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Io e lei, di Maria Sole Tognazzi

Vieni al cinema insieme a me, c’è l’attore che piace a te… diceva una canzone di molti anni fa: in questo film ci sono ben due attrici che piacciono, icone del nostro cinema, ormai famose e affermate, possono interpretare le parti che vogliono, anche col coraggio di darsi un lungo bacio riappacificatore alla fine del film, tanto è giusto che l’amore omosessuale abbia diritto di essere finalmente manifestato. Questo è l’ultimo dei loro film, last but not least, pure se forse non richiamerà folle enormi di spettatori. Margherita (Buy) e Sabrina (Ferilli) sono una felice coppia e recitano la parte ognuna come sa, come è. Del resto lo diceva Moretti per bocca della Buy nel film Mia Madre, “che il personaggio non si privi totalmente del suo essere attrice”.

La prima è discreta, titubante, non vorrebbe che la loro unione omosessuale venisse divulgata ai quattro venti, ha figlio ed ex-marito, il film comincia infatti con la foto di gruppo dopo una cerimonia religiosa con la sua famiglia allargata. Della sua coppia “particolare” Margherita quasi si vergogna. La verace Sabrina invece è “pane al pane”, più diretta e decisa, sembra più lei che “porta i pantaloni” in casa.

La regista è Maria Sole Tognazzi, la stessa di Viaggio sola con protagonista la Buy. Potrebbe vedersi nel film la rappresentazione del quotidiano di una coppia di donne: esse sono mostrate più propense ad affrontare le discussioni, le crisi della loro convivenza, a sviscerare le incomprensioni o i famigerati tradimenti. Al contrario nelle coppie eterosessuali parrebbe tacersi di più, si lascia che i problemi si cristallizzino e diventino col tempo senza via d’uscita. Il film è ovviamente molto “femminile”, delicato, potrebbe non essere epocale e passar via velocemente dalla memoria, un po’ “piatto” e tradizionale quanto a crisi di coppia, però fa ridere e commuovere, ma in giuste dosi, delicatamente ed in fondo con l’eleganza delle due protagoniste. 

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