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Il ritorno di Gloria Guida: l’attrice che ha scoperto il segreto dell’eterna giovinezza

Gloria Guida torna alla ribalta con la trasmissione televisiva Tale e Quale Show di Carlo Conti, in onda il venerdì su Rai Uno, bella come sempre, spiritosa, simpatica, sembra che il tempo non sia passato, nonostante i 56 anni compiuti. Rilascia interviste dove afferma che vorrebbe lavorare ancora in teatro con il marito Johnny Dorelli, “un po’ pigro e troppo perfezionista per lanciarsi in nuove avventure”. 

Gloria Guida è da poco nonna, visto che la figlia Guendalina ha messo al mondo Ginevra, ma potrebbe essere eletta nonna sexy d’Italia, se esistesse un simile concorso. I suoi fan rimpiangono il tempo sottratto quando decise di lasciare le scene dopo aver interpretato un piccolo ruolo nel televisivo Festa di Capodanno (1998) di Piero Schivazzappa.

Le ultime apparizioni di Gloria Guida al cinema furono Sesso e volentieri di Dino RisiLa casa stregata di Bruno Corbucci, entrambe datate 1982. Il matrimonio con Johnny Dorelli - conosciuto in teatro con Accendiamo una lampada prima di recitare insieme nel film Bollenti spiriti (1981) di Giorgio Capitani - e la nascita della figlia Guendalina la convinsero a lasciare il cinema e il mondo dello spettacolo nel momento di maggior successo.

Gloria Guida debutta nel 1974 con La ragazzina di Mario ImperioliLa minorenne di Silvio Amadio, due pellicole sexy caratterizzate da un certo impegno sociale, perché il personaggio di Gloria Guida era una femmina ribelle, una ragazzina in lotta contro le convenzioni sociali. Il 1975 è segnato da una pellicola interessante come La novizia di Pier Giorgio Ferretti, ricavata dal bel romanzo La suora giovane di Giovanni Arpino, ma anche da un sexy - noir ambientato all’Isola d’Elba come Quell’età maliziosa di Silvio Amadio, interpretato da un convincente Nino CastelnuovoPeccati di gioventù è sempre del 1975, Silvio Amadio la dirige in una nuova pellicola morbosa che approfondisce la tematica omosessuale e il rapporto psicologico tra padre e figlia. Blue Jeans (1975) di Mario Imperoli la vede alle prese con un altro personaggio difficile, una ragazza che non vuole legami con nessuno, una provocante lolita che finisce per far perdere la testa al maturo tutore. Il solco di pesca (1975) di Maurizio Liverani è un altro film con pretese intellettuali, erotico ma stemperato da molta ironia, con la parte posteriore femminile in primo piano e un confronto che finisce alla pari con la grande Martine Brochard.

A questo punto Gloria Guida si dedica alla commedia sexy, guidata da abili registi come Nando Cicero, che la dirige ne Il gatto mammone (1975), un divertente Buzzanca movie dove interpreta la ragazzina che dovrebbe assicurare un erede a una famiglia sterile. Nel 1976 arriva il grande successo de La liceale di Michele Massimo Tarantini, un film che inaugura il sexy scolastico e una serie di interpretazioni da lolita tra i banchi liceali, che la vedranno tentare di bissare il successo con due film di Mariano Laurenti come La liceale nella classe dei ripetenti (1978), La liceale seduce i professori (1979) e La liceale, il diavolo e l’acquasanta (1979) di Nando Cicero. Il solito ruolo da lolita vede Gloria Guida all’opera ne Il medico…la studentessa (1976) del suo regista preferito Silvio Amadio, ma anche La ragazza alla pari (1976) di Mino Guerrini non è da meno, affiancata da un ottimo Oreste Lionello, recita la parte di una servetta che sconvolge la pace di un intero condominio. Film scomparso in Italia, non se ne conosce il motivo, che si può vedere solo in versione spagnola: Camarera de alquiler. Commedia sexy pura è anche il divertente L’affittacamere (1976) di Mariano Laurenti, interpretato da un Lino Banfi in gran forma e dal grande Luciano Salce. Scandalo in famiglia di Marcello Andrei (1976) è una pochade più confusionaria, forse uno dei film più spinti interpretati da Gloria Guida, così come Maschio latino cercasi (1977) di Gianni Narzisi è uno dei suoi lavori più modesti. Ai limiti del trash Orazi e Curiazi tre a due (1977) di Giorgio Mariuzzo, da rivedere solo per capire come fosse la comicità popolare degli anni Settanta. Il triangolo delle Bermuda (1977) di René Cardona jr. segna un cambio di passo per Gloria Guida, impegnata in un ruolo drammatico, accanto a un mostro sacro come John Huston, per una pellicola di taglio horror - fantastico.

Ma la commedia sexy è il suo destino: L’infermiera di notte (1978) di Mariano Laurenti e Travolto dagli affetti familiari (1978) di Emanuele Severino (1978) lo dimostrano. Avere vent’anni (1978) meriterebbe un discorso a parte, pellicola di culto del grande Fernando di Leo che vede Gloria Guida insieme a Lilli Carati per ricoprire un ruolo da ragazza libera in polemica con il mondo. Siamo alla fine di una breve carriera cinematografica con un ruolo nel giallo Indagine su un delitto perfetto (1978) di Giuseppe Rosati e con alcune commedie d’autore, non più sexy, ma classiche, vere commedie all’italiana. Gloria Guida abbandona il mondo dello spettacolo proprio quando la chiamavano registi come Steno (Fico d’india, 1980, con Pozzetto e Maccione), Giorgio Capitani (Bollenti spiriti, 1981), Bruno Corbucci (La casa stregata, 1982, con Renato Pozzetto) e Dino Risi (Sesso e volentieri, 1982).

Gloria Guida è rientrata nel mondo della televisione nel 2008, ha partecipato a diverse interviste, l’abbiamo vista da Fabio FazioChe tempo che fa dove ha accettato di raccontare con ironia il passato cinematografico, ma anche a Domenica In da Pippo Baudo. Gloria Guida ha regalato partecipazioni speciali durante show del sabato sera, infine è tornata a fare l’attrice nel 2010 nella fiction televisiva Fratelli Benvenuti di Paolo Castella. Purtroppo il film è andato in onda per le prime quattro puntate - dal 21 al 24 marzo - su Canale 5 ma non ha avuto un gran successo registrando share molto bassi (13,82 per finire con 9,18).

Negli ultimi tempi l’abbiamo vista spesso in televisione: Io canto (2010), Lasciatemi cantare! (2011) e adesso in Tale e Quale Show dove ha imitato Patty Pravo, Raffella Carrà e Arisa. Possiamo dire che Gloria Guida è tornata al canto, il primo amore che la vide debuttare negli anni Settanta e che non ha mai abbandonato, visto che nel corso della sua carriera ha inciso alcuni dischi, spesso con brani cantati all’interno di pellicole come L’infermiera di notte. La sua prima canzone è L’uomo alla donna non può dire no, presentata nel 1972 a Un disco per l’estate e incisa alcuni anni dopo.

Gloria Guida rientrerebbe volentieri nel mondo del cinema, accetterebbe anche una parte erotica, se la storia fosse interessante. In tempi recenti è stata lanciata anche l’idea - forse una boutade - di un film che vedesse protagoniste Gloria Guida e Edwige Fenech, e due rivali d’un tempo.

Gli occhi verdi sono sempre gli stessi, un sorriso malizioso ha attraversato indenne la sfida del tempo che passa e la magia del ricordo l’ha reso indelebile nei sogni dei ragazzini d’un tempo. Per i sedicenni del 1976 Gloria Guida resterà la liceale da conquistare, la compagna di banco dal sorriso aperto che prende per mano e la lolita che ti attende in un cinema affollato per realizzare i tuoi sogni.

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