientrano nella nostra tradizione e, soprattutto per la Pallamano, mi dispiace

    BMX 3:
    De Vecchi peggio che a Pechino e ho detto tutto 



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