Alla voce “Prevaricare” sul dizionario di Italiano troviamo: “(v. intr.) 1 Abusare della propria carica per ottenere guadagni illeciti. sopraffare. 2 Comportarsi oltre i limiti della morale o della decenza. Sinonimi: abusare, disubbidire, spadroneggiare, trasgredire”
Ebbene, il verbo “prevaricare” è oggi il più utilizzato, ma non in forma scritta o verbale, quanto in forma di azione.
La prevaricazione alberga per grandi linee in tutto ciàò che discosta una Società fra chi è al Potere e chi lo subisce. E’ nella mancanza di Politiche sociiali universalistiche. E’ nella guerra fra simili, imposta a gran voce dal Sistema. E’ nel quotidiano di tutti e da parte di chiunque.
Si abusa delle proprie cariche pubbliche per ottenere illeciti guadagni. Le cronache ormai, scoppiano di queste notizie. Ci si comporta ai limiti di una morale che oggi non ha più linee di confine. Cosa è morale e cosa è immorale? E’ difficile comprendere ormai.
E la “decenza”? Cosa mi dite del senso di decenza’?
E’ decente un mondo politico che parla ormai solo ossessivamente di se stesso? E’ decente che uno Stato non faccia nulla a livello di politiche sociali a sostegno delle cosidette “fasce deboli”? E’ decente spendere fiumi di denaro pubblico per scopi privati ed impropri? E’ decente sopraffare una popolazione intera, al grido di “Noi sopra ogni cosa”?
Credo di poter rispondere un chiaro, palese, significatiivo… No. E credo che questo No sia un no corale. Che tutti possiamo sicuramente condividere.
L’attuale sistema sociale, è fonte di prevaricazione continua. Si tagliano fondi a chi più necessita di finanziamenti. Si sfronda il comparto scolastiico togliendo il Diritto sacrosanto alla Formazione. Si danno briciole ai disabili, fonte incredibile di energia e risorse per il nostro Paese. Che tende invece a ghettizzare, piuttosto che ad esaltare. Si dimenticano gli Anziani. Si gettano nel fosso intere famiglie. E nella disperazione genitori separati e figli di genitori separati.
Al grido di “Prevarichiamo”, l’esistenza umana subisce ogni ora pressioni che sconvolgerebbero la mente ad un santo.
Voglio riportare un esempio drammatico. Di prevaricazione collettiva. Con tanto di carico da 90 da parte di adulti resi forse ciechi da una rabbia ormai stabile che li porta ad una sorta di anestesiia delle emozioni.
E’ cronaca delle utlime ore. In una scuola in Provincia di Vicenza – Montecchio Maggiore è il nome del Paese – nove bambini sono stati praticamente messi a “dieta” nell’ora della mensa a causa del mancato pagamento della retta da parte dei genitori. I bambini – due italiani e sette stranieri – a quanto pare sono stati messi a panino ed acqua per “punire” l’insolvenza economica dei genitori.
Certo, in tempi di crisi economica e di inefficenza totale per ciò che riguarda le Politiche Sociali, notizie come questa fanno davvero rabbrividiire… Ma ancor più, fa rabbrividire la visione di ieri sera durante il Tg1, di un genitore che “candidamente” ha detto “Se io vado in un ristorante e non pago, mi fanno lavare i piatti. Quindi è giusto che questi bambini non mangino come gli altri”. Raccapricciante. No, raccapricciante è dir poco.
Il signore – certamente ricco genitore di un bambino “fortunato” – si sarà reso conto di che livello di razzismo inumano ha espresso con questa dichiarazione?
Il dubbio è che se ne sia accorto eccome.
“Prevaricazione”. Un verbo con tante facce. Come quella della vergogna. Che alcuni non provano. Anche e soprattutto, di fronte ai propri simili più sfortunati.
