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Il mondo del pallone fra torrone e panettone

La serie A si ferma per la consueta sosta natalizia (anche se altrove si continua a giocare tranquillamente). Come rivedremo le favorite per lo scudetto? Appesantite dalle abbuffate festive o rinvigorite dai tanti giorni di riposo? 

 

Anche quest’anno il nostro amico campionato si prende due settimane di riposo, lasciandoci nella solitudine più nera. Ce ne faremo una ragione, ma soltanto per non farci prendere dallo sconforto mentre seguiremo la Premier League che invece scende in campo anche tra Natale e Santo Stefano. Ma quelli sono inglesi. Da qui al 6 gennaio solo chiacchiere e distintivo, calciomercato a go-gò e pettegolezzi da spiagge (quelle dove vedremo spaparanzati, in bella compagnia, i nostri idoli domenicali). Pazienza. Faremo zapping furioso alla ricerca di qualche replica.

In Italia, lo stop è da manuale, perché bisogna riposare, recuperare gli infortunati tra una fetta di panettun e una di torrone. E poi, non si può giocare perché i campi sono ghiacciati. Nel frattempo, si organizza un bel Sassuolo – Torino nel tardo pomeriggio, tanto nella bassa Padana la nebbia non c’è mai. Siccome non è così, la partita viene rinviata. E il recupero? Ovvio, nel mese di gennaio, alle 20:45. Fantastico.

Nel frattempo, il campionato continua a non avere un padrone. La Lazie smaschera la seconda squadra di Milano, piazzando la miglior partita dell’anno e facendo saltare i nervi a mezzo spogliatoio dei Mancio Boys. Felipe Melo si ricorda che in un’altra vita ha praticato il kung-fu e ne stende quanti ne può, ma al solo scopo di allungarsi le vacanze. Il Mancini ci mette del suo, rischia con la formazione iniziale, credendo che, come in passato, prima o poi, la palla buona vada a finire in rete per poi potersi limitare a difendere il risultato. Stavolta gli va male, però. Continuo a dire che l’Inter non gioca bene e sinora ha solo concretizzato tutto quello che poteva. Nessuno dice che spesso il migliore in campo dei nerazzurri è stato il portiere Handanovic… e quando hai il portiere il migliore dei tuoi, vuol dire che l’avversario ha tirato in porta, eccome, altro che difesa di ferro. Il numero “1” rossonero, chiunque egli fosse, all’epoca di Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini trascorreva interi pomeriggi da spettatore non pagante, ricordiamocelo. Quella sì che era difesa di ferro.

Dietro, ringraziano tutte, la Giuve in primis. I bianconeri, espugnano il Braglia e infilano la settima consecutiva, rilanciandosi verso la vetta. Max acciughina sembra avere trovato la quadratura e alternando, a volte apparentemente senza ragione, i giocatori a sua disposizione. Sceglie Mandzukic al posto di Morata, si affida al talento di Dybala e alla crescita di Pogba e torna a fare paura a tutti.

Il Napule esce vittorioso e con merito devo dire, dalla trappola tesagli dall’Atalanta. Trascinato dal fenomeno Pipita, riparte dopo la distrazione di Bologna. La squadra di Sarri potrebbe avere accusato un fisiologico calo di condizione, soprattutto mentale, dopo una lunga serie di risultati positivi. La vittoria viene avvalorata dalla buona prestazione dei ragazzi di Reja che tutto sembrano tranne che una squadra di Reja.

La Viola ha buon gioco sul Chievo e si mantiene in zona nobile, facendo poca fatica, invero, e attutendo i malumori di Giuseppe Rossi il quale ha capito che deve cambiare aria.

La Riomma allenata non si sa bene da chi, riesce nell’impresa titanica di...

(Foto: Bari D/Flickr)

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