• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > L’Aquila: la provincia dei paradossi?

L’Aquila: la provincia dei paradossi?

L’Aquila e la sua provincia non mancano di sorprendere attraverso l’adozione di provvedimenti a dir poco paradossali.

Ci siamo già occupati di due comuni di questa provincia: il primo, Collarmele, responsabile della bizzarra imposizione, per gli interessati a pascolare nel suo territorio, della esibizione della fedina penale libera dai reati contro il patrimonio (1); il secondo, Cerchio, per la mancata applicazione delle più elementari regole inerenti la tutela fisica della popolazione durante l’accensione dei fuochi pirotecnici, i quali seguitano a essere posizionati sotto le finestre e i portoni di famiglie, grazie alla più preoccupante indifferenza di quei presidii istituzionali normativamente preposti a esperire i dovuti controlli ma de facto inesistenti, le quali per questioni economiche sono oggettivamente impossibilitate a far valere i loro più elementari diritti alla incolumità fisica poiché ospiti di appartamenti messi a loro disposizione dal comune ( 2 ).

Ora è la volta di un provvedimento, obiettivabile dalla foto riprodotta, il quale vieta in maniera assoluta ai bambini e soprattutto ai… neonati (proprio così: ai bambini e persino ai neonati!) di accalcarsi, se rigorosamente non accompagnati da qualche adulto!, presso gli sportelli dell’Ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese per poter beneficiare dell’erogazione dei servizi dispensati. Secondo quell’avviso, c’è da immaginare che, normalmente, presso gli stessi, si assista a torme di marmocchi, assolutamente non accompagnati da qualche adulto, reclamanti specifiche prestazioni sanitarie. Se così fosse, si tratterebbe di un fenomeno a dir poco insolito, giacché soltanto presso quel nosocomio i neonati e i bambini sarebbero in grado di provvedere autonomamente alla richiesta delle prestazioni elargite.

Ovviamente, si tratta di una situazione non meritevole di commenti. Rimane soltanto da auspicare che, presso quel presidio ospedaliero, la competenza del personale addetto alla erogazione delle prestazioni sanitarie sia almeno un pochino migliore della loro conoscenza della lingua italiana.

 

 

 

 

1) https://www.agoravox.it/C-e-chi-puo...

 

2) https://www.agoravox.it/La-Commissi...

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità