Il PD ed il senso della politica di "Sentirsi Parte"

Oddio, e questa è la gente civile che ci vorrebbe governare, e sotto l'insegna del progressismo, per giunta.
”Non c’è ragione che si neghi agli omosessuali italiani il diritto all’unione civile o a una legge contro l’omofobia” dice Bersani dal palco di qualche Festa; a fare il paio con la Bindi, quando delirava "mi hanno convocato una piazza contro per aver provato a dare un riconoscimento giuridico a Voi e alle vostre relazioni affettive".
Cioè, capito? "A Voi", agli omosessuali, alle lesbiche; anche una legge contro l'omofobia è una cosa per i gay, non un necessario riconoscimento di civiltà. Come dicevo qui, è proprio questo limite che separa le persone civili dalle altre.
Non basta appuntare un provvedimento politico nel proprio programma, bisogna sentirsi parte di quella lotta; invece, per "Voi", le unioni civili o la legge contro l'omofobia sono dei contentini, degli zuccherini da dare agli omosessuali per averne il voto. E' proprio l'atteggiamento, ad essere sbagliato. Rimpiango il Bertinotti che, ai tempi d'oro di Rifondazione, all'alba della globalizzazione, dopo i primi episodi di razzismo, omofobia e guerre, urlava "Siamo tutti Immigrati! Siamo tutti Palestinesi! Siamo tutti Gay!".
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