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L’Italia, l’8x1000 ed i preti pedofili

Per la prima volta, almeno per quanto ne so, su un giornale a diffusione nazionale, il Fatto Quotidiano, ho il profondo godimento di vedere un attacco alla Chiesa e all’8 per mille che percepisce con la complicità di uno Stato, che dovrebbe essere laico con l’obbligo costituzionale di astenersi da qualunque Concordato e da qualunque rapporto di tipo economico con il Vaticano.

Questo attacco si è materializzato nella forma, azzeccatissima, di vignetta con didascalia nell’inserto satirico “il Misfatto” di domenica 10 giugno.

Cinque vignette sulla pedofilia, su Emanuela Orlandi, sul maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, su Giordano Bruno, su Roberto Calvi (il banchiere in affari con la Banca Vaticana, trovato impiccato sotto il ponte dei frati neri a Londra).

Per brevità, vi riporto solo la prima vignetta, dove si vede il disegno di un attempato e viscido prete con un bambino, e riporto fedelmente la didascalia:

Sì, chiedilo ai bambini violentati dal clero come i tuoi soldi sono serviti per sostenere chi ha approfittato di loro, per nasconderne le colpe, per tentare di impedire che le vittime li denunciassero. Fattelo dire da loro che tu finanzi la serena vecchiaia di tanti stupratori che la Chiesa non denuncia alla magistratura perché ha più a cuore le propria immagine che la giustizia e la pietà.

 Tutto vero, incontrovertibile, provato da migliaia di processi (soprattutto negli USA), ma mai usato come argomento da uno Stato, l’Italia, che si dovrebbe fare un punto d’onore di non finanziare una organizzazione così corrotta e negazionista della gravità del fenomeno.

Non è un caso che è l’unico quotidiano italiano che non percepisce aiuti pubblici e non ha padroni a pubblicare queste vignette, sia pure nell’inserto satirico.

 Personalmente e seriamente, da anni, sostengo che, nella democrazia italiana, vi è una profonda anomalia, (che determina le vittorie elettorali) in cui una organizzazione ricca e potente, a cui arrivano contributi statali in cento forme, con una presenza sul territorio radicata e capillare, con migliaia di opere, scuole, università, ospedali, cinema, televisioni e quant’altro, offre da sempre alla destra il suo sostegno elettorale attraverso l’influenza e il potere di questo apparato.

 Quello della Chiesa è uno dei poteri forti che, accanto alla Confindustria, ai padroni dei media, alle banche, determina una situazione di oligarchia in grado di rendere malleabile qualunque potere politico e subordinato a questi poteri reali.

 Bisogna che tutti teniamo conto che la nostra non è una democrazia compiuta, non esistono contrappesi come il Referendum propositivo, una RAI, servizio pubblico, con un direttore generale eletto da chi paga il canone, non abbiamo più neppure il potere di scegliere i nostri parlamentari di fiducia e la cosiddetta “opinione pubblica” è il risultato del dispiegarsi sinergico dei poteri forti alleati tra loro.

 Una grande iniziativa va presa per abolire l’8 per mille e abrogare qualunque Concordato con il Vaticano.

La “libertà religiosa” non è in discussione, ma la Chiesa deve brillare di luce propria e mantenere le sue chiese e le sue opere con il denaro offerto direttamente dai suoi fedeli. La sostanza è tutta qua.

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.118) 19 giugno 2012 04:39

    Che schifo... rabbrividisco ogni volta che vedo migliaia di persone che non aspetta altro che vedere il pope affacciarsi dal suo balconcino.
    Se Dio veramente esistesse non esisterebbe il vaticano.

  • Di (---.---.---.166) 20 giugno 2012 18:11

    L’ Italia è un paese che non è cattolico, bensì bigotto. Io sono un agnostico, ma ho lo stesso rispetto per la religione che ho per mia madre. Io credo che il vero dramma del cattolicesimo e della Chiesa è quello di aver ridotto per sempre il trattamento della fede in puro capitale. Ora, non sto qui a fare analisi sociologiche di genere, ma il problema fondate è proprio la progressiva secolarizzazione che la Chiesa ha adoperato con maestria diabolica . Sono contrario all’ attegiamento inconcludente, sciatto del 90% dei non credenti che mi capita d’ incontrare; per la loro impreparazione sulle Scritture, per la loro chiusura mentali pari a quella della peggior "bizzoca" della messa delle 19:00. Tuttavia quello dei vantaggi del Vaticano è un problema che dovremmo risolvere prima su un piano dialettico..se non ci riesce anche con metodi più duri. Sempre nel rispetto dell’ altro ( a differenza loro).        Francesco Carriere 


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