• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Internet, per l’80% degli italiani è un Diritto dell’Uomo

Internet, per l’80% degli italiani è un Diritto dell’Uomo

Un’indagine condotta da Ipsos in 24 paesi, tra cui l’Italia, per CIGI (Centre for International Governance Innovation) presentata il 25 novembre, rileva che Internet è per l’80% degli utenti italiani da ritenersi come un Diritto dell’Uomo.

È evidente che Internet è lo strumento che ha cambiato la nostra società ad una velocità mai vista prima. Internet, ed è sotto gli occhi di tutti, ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, ha influenzato la nostra economia, la politica e anche il diritto. Il 25 novembre all’Internet Governance Forum Italia si discuteva di regole da dare alla rete, di Net Neutrality, valore, questa è la mia personale opinione, assolutamente da preservare per fare si che davvero tutti abbiano uguale accesso alla rete e quindi uguale accesso alle opportunità che Internet offre. E gli italiani questo lo sanno bene, meglio degli stessi politici.

Infatti, sono otto su dieci gli italiani che ritengono l’accesso a Internet come un Diritto dell’Uomo, quindi alla stregua di un Diritto Fondamentale. È questo il dato che emerge da un’indagine condotta da Ipsos in 24 paesi per CIGI (Centre for International Governance Innovation) e presentata il 25 novembre ad Ottawa, in Canada. Un dato importante che ci conferma quanto ormai Internet sia sempre più uno strumento importante per la crescita anche del nostro paese. A patto però che si superino gli annosi problemi strutturali che ancora affliggono il nostro paese. Ma su questo si intravede qualche segnale positivo.

Tornando ai dati della ricerca, l’80% degli utenti italiani ritiene che il Web sia importante per lo svago e il 63% ritiene sia importante per il futuro economico. Ma il 55% mostra qualche preoccupazione per la sua privacy online rispetto a un anno fa; il 69% poi teme un furto dei dati bancari e il 71% dei dati personali.

L’indagine, oltre che in Italia, è stato condotto in altri 23 paesi. A livello globale, l’accesso abbordabile al web dovrebbe essere un diritto dell’uomo per l’83% del campione. Si sale fino all’89% in Africa e Medio Oriente, per poi scendere al 77% nelle nazioni del G8. In Medio Oriente e in Africa si registrano le percentuali più alte di chi considera il web importante per avere accesso alle informazioni, 96%, e libertà d’espressione, 87%, così come per il futuro economico, 88%; mentre sono poche le differenze tra i paesi sulla rete come fonte di svago, che in media si attesta all’87%.

In generale, il 64% del campione dimostra preoccupazione per la privacy, con una punta massima dell’81% in America Latina. La percentuale minima, del 51%, si registra invece in Europa. La paura che gli hacker accedano ai dati bancari online è condivisa dal 78% degli intervistati; il 77% teme il furto dei dati personali; il 74% è preoccupato che le sue attività online vengano monitorate e rivendute a scopo commerciale; in Italia il dato è del 67%.

La censura sul web preoccupa il 64% del campione, in testa ci sono i messicani (87%) e in coda gli Svedesi (37%). In Italia si registra il 59%, più della Cina, ferma al 50%.

Anche voi ritenete Internet come un Diritto dell’Uomo? Raccontateci cosa ne pensate tra i commenti.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità