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Isole Tremiti, capolavoro naturale degno di una più accurata manutenzione

V’è obiettivamente da chiedersi, specialmente per noi pugliesi, che senso abbia affrontare nove/dieci ore d’aereo, faticose e dispendiose, per arrivare a godere dello spettacolo, ancorché fascinoso, d’atolli, lagune, fondali e barriere coralline, quando, a portata di mano, trovasi presente una meraviglia della natura come l’arcipelago delle Tremiti, che poco e niente ha da invidiare, per bellezza e magia, alle famose e decantate Maldive.
 
Basta soltanto raggiungere il gruppo d’isolette, appena defilato dal Gargano, servendosi dell’elicottero in partenza da Foggia ed ecco che l’analogia con i tesori dell’Oceano Indiano è quasi perfetta.

La sensazione di gustare uno spettacolo eccezionale, se non unico, si esalta e completa con il giro dell’arcipelago, via mare o attraverso i sentieri che si snodano ben mimetizzati nelle pinete, fra ripe scoscese e calette d’incanto.
 
Siffatto quadro, già di per sé e nell’insieme, è indiscutibilmente di una bellezza magnifica. Ad ulteriore arricchimento dell’opera d’arte naturale, mette conto di porre l’accento su due particolari sfumature, pennellate speciali – diciamo così – del mirabile autore.

La prima, concerne il tramonto alle Tremiti, la qual cosa si configura come un arcobaleno di nuance e toni a tutto tondo; la seconda, identifica la notte di queste isole e la volta del cielo nella fase in cui, giustappunto, prevalgono la quiete e il silenzio: la coltre, lassù, non appare scura e tetra ma pitturata di un blu intenso, accompagnato da luccichii scintillanti e, inoltre, arricchita dai ricami degli infiniti puntini luminosi.

Peccato, che il concreto impatto quotidiano con le Tremiti non sempre s’innesti con lo splendore, l’armonia e l’assetto delicato del territorio.

Ad esempio, vero e proprio pugno nell’occhio per la sublime tavolozza, almeno nel periodo d’avvio della stagione estiva, ecco, purtroppo, la presenza di numerose, e talvolta vaste, aree incolte, disgustose sterpaglie sintomo di degrado, a ridosso di case, esercizi commerciali e ricettivi e, finanche, d’edifici pubblici ancora nuovi o nuovissimi, quali il poliambulatorio dell’ASL, la sede distaccata del Comune e la moderna chiesa nell’isola di San Domino. Uno spettacolo – ma è pura e cruda realtà – da cancellare radicalmente, senza indugi, dal palinsesto.

E’ indubitabile che, per il governo di un’amministrazione comunale atipica del genere di quella delle Diomedee, i problemi sono tanti, si affollano e incalzano ed è pressoché impossibile risolverli con le sole risorse disponibili in casa, non esistendo bacchette magiche.

E però, è parimente indubitabile che, nell’arcipelago di sogno, bisogna mettere mano ad una radicale pulizia, a costo anche di dover suonare la sveglia, fino ad un ritmo incalzante e assordante, all’indirizzo di Strutture pubbliche di livello regionale o addirittura nazionale, al fine di procacciarsi le indispensabili risorse finanziarie.
 
La natura merita un biglietto da visita e d’immagine più consono.

Commenti all'articolo

  • Di Franco (---.---.---.216) 4 luglio 2009 04:17

    Strano a dirsi, sono della provincia di Foggia e sono andato una sola volta alla Isole Tremiti, nell’estate del 1984 o 1985. Tutte le estati, però, puntualemente andavamo a Capri. Quando compimmo 18 anni e cominciavamo ad avere l’auto, uno dei primi viaggi realizzati fu appunto alle Isole Tremiti, come detto nel 1984 o 1985. In auto fino a Termoli, circa 100 Km, poi con la motonave da Termoli all’arcipelago; di qua poi, un cooperativa con la barca portava i turisti in arrivo al porto all’isola vicina. Andammo una sola volta perchè quel viaggio risultò carissimo e quindi non siamo più tornati, preferendo sempre andare magari a Capri, per raggingere la quale facevamo un viaggio stradale doppio (oltre 200 km di distanza fino al porto di Sorrento), ma risultava notevolemente più economico.

    In realtà andare alle Tremite non era caro in assoluto e comunque non doveva essere piu’ caro che andare a Capri, però furono le fregature e le ruberie subite che ci convinsero a non tornare mai più. La motonave Termoli-Isole Tremiti costava più che quella per andare da Sorrento a Capri. poi una volta arrivati bisognava pagare un passaggio in barca per andare dal porto all’oisola dove poter prendere il bagno; comprammo il biglietto e ci fecero pagare andata e ritorno; il prezzo ci sembrò spropositato; al prezzo carissimo, si aggiunse la fregatura; ci dissero che era andata e ritorno, ma al ritorno ci obbligarono a pagare di nuovo adduccendo che non avevamo il biglietto, quando invece all’andata avevamo reclamato il biglietto e ci dissero che non davano biglietto (oggi diremmo che sono anche evasori fiscali); non dovevamo preoccuparci perchè era ovvio che essendo stranieri del luogo, non potevamo essere arrivati che con loro all’isola, quindi non c’era bisogno del pezzo di carta, ne’ all’andata ne’ per il ritorno. All’andata ci montarono sulla barca e ci portarono; al ritorno pretesero nuovamente il pagamento! Fummo costretti a pagare altrimenti perdevamo pure la motonave. ... Comprammo una bottiglia d’acqua è il prezzo fu da denucnia. Se mi capitasse oggi non esiterei a fare una denuncia, ma all’epoca non pensavamo a cose del genere; in sostanza la bottaglia costava una decina di volte il prezzo normale; uno è consapevole che il prezzo di una bottiglia d’acqua è superiore in una isola e d’estate soprattutto, ma 10 volte??? Fregare è controproducente! Quel viaggio ci lascio’ un senso di fregatura, che non tornammo mai piu’ alle Isole Tremiti; andavamo sempre a Capri.

    Chi agisce pensando di fregare il prossimo, sicuramente avrà guadagnato sul momento, ma alla lunga ci perde. Il problema non riguarda solo le isole Tremiti ma un po tutta l’italia.

    Vai a Firenze per esempio e cercano di fregarti con l’acqua, che puo’ arrivare a costare 5 euro; molti ristoranti, offrono il menu’ turistico a prezzo tutto compreso, ma poi quando arriva il conto, trovi la sorpresa, IVa pane, coperto, ... e sei fregato; non parliamo degli ombrelloni!

    Lo scorso anno (estate 2008 per essere precisi) siamo andati nel sud della Spagna (Sevilla e Marbella). A Sevilla abbiamo dormito io e mia moglie in una ottima pensione (Redes) ed al mare a Marbella, esattamente a San Pedro Alcantara; in entrambi i casi abbiamo pagato rispettivamente 40 euro e 35 euro (la camera matrimoniale, con bagno, televisione ed aria condizionata). Alla spiaggia poi l’ombrellone con due sedie ci costo’ 5 Euro! Mangiavamo ai ristoranti con menu’ turistico a 8/10 euro; ci siamo ritrovati nel sud della Spagna, per pura combinazione. Stavamo cercando un Hotel in qualche spiaggia al mare in provincia di Foggia, a Viste, e Mattinata ... Ogni giorno ci sarebbe costato quasi quasi quanto una settimana a Marbella, fra Hotel, ristorante e ombrellone! Solo per l’ombrellone (che pero’ comprendeva due sdraio per essere corretti) volevano se ben ricordo qualcosa come 200 euro e passa per l’abbonamento di una settimana! Tramite Internet ci arrivo’ una promozione di Ryanair Bergamo-Siviglia andata a 0 euro e per il ritorno pagammo 10 euro a testa o qualcosa del genere. Ci informammo sui prezzi degli Hotel e trovammo i due menzionati; una vacanza stupena e molto ma molto economica rispetto alla nostra amata Puglia.

    Riguardo Mattinata, ho un’altra esperienza da raccontare; sempre a metà egli anni 80; arrivati a Mattinata non c’era dove materialemnte parcheggiare; tutto era recintato, gli unici parcheggi a pagamento con prezzi alle stelle; era tuto in mano a sette fratelli (ci spiegò qualcuno) e percio’ avevano un prezzo altissimo ed era lo stesso ovunque si andava; anche in quel caso fu il nostro primo ed unico viaggio a Mattinata; al mare d’estate andavamo da Marina di Chieuti in su, Molise, Abruzzo, Marche fino all’Emilia. Ovviamente a volte facevamo il giro del gargano, ma non siamo mai andati a spiagge a pagamento, o in Hotel.

    Ha ragione lo scrivente le Isole Tremite sono bellissime, la Puglia è stupenda, ma e’ l’unico posto dove non vado al mare per starci una settimana, quindici giorni, un mese. Con un ombrellone a 30 euro al giorno, in altri posti ci paghi una settimana o quasi(Croazia, Spagna ...)!

    Se gli operatori del settore turisitico non riescono a capire che il turista non è un pollo da spennare ma qualcosa su cui investire, il turismo in Italia andrà sempre piu’ a picco, soprattutto adesso che con i voli a prezzi bassisimi uno puo andare dove vuole; fra poco ci troveremo anche la concorrenza dell’Africa del Nord e del Medio Oriente. Meditate gente, meditate operatori turistici. Un ultimo prezzo da dare al proprietario dell’Hotel di Vieste che per giustificare il suo prezzo stratosferico diceva che il suo era un Hotel a 3 stelle, con bagno in camera e perfino TV via satellite! A Madrid, centralissima Gran Via, Hotel Santo Domingo, 4 stelle, rifanno la camera due volte al giorno, ovviamente camera matrimoniale e bagno con Jacuzzi e ti danno pure la spazzola per lucidare le scarpe, il pettine, lo spazzolino ecc... tutto monouso ... aria condizionata e televisione via satellite ... lo scorso anno costava 80 euro, quest’anno sta a 75 (potete trovare conferma via internet) Quanto costa in italia un Hotel a 4 stelle o anche solo 3 stelle in una qualsiasi città o al mare? Non piangete se poi da paese col maggior numero di turisti al mondo, L’Italia si ritrova nella c...risi. Meditate gene, meditate gente come dice il nostro concittadino Renzo Arbore.

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