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Il mondo che vorrei ...

Voglio un mondo... migliore per tutti!

Voglio un mondo dove la bellezza sia messa al primo posto, dove i Tg e le testate giornalistiche non diano le notizie culturali in coda a tutto, dove la gente non sia attratta dai plastici di Bruno Vespa relativi ai luoghi in cui si è consumata l’ennesima tragedia, dove le persone non siano sedotte dai macabri e perversi turismi per visitare le ville degli orrori, ma si spostino per visitare le bellezze naturali, artistiche e architettoniche, e per frequentare i convegni e i dibattiti culturali.

Voglio un mondo dove non siano i corrotti, gli inquisiti e i condannati a governare e a camminare sfacciatamente a testa alta, ma semmai chi si adopera per cambiare siffatto perverso sistema.

Voglio un mondo dove il ripudio della guerra non sia solo un proposito di circostanza da ostentare, bensì un reale e profondo sentimento di rifiuto di ogni forma di violenza, che può scaturire soltanto da un idoneo percorso spirituale e d’amore. Spesso invece è solo un fastidioso obbligo costituzionale che i governi violano e superano con ipocriti e subdoli pretesti.

Voglio un mondo dove l’amore, e non l’odio, sia l’energia che ispira le azioni dell’uomo verso un radioso futuro di pace e prosperità universali.

Voglio un mondo dove gli uomini non delinquano per il potere deterrente delle leggi (quando funziona fra l’altro!), bensì perché sono rimasti autentici e in sintonia con la natura (i candidi), o perché hanno ripulito ed estinto il proprio inconscio attraverso un percorso spirituale che dalla scimmia che furono, li eleva all’uomo divino in cui potenzialmente dovrebbero trasformarsi.

Voglio un mondo in cui la politica non si riduca più a una mera funzione economica e finanziaria, ma si rimetta al servizio della collettività; che non sia quindi più serva, come la gran parte è, di squallidi ma enormi ed egoistici interessi che considerano le persone numeri, calpestandone diritti e dignità e compromettendone il futuro.

Voglio un mondo dove i media svolgano realmente un servizio pubblico e quindi informino le persone e non li disinformino al servizio di editori poco illuminati che rappresentano le lobby e quindi smaccatamente certa politica che garantisce gli interessi di quest’ultime, spingendosi al punto di stravolgere la verità dei fatti.

Voglio un mondo dove le persone siano indotte a comprare libri e altri prodotti culturali e non continuamente cellulari e comunque beni di consumo voluttuari per soddisfare perversi meccanismi e brutali esigenze di produzione industriale.

Voglio un mondo dove gli intellettuali rimangano con la schiena dritta e si rimettano al servizio del progresso umano e sociale piuttosto che a quello di pochi potentati a vari livelli. Il rischio già evidente è un’immane involuzione umana, culturale e sociale.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.117) 4 aprile 2012 19:17

    Caro Angelo , mi dispiace darti una brutta notizia : "il tuo mondo non esiste e ho la convinzione che mai esisterà ".
    Io già mi accontenterei di una via di mezzo , un giusto compromesso tra il buono e il cattivo , ma ho la netta impressione che stiamo scivolando inesorabilmente verso il cattivo , che più cattivo non si può .Pertanto mettiti l’animo in pace e adotta il principio "io speriamo che me la cavo" .
    ciao

  • Di (---.---.---.60) 5 aprile 2012 13:32

    Non credere Paolo che non sappia in quale condizione ci troviamo! Ma se non puntiamo in alto, anche in maniera esagerata (che poi volere una democrazia reale non mi sembra esagerare!), e ci accontentiamo della via di mezzo, bene che ci vada arriviamo a questa, e tutto il resto ce lo giochiamo in partenza a causa del pessimismo. Meglio essere ottimisti e puntare a 1000 e magari ottenere 500, che partire con l’handicap del pessimismo, della sfiducia, della sconfitta preventiva e puntare solo a 100 per accontentarsi e ottenere al massimo il poco preventivato o sperato. La mia non è mancanza di realismo ma forza di volontà e tutto sommato fiducia nelle masse se non nell’uomo di potere che difficilmente mollerà quanto acquisito finora.

  • Di (---.---.---.60) 5 aprile 2012 13:42

    Inoltre, adottare egoisticamente il principio di "io speriamo che me la cavo", è ripetere vilmente gli errori del passato, per cui lascerai questo mondo ai tuoi figli (o cari se non ne hai) peggio di come te lo hanno consegnato i tuoi genitori; molto ma molto peggio! A tutti i livelli: sociale, culturale, morale, politico, economico e purtroppo ambientale se lasciamo continuare l’attuale politica di depauperamento delle risorse del pianeta in cui vivi pure tu e i tuoi cari, e del suo disastroso, irresponsabile, cieco, niente affatto lungimirante inquinamento.

    Buona fortuna da Angelo Lo Verme.
  • Di paolo (---.---.---.27) 9 aprile 2012 18:40

    Buona fortuna anche a te Angelo , ma ho la sensazione che la fiducia nelle masse ti deluderà .
    ciao

  • Di (---.---.---.148) 9 aprile 2012 19:00

    Grazie Paolo; lo so che a riporre la fiducia nelle masse si rischia una cocente delusione. E’ tutto preventivato, ma ci si prova ugualmente. Non è che siamo dentro un tunnel e prima o poi arriverà la luce: siamo sull’orlo di un baratro semmai! Cerchiamo di fare dei passetti indietro con moderato e ponderato ottimismo; ma di certo il pessimismo ci spingerebbe direttamente giù.

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