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Juventus Bologna, disfatta e ora i tifosi rivogliono Moggi

Questa è una di quelle notizie che ci fanno capire, meglio delle analisi del Censis, quanto sia marcia l’intera società italiana, di quali valori sociali sia portatore il cosiddetto sport, e in particolare il più seguito, il calcio.

Il miliardario circo pallonaro oggi sintetizza in sé tutte le degenerazioni sociali i cui messaggi (quelli sì che fanno cultura) sono, che la legge del più forte è quella del denaro, chi ha più soldi infatti vince anche il campionato, che pur di vincere qualunque imbroglio o doping è lecito, e che tutto il sistema serve a due scopi ben distinti: da una parte è una valvola di sfogo per le classi subalterne che si illudono di vincere qualcosa, mentre per i presidenti è uno scenario che gli apre affari e politica.

Gli Juventini si devono rassegnare, la crisi della FIAT è la crisi della Juventus, essa è irreversibile come quella del fu grande Torino, e monotonamente assistiamo al dominio di Milan e Inter, almeno fino a quando queste squadre avranno dietro gruppi industriali che macinano profitti.

Il “successo sportivo” è tutto qui. Non ha niente a che vedere con lo sport, ma con i bilanci finanziari, perché con i soldi si compra tutto.

Il calcio sarebbe uno sport a cui appassionarsi veramente se avesse le seguenti regole:

- è abolito il mercato e le società sono enti sportivi e non SpA

- ogni società deve scendere in campo solo con i giocatori che produce il suo vivaio e i giocatori sono incedibili

- i soci tesserati e sostenitori sono i soli ad avere diritto di eleggere il presidente e i bilanci devono essere in pareggio, pena l’esclusione dal campionato

- la sicurezza interna agli stadi deve essere garantita da un servizio d’ordine creato con la massima serietà dalla dirigenza della squadra tra i soci più attivi e responsabili.

Così si avrebbe democrazia, autogestione, partecipazione, impegno, sportività, cultura, che fanno una enorme paura a chi vuole continuare con i presidenti padroni e i tifosi sudditi.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.186) 28 febbraio 2011 11:47
    Damiano Mazzotti


    Giocatori incedibili significa avere degli uomini sportivi schiavizzati a vita....

    Meglio schiavi del denaro che schiavi a vita...

  • Di paolo (---.---.---.67) 28 febbraio 2011 14:24

    Se c’è un modo sicuro per beccarsi degli insulti ,è quello che sto facendo io ,dicendo la verità sul fenomeno juventus e su quello che ha rappresentato per almeno mezzo secolo in questo paese .

    La juventus ,espressione del potere industriale e politico della famiglia Agnelli , ha avuto ,dal dopoguerra ai tempi recenti , grandi squadre e anche grandi giocatori che hanno meritato molte delle vittorie ottenute. Ma ha vinto molto ma molto di più di quanto meritasse effettivamente . Nel campionato italiano esistevano due regolamenti arbitrali ,uno per la juventus ed uno per tutti gli altri con gradazioni a scalare man mano che si passava dalle due milanesi alle ultime provinciali .
    Ho l’età giusta , la serenità del non tifoso ed ho giocato a calcio , per affermare , senza tema di smentita ,che la juventus ha vinto molti campionati con una costante attitudine della classe arbitrale a favorirla ,spesso e volentieri in maniera talmente smaccata da risultare un’oltraggio per tutto lo sport .Il tifo per la juventus è un fenomeno che ha una complessità di spiegazioni , tra cui anche la migrazione dei lavoratori meridionali a Torino .
    L’apice si è avuto con le ben note vicende di Moggi e soci .Ma era niente di nuovo sotto il sole .
    La controprova di quanto sto affermando è la relativa modestia del suo ruolino a livello internazionale rispetto al bottino di trofei nazionali .
    Oggi la juventus ,che per molti versi è stato ed è uno specchio della società italiana ,si trova in una situazione di difficoltà sia perchè non è facile ricostruire una squadra sia perchè è sottoposta ad un trattamento arbitrale "normale " , anzi ,devo dirlo per onestà , addirittura penalizzante in molte occasioni . Non avrei mai creduto di poter vedere la juventus trattata come una provinciale qualsiasi .Adesso non vorrei che si stia esagerando in senso opposto .
    Il tifoso juventino ,che si riconosce perchè la chiama "juve " , si è abituato a vincere ,senza mai porsi il problema di "come" vinceva e qui ci ritrovo molto di quel fenomeno sociale che è l’ammirazione per Silvio ,uomo di grande successo , senza mai chiedersi da dove vengono effettivamente le sue fortune .
    Mi fermo e aspetto gli insulti .

    ciao

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