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Il partito unico blinda anche l’Europa

 

 

La decisione d’introdurre lo sbarramento del 4% anche per quanto concerne le prossime elezioni europee ha ricevuto il via libera della camera con una schiacciante maggioranza forte di 487 si, 29 no e 6 astenuti, incassando anche l’approvazione del Presidente Napolitano, sempre condiscendente con qualsiasi decisione si proponga di smantellare ogni anelito di democrazia. 

Il governo “abbronzato” e l’opposizione ombra non hanno in verità faticato molto per trovare un accordo che li mettesse al riparo dalla possibilità che qualche candidato “non allineato” potesse ambire a sbarcare in Europa come accaduto in passato, dimostrando inequivocabilmente per l’ennesima volta come l’intesa fra governo ed “opposizione” risulti sempre perfetta quando si tratta di tutelare gli interessi superiori del partito unico.

 

Le elezioni "farsa" di aprile, dalle quali è emerso un parlamento privo di sfumature, negando il diritto ad avere una rappresentanza politica parlamentare a quasi il 10% degli italiani che si sono recati alle urne, hanno evidentemente tracciato la strada da perseguire in futuro per ottenere il risultato voluto. Il fatto che alle elezioni europee qualunque piccolo (o nuovo) partito, pur presentandosi da solo, potesse ambire a fare eleggere un proprio candidato, contrastava nettamente con le velleità di Veltroni e Berlusconi, intenzionati ad “americanizzare” il sistema politico italiano, eliminando i partiti minori e scongiurando la possibile nascita di qualsiasi nuova formazione politica.

La scelta dello sbarramento al 4% applicata anche alle elezioni europee, sostenuta da Napolitano che ha affermato di considerare la frammentazione (in questo caso trattasi di pluralità di pensiero) un “disvalore”, costringerà di fatto tutti i piccoli partiti ad eliminare le proprie peculiarità, appiattendosi su una delle due facce di Veltrusconi, avendo come unica alternativa la morte lenta determinata dall’impossibilità di dare rappresentanza ai voti ottenuti dai propri elettori.

 

Nonostante un gruppo di ex parlamentari abbia protestato durante la votazione alla camera lanciando volantini prima di essere allontanato dall’aula ed alcuni partiti minori da tempo esprimano contrarietà nei confronti della scelta di estendere lo sbarramento, sostanzialmente la notizia non ha suscitato grande clamore nell’opinione pubblica. Lo scarso spazio volutamente dato dall’informazione all’argomento e la martellante propaganda “istituzionale” mirata a presentare valori positivi quali la pluralità di pensiero e l’espressione democratica nell’accezione negativa di una “temibile” frammentazione, hanno fatto il paio con la distanza siderale che ormai divide i cittadini dalla politica, favorendo di fatto il disegno autoreferenziale del partito unico che la votazione di oggi ha portato drammaticamente a compimento.

Commenti all'articolo

  • Di verygod (---.---.---.19) 5 febbraio 2009 15:19
    Glaros - scrittura creat(t)iva

     Sul rapporto fra questo (quattrino) 4 e l’unicità dell’Uno, varrebbe forse la pena di riflettere anche in relazione all’heideggeriano Sein, alla sua barratura ed al ’suo’ centrale dio. 

    E tutto ciò va naturalmente detto in ’ragione’ della cacciariana europea geofilosofia e del relativo Ni-ente.

  • Di Sasi (---.---.---.252) 5 febbraio 2009 20:50

     Io trovo la decisione di approvare questa riforma esecrabile nelle modalità e nei tempi (pochi mesi prima delle elezioni, con problemi ben più urgenti e importanti per i cittadini) nonché nelle motivazioni addotte (riduzione dei partiti?? governabilità?? ma per favore).

    Sono a favore della massima proporzionalità per le elezioni europee, e dunque dell’assenza di sbarramenti.

    Ciononostante, siccome ho un minimo di memoria, e ricordo che Berlusconi voleva a tutti i costi introdurre il 5% di soglia e le LISTE BLOCCATE (quello che rendono il sistema elettorale per le politiche un porcellum), non posso che tirare un mezzo sospiro di sollievo. Il compromesso a parole fa schifo a tutti, ma grazie a questo compromesso avremo la possibilità di dare il nostro voto per l’europarlamento ad un candidato e non ad una lista scritta da pochi capibastone.

  • Di luigiduca (---.---.---.8) 4 marzo 2009 15:54

    Sarà divertente vedere se questo PD non rischierà di soccombere allo sbarramento del 4% che ha concorso entusiasticamente a deliberare...

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