• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > L’Italia dei “furbetti”

L’Italia dei “furbetti”

In Italia evasione fiscale, corruzione, malaffare e tanto altro, come si può ben vedere dalle notizie riportate dai vari media, sono all'ordine del giorno.

Fenomeni che si fa fatica a contrastare, fenomeni ben radicati nel nostro paese, fenomeni che sono sintomo di mentalità e consuetudini da tempo portate avanti.

“L'essere furbo” nel nostro paese è diventata una qualità da coltivare ormai da decenni: l'essere al di sopra della legge e delle regole, l'essere contro lo stato “frodatore”, essere furbi per sopravvivere o per arricchirsi.

Ecco che allora evasione fiscale, abusivismo edilizio, varie pratiche che premiano incompetenza e deprimono il merito, nepotismo, raccomandazioni e tanto altro ancora, tutto ciò va avanti indisturbatamente, senza freno, senza controllo.

Ci sono i “furbetti” del quartiere, i furbetti nella politica e nella pubblica amministrazione, i furbetti del privato e tanti altri ancora: tutti sopravvivono a scapito di chi vive in modo onesto rispettando le regole.

Fino a che tutto questo sistema non sarà debellato il nostro paese è purtroppo condannato ad una decadenza senza fine, ad un abisso sempre più profondo, ad un'odissea di umiliazione e avvilimento.

Se il sistema voto-favore e il ricatto sociale, i quali permettono a intere classi di politici e potenti di sopravvivere, continueranno ad esistere, se continuerà ad essere sfavorito il merito e ad essere premiata l'incompetenza, se tutto questo permarrà allora non c'è futuro per noi e per il nostro paese.

Molti italiani sognano un paese “normale” dove sacrificio e impegno vengano premiati. Molti italiani sognano un paese dove non debba essere necessario ed essenziale “conoscere qualcuno” o essere “sotto l'ala” di una persona che ti “protegge”.

Molti italiani sognano di essere liberi dal giogo italico delle raccomandazioni, delle segnalazioni, dei preferitismi, dei conoscenti, dei figli, dei nipoti e dei cugini di chicchessia etc. Molti italiani sognano un avvenire diverso, un cambiamento radicale che parta dalle “fondamenta” di questo paese, un cambiamento che da troppo tempo tarda ad arrivare...

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.25) 3 dicembre 2013 17:55

    Caro Felice Monda ,tu dici bene anzi benissimo , ma la situazione culturale è ancora peggiore della semplice tolleranza ( al limite dell’ammirazione ) verso chi delinque ,froda e deruba chi paga le tasse ecc...

    Ci devi aggiungere il pietismo misericordioso verso chi non rispetta le leggi ,retaggio di una cultura clericale che non si riesce a debellare e la relativa ’immediata reazione dell’opinione pubblica a solidarizzare (compresi i media) .
    Quello che è entrato col fucile nella sede di Equitalia ,non pagava né tasse né contributi però aveva potuto comprarsi una casa dentro la quale c’era pure una armeria (il suo costoso hobby) . Tutti dagli all’untore contro Equitalia , invece il birbante che si spende i soldi per i cavoli suoi e poi pure s’incazza perché gli cercano il giusto c’è mancato un pelo che non lo incoronano a difensore dei diritti di tutti i perseguitati dal fisco .

    Cosi’ van le cose da noi , nei paesi normali segnalare un evasore fiscale è un segno di civiltà da apprezzare ,da noi è turpe delazione , ingerenza negli affari altrui . Il redditometro con relativi accertamenti anche sui conti bancari sono ritenuti strumenti del demonio . L’ex premier , oggi pregiudicato , lo definiva come roba da stato di polizia .Risulto incapiente (quindi rubo al prossimo ) ma ho villa e servitù e nessuno deve chiedermi spiegazioni .
    Come dice Razzi " caro amico ,fatti i cazzi tuoi ... " Questo è l’Italia e cosi’ pensa la stragrande maggioranza degli italioti .
    Scusa la lungaggine - ciao.

  • Di David Asìni (---.---.---.183) 3 dicembre 2013 21:02
    David Asìni

    Un paese che concede un condono tombale dei capitali portati illecitamente all’estero con un aliquota del 5%, nulla puo pretendere . In questo contesto , l’evasione fiscale per i cittadini con reddito fino a trentamila euro, e’ largamente comprensibile e moralmente giustificabile. Negli u.s.a.questa fascia di reddito e’ praticamente a zero tasse, e per i grandi evasori c’e’ il carcere. Da noi e’ come si arrestasse per un cioccolatino e si sorvolasse su uno stupro; cosi facendo e’ naturale che si cavi il peggio dagli italiani.

    • Di paolo (---.---.---.25) 4 dicembre 2013 18:39

      Caro David ,io sarei per non far pagare un cent di tasse non a chi ha 3 mila ma 6 mila euro l’anno se è solo e 10 mila se ha una famiglia da mantenere .

      Il problema è che chi denuncia tremila spesso e volentieri , per non dire quasi sempre ,ciurla nel manico .
      In questo paese non è possibile fare nessuna riforma fiscale che abbia un minimo di giustizia sociale finché non esiste una ragionevole certezza (nei limiti fisiologici di qualunque paese civile ) del reddito dichiarato .Il caso di incapienti con villa e parco macchine è all’odine del giorno , e beccavano pure i libri scolastici ,non pagavano la mensa dei figli , spese sanitarie ecc....
      Dire che si esenta dall’IMU chi ha un reddito tot (è un esempio ) finisce col premiare una moltitudine di commercianti , artigiani ,professionisti e anche lavoratori dipendenti che frodano sistematicamente il fisco con tutti gli artifizi possibili ed immaginari .
      Finché non si caccia in galera chi è preso con le mani nella marmellata non cambierà mai niente .

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares