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Il 2021 sarà l’anno della svolta nelle relazioni tra Italia ed Egitto e per la verità processuale per Giulio?

Quello della cooperazione giudiziaria tra Italia ed Egitto è un tassello fondamentale per la verità processuale per Giulio Regeni. Lo si è denunciato fin dall'inizio che di questa cooperazione non c'è mai stata traccia, mentre da quando si è riavviata la normalizzazione dei rapporti tra Italia ed Egitto, con il ritorno dei rispettivi ambasciatori, tutte le cooperazioni si sono consolidate, tranne una. Quella giudiziaria che non ha mosso neanche un mezzo passo per partire.

Tanto che addirittura lo stesso legale della famiglia di Giulio, Alessandra Ballerini, è stata inibita a poter esercitare il diritto alla difesa, perchè non sa se a suo carico esiste o meno un mandato di arresto, qualche ordine di espulsione, non può più mettere piede in Egitto senza rischiare grosso. Una cosa incredibile ma che non sembra aver colpito più di tanto l'interesse politico ed istituzionale che se avesse trattato l'omicidio di stato di Giulio con la stessa attenzione e priorità che c'è stata per la vendita di armi, per la via dell'east med o quant'altro, forse oggi si racconterebbe una storia diversa, oppure semplicemente i rapporti tra Italia ed Egitto sarebbero di tutt'altro tenore, sicuramente non da due amichetti al bar. 

Il 20 novembre come tutti sanno c'è stata l'ennesima telefonata tra Conte ed Al Sisi. Interessante notare la differenze che sussiste tra i rispettivi comunicati istituzionali. Vanno riportati integralmente per rendersi conto del tutto.

Questo il comunicato diffuso dal dittatore egiziano: 

Questa mattina il presidente Abdel Fattah El-Sisi ha ricevuto una telefonata dal presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte.

Il Portavoce della Presidenza egiziana ha dichiarato che il Presidente El-Sisi e il Sig. Conte hanno discusso alcune questioni riguardanti le relazioni bilaterali tra i due Paesi, in particolare in campo militare ed economico. Hanno inoltre proceduto a uno scambio di opinioni su una serie di fascicoli regionali di interesse comune, principalmente gli sviluppi della situazione nel Mediterraneo orientale e in Libia.

 

Da parte sua, il Presidente del Consiglio italiano ha espresso la volontà del suo Paese di continuare a rafforzare le relazioni bilaterali tra i due Paesi, soprattutto nei settori del commercio, degli investimenti e militare. Ha inoltre sottolineato l'importanza di un intenso coordinamento e consultazione con l'Egitto sulle questioni regionali e sui modi per risolvere le crisi nelle regioni del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente.



Il presidente El-Sisi ha elogiato le distinte relazioni tra i due paesi in vari campi politici, militari ed economici, nonché la cooperazione per affrontare molte sfide nella regione del Mediterraneo orientale, in particolare combattendo l'ideologia estremista e il terrorismo. Ha sottolineato l'importanza che l'Egitto attribuisce allo sviluppo di vari quadri di cooperazione, coordinamento e consultazione congiunti tra l'Egitto e l'Italia su varie questioni regionali.

Il portavoce ha inoltre affermato di aver discusso anche una serie di questioni relative alle relazioni strategiche bilaterali tra i due paesi in diversi settori, in particolare i settori militare, sicurezza, economico ed energetico. Sono stati inoltre presentati gli ultimi sviluppi della collaborazione congiunta tra le due parti in merito alle indagini in corso sul caso dello studente italiano Giulio Regeni.

Al primo posto i rapporti militari ed economici, all'ultimo posto l'omicidio di Giulio.

Questo quello del governo italiano:

Il Presidente del Consiglio ha avuto stamani una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abdel Fattah Al-Sisi. Al centro del colloquio il partenariato bilaterale, con particolare riguardo alla cooperazione giudiziaria, e i principali dossier regionali di comune interesse, tra i quali gli ultimi sviluppi della situazione in Libia e nel Mediterraneo orientale.

Quattro righe, non si parla di Giulio espressamente e non si capisce il perchè, visto che addirittura lo fanno gli egiziani. Certo, si fa riferimento alla cooperazione giudiziaria che è quella che chiaramente interessa l'omicidio di Giulio, però questa forma di comunicazione lascia perplessi per non dire altro.

L'Egitto di Al Sisi sa di essere in difficoltà ora che Biden prenderà il posto di Trump. Questa dittatura senza la protezione degli americani ed i soldi internazionali non farà molta strada, ed infatti Al Sisi guarderà con maggiore attenzione i rapporti con la Russia di Putin, non è un caso che per la prima volta l'Egitto e Russia faranno una esercitazione militare nel Mar Nero

Il 2021 sarà l'anno chiave nelle relazioni italo-egiziane? Il 2020 doveva essere l'anno di Giulio. Tante cose sono state fatte, una enormità dalla famiglia, dal popolo giallo, niente di rilevante sul fronte istituzionale e politico, almeno fino a questa telefonata del 20 novembre ed alla notizia che la Procura della Repubblica è pronta a chiudere le indagini sull'omicidio di Stato di Giulio.

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