Il nuovo logo Rai: diciamolo, fa un po’ schifo..
Il pallino per lo stile, e l’abbiamo capito, alla tv di stato l’hanno avuto raramente. Lunedì ha debuttato il nuovo logo. Nei decenni, il simbolo Rai sovrimpresso allo schermo è sempre stato zero, un testo in stampatello, niente numeri, a tradire visivamente la plateale posizione di monopolio. Fino all’inspiegabile farfallina con le ali a profilo d’anziano, una perfetta sintesi fra terza età e gusto kitsch per la bigiotteria.
Lunedì, dicevo, il nuovo logo. Un quadrato pieno, scritta Rai con lo stesso lettering. Quadrato vuoto con numero di fianco. Prima osservazione: il testo è troppo grande.
Seconda, il numero è gigantesco.
Terzo, il contornato del quadrato col numero è troppo spesso.
Quattro, il trasparentato, che funziona per simboli complessi (vedi quelli Mediaset), meno per figure dal contorno marcato.
Quinto, mentre scrivo sull’Uno il logo è grande e sovrasta la più alta delle due bande nere ai lati dello schermo. Sul Due è piccolo e più in basso. Da ultimo e più importante, l’inspiegabile posizionamento sullo schermo, in alto a destra (ok è ottimizzato per il digitale, ma è comunque osceno).
Mi chiedo: chi l’ha concepito? E chi ha pagato chi per concepire il tutto, cosiderando che in una qualsiasi facoltà d’architettura un qualsiasi studente avrebbe saputo fare di meglio? Poi grazie al cazzo che i Santoro t’abbandonano la scialuppa.
U‘
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox