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Il ministro della difesa accusa magistrati di agire contro il Governo

Il ministro della difesa Crosetto in una intervista al Corriere della Sera ha riferito di essere stato informato di incontri di associazioni di magistrati in cui si è discusso delle migliori strategie per danneggiare l’attuale governo. Si è inoltre dichiarato disposto a riferire presso le commissioni competenti in Parlamento. 

Critiche non nel merito ma nella forma sono giunte da Calenda che ritiene che avrebbe prima dovuto riferire alle autorità preposte. In realtà anche il ministro della giustizia può promuovere ispezioni presso i tribunali. Nella valutazione di eventuali sanzioni disciplinari la competenza è del Consiglio superiore della magistratura. Il fatto comunque, se vero, sarebbe di una tale gravità da informare anche il Parlamento. Ci ricorda che la sentenza con cui il giudice Apostolico di Catania aveva accettato la richiesta di alcuni emigranti di non rimanere nel centro di accoglienza di Pozzallo inizialmente aveva suscitato una reazione della premier. Aveva dichiarato che non era d’accordo. Successivamente nei social Salvini aveva pubblicato un video in cui il giudice nel 2018 partecipava a una manifestazione pro migranti per chiedere uno di quegli sbarchi che Salvini non concedeva immediatamente. Secondo la legge un magistrato non può iscriversi a un partito politico e non può fare politica in modo continuativo. In questo caso ci troviamo di fronte a una partecipazione occasionale. Tuttavia diversi giuristi fra cui Sabino Cassese e Luciano Violante hanno detto che non doveva andare. Altri esponenti del governo hanno sostenuto che ci si trova di fronte a un magistrato che ha un pregiudizio. Ma c’è anche chi sostiene che un magistrato è libero di manifestare le proprie idee politiche e va valutato nel merito. Ormai siamo abituati a magistrati che si occupano di politica. Tuttavia se si mettono in pensione o in aspettativa possono farlo. Naturalmente c’è chi ha difeso il magistrato di Catania. Per esempio Cacciari. Pochi hanno provato ad entrare nel merito della sentenza. Altri magistrati hanno accolto richieste simili. Sul piano mediatico tuttavia una conseguenza c’è stata: si è smesso di parlare del libro del generale.

Foto Governo.it 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.193) 30 novembre 2023 11:32

    Io parto da un principio. Se uno sul suo curriculum depositato in Parlamento vanta una laurea in economia che non ha, è un bugiardo. E i bugiardi mentono. 

    • Di Attilio Runello (---.---.---.50) 1 dicembre 2023 06:56

      @paolo

      Immagino che tu non sia giornalista e sei libero di argomentare come preferisci. Non è richiesta la laurea per assumere le cariche politiche, nemmeno per la presidenza della Repubblica. Anche all’ex premier Giuseppe Conte fecero le pulci sul suo curriculum - forse non aveva seguito corsi di inglese all’estero come dichiarava. Naturalmente non fa onore. Ma non credo che infici la loro attività se sono competenti. Lasciamo che si presenti alle camere. Che parte della magistratura marci contro il governo è risaputo. E forse altri hanno marciato contro la sinistra che di guai ne ha avuti tanti. Ma per condannare i magistrati ci vogliono prove.

  • Di paolo (---.---.---.184) 1 dicembre 2023 09:05

    Forse non ci siamo capiti. Se un signore si attribuisce un dottorato che non ha commette un reato, visto che ad oggi il titolo ha ancora corso legale. Ma a prescindere, oltre al millantato credito, è un bugiardo. E chi mente una volta stabilisce un precedente inquietante se poi diventa ministro. E Conte non c’entra proprio nulla. Corsi di inglese ?!, ma per favore.

    Poi la competenza o meno è altra cosa, fermo restando che comunque dovrebbe basarsi su un curriculum ad acta e non se ti hanno votato. In questo paese sono stati nominati ministri della pubblica istruzione e della ricerca tizi con la terza elementare.

    Sul buco nero della magistratura non mi pronuncio. Un paese disordinato ad alto tenore di corruzione come il nostro ha quello che si merita. Crosetto ha fatto affermazioni gravi e gratuite a mo di intimidazione preventiva. E se tu ti aspetti che dia una qualche spiegazione nel merito ti illudi. Ma ascoltiamolo pure.

    Hai ragione non sono un giornalista.

  • Di paolo (---.---.---.24) 1 dicembre 2023 11:28

    Ho appena sentito by radio l’interpellanza. Crosetto in risposta a Della vedova nel merito. Da mettersi le mani nei capelli. Crosetto paventa manovre perché, udite udite, magistrati in pubblico consesso avrebbero fatto queste tremende affermazioni eversive ( nel succo) " La magistratura deve garantire il rispetto della Costituzione e dei diritti con un controllo sull’operato della maggioranza" . Capito?.

    E chi dovrebbero controllare, essendo un potere autonomo, la minoranza che non può incidere su nulla?. La magistratura, in particolar modo nei suoi organi superiori, ha il dovere istituzionale di controllare l’operato della maggioranza. E’ suo compito specifico. Poi diciamo pure che avere un premier con un titolo di istituto professionale linguistico vale come qualsiasi altro. La laurea non è di per se esaustiva. Di esempi ce ne sono a iosa. Ma insomma.. se questo è il livello !. 

    Confermo quindi il mio sospetto iniziale. Trattasi di intimidazione preventiva, oltretutto male architettata. Della Vedova, del quale ho pochissima stima, ha dovuto ammettere che la risposta che ha dato è una non risposta. 

    • Di Attilio Runello (---.---.---.43) 2 dicembre 2023 16:08

      @paolo

      Dopo tangentopoli il sentire comune attribuisce alla magistratura questo compito. Tuttavia la Costituzione non solo non glielo attribuisce ma ritiene che la funzione di magistrato e l’attività politica sono incompatibili. Negli ultimi anni ho letto di tanti movimenti che mettono al primo posto il rispetto della Costituzione. La Costituzione pone limiti all’attività politica a una serie di cariche influenti del nostra Pubblica Amministrazione. Fra queste i magistrati. I motivi sono evidenti. La giustizia deve essere imparziale nel giudicare. Deve essere al di sopra delle parti.

  • Di paolo (---.---.---.14) 4 dicembre 2023 09:54

    Controllare se la maggioranza politica rispetta i diritti costituzionali non è fare politica ma esercitare il proprio ruolo istituzionale. La Costituzione è la legge quadro di riferimento e i magistrati applicano la legge. Se violi la legge devi essere sanzionato (chiunque tu sia dal primo all’ultimo cittadino ).

    Il magistrato deve dimostrare la proporia imparzialità nell’esercizio del proprio ruolo di giudicante. Questo non significa che in quanto cittadino non debba avere una propria opinione politica. Vedo che Silvio ha lasciato strascichi indelebili. 

    • Di Attilio Runello (---.---.---.52) 4 dicembre 2023 11:40

      @paolo La gente comune si aspetta indagini sui reati comuni, quelli che più o meno tutti abbiamo subito qualche volta, e ci hanno detto " e che ci vuole fare". I furti nelle abitazioni, i furti d’auto, gli scippi, le rapine, i quartieri dove è meglio non andare, E aggiungo quelli contro la criminalità organizzata. Perché di arresti ne fanno tanti ma quante volte si sente parlare di condanne? Sono quelli che non danno visibilità ai magistrati? Sono pagati per lavorare non per diventare delle star.

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.185) 7 dicembre 2023 08:38
    Gregorio Scribano

    Se il ministro della difesa accusa i magistrati di agire contro il governo, è importante considerare che si tratta di un’affermazione seria e potenzialmente controversa. Le accuse di interferenza politica da parte dei magistrati sono questioni sensibili e richiedono un’analisi approfondita per comprendere appieno la situazione.
    Alcuni punti chiave da considerare includono:

    1. Contesto politico: È importante valutare il contesto politico in cui si inseriscono le accuse. Ci potrebbero essere tensioni politiche o controversie in corso che influenzano le dichiarazioni del ministro della difesa.

    2. Base legale delle accuse: Il ministro della difesa dovrebbe fornire prove concrete e specifiche per sostenere le sue accuse contro i magistrati. In mancanza di prove, le affermazioni potrebbero essere percepite come politicamente motivate o infondate.

    3. Indipendenza del sistema giudiziario: L’indipendenza del sistema giudiziario è un principio fondamentale in uno stato di diritto. Qualsiasi interferenza politica nei confronti dei magistrati potrebbe sollevare preoccupazioni sulla violazione di questo principio.

    4. Reazioni della comunità legale e politica: È importante monitorare le reazioni della comunità legale, della società civile e di altri settori politici alle accuse del ministro della difesa. Le reazioni possono fornire indicazioni sulla percezione pubblica della questione.

    5. Coinvolgimento dei media: L’attenzione dei media sulla questione può influenzare l’opinione pubblica. È importante essere consapevoli della copertura mediatica e delle diverse prospettive presentate.

    6. Ruolo delle istituzioni di controllo: Le istituzioni di controllo e supervisione, come organi di vigilanza indipendenti, potrebbero essere coinvolte per valutare l’accusa e garantire la trasparenza e l’equità.

    In situazioni del genere, la chiarezza, la trasparenza e il rispetto per lo stato di diritto sono essenziali per preservare la fiducia pubblica nelle istituzioni democratiche. Eventuali sviluppi successivi possono influenzare il modo in cui la situazione viene percepita e gestita.

    • Di Attilio Runello (---.---.---.73) 7 dicembre 2023 12:24

      @Gregorio Scribano

      È vero. Il ministro anche in sede parlamentare ha preferito lasciare le cose sul vago. Tuttavia qualche giornale ha sottolineato la presenza di due segretari di partito a una riunione tenutasi a Palermo a fine settembre di una corrente della magistratura. Si trattava di Conte e Schlein che evidentemente erano stati invitati. Conte da giurista ha fatto anche un intervento. In democrazia proprio perché la magistratura deve essere indipendente, terza, al di sopra delle parti, a prescindere dal governo in carica, si guarda con sospetto a queste contiguità e vicinanze. Alcuni anni fa a Roma alcuni politici del PD erano andati a cena con dei magistrati. E la cosa era stata denunciata in parlamento. Sono operazioni illegali? Di per sé no. Ma quantomeno non sono opportune. E lasciano ombre sull’indipendenza della magistratura che perde di autorevolezza anche nei confronti del popolo, che secondo la Costituzione è sovrano.

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