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Il doodle di Google si illumina con la luce di Gae Aulenti

Bellissimo e al tempo stesso semplice il doodle che oggi troviamo sulla homepage di Google, dedicato alla grande Gae Aulenti per gli 86 anni dalla nascita. La lampada, una delle sue creazioni, la “Pipistrello”, simboleggia anche la luce che Gae Aulenti, designer e architetto di fama internazionale, ha sempre utilizzato nelle sue creazioni. 

Era da un po’ di tempo che Google non dedicava più un doodle al nostro paese e se non ricordiamo male, l’ultima volta avvenne per il doodle dedicato a Luigi Pirandello. Ma restiamo al doodle di oggi sulla homepage del più grande motore di ricerca che rende omaggio ad una grande designer italiana, Gae Aulenti, in occasione degli 86 anni dalla nascita. Il doodle riprende una delle creazione della Aulenti, la lampada da tavolo “Pipistrello”, ideata nel 1965 per lo showroom Olivetti, tra l’altro ancora in produzione.

Gae Aulenti, scomparsa a novembre del 2012, ha sempre orientato la sua attività di architetto e di designer alla ricerca storico-culturale di recupero dei valori architettonici del passato, opponendosi al filone che faceva riferimento al razionalismo. La luce ha sempre avuto un ruolo principale in tutte le sue opere e creazioni, a volte la usava per esaltarle mentre a volte la usava per ripararle. Era quindi rivoluzionaria.

La sua vocazione internazionale si manifesta sin da subito, sin dalle prime opere realizzate e questo sarà un aspetto che caratterizzerà la sua vita professionale. Il viaggio era per lei importante per “sentire” il luoghi viverli.

Il doodle di Google si illumina con la luce di Gae Aulenti

E sono davvero tante le sue opere, come la realizzazione a Parigi del Museé d’Orsay (1980-86) e del nuovo allestimento del Musée National d’Art Moderne al Centre Pompidou (1982-85), ha curato la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-86) e in seguito l’allestimento in questa sede di numerose mostre temporanee, da “Futurismo & Futurismi” (1986) a “Da Puvis de Chavannes a Matisse e Picasso. Verso l’Arte Moderna” (2002).

E ancora, il nuovo accesso alla stazione S.Maria Novella a Firenze (1990); Palazzo Italia all’EXPO ‘92 di Siviglia; la nuova Galleria per Esposizioni Temporanee alla Triennale di Milano (1994); l’esposizione “The Italian Metamorphosis 1943-1968” al Guggenheim Museum di New York (1994); la ristrutturazione del Palazzo del Governo della Repubblica di San Marino (1991-1996); “Spazio Oberdan” a Milano, nuova sede della Fondazione Cineteca Italiana (1999); la ristrutturazione delle ex-Scuderie Papali presso il Quirinale a Roma, nuova sede per esposizioni temporanee inaugurata con la mostra “I Cento Capolavori dell’Ermitage. Impressionisti e Avanguardie” (1999); la riqualificazione di piazzale Cadorna a Milano (2000); l’esposizione “1951-2001 Made in Italy? Memoria” alla Triennale di Milano (2001); le stazioni “Museo” e “Dante” della Metropolitana e il ridisegno delle piazze Cavour e Dante a Napoli (1999-2002).

E ancora, il nuovo “Asian Art Museum” di San Francisco (incarico su concorso internazionale vinto nel 1996 in associazione con la joint venture HOK/LDA/RWA di San Francisco) è stato aperto al pubblico nel marzo 2003; il “Museo Nazionale d’Arte Catalana” a Barcellona, completato nel Dicembre 2004 con l’inaugurazione della parte dedicata all’arte del XX secolo. Nel 2005 poi sono state inaugurate: la sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Tokio; il Palavela di Torino, sede delle gare di pattinaggio artistico e short-track per i Giochi Olimpici Invernali 2006; Piazza San Giovanni a Gubbio. Poi nel 2009 lo Showroom Swank, Pechino e la Biblioteca Comunale di Paderno Dugnano.

Insomma una lista infinita di opere, in Italia e nel mondo, che hanno reso Gae Aulenti il titolo di “signora dell’Architettura“.

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