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Il Governo taglia su tutto... partiti eslusi

 

Sfogliando La Repubblica di oggi spicca fra tutti un titolo veramente interessante: “Niente tagli ai partiti, Tremonti gli dà 24 milioni”. Almeno il sottotitolo è in parte rassicurante: “La Camera dichiara guerra ai deputati fannulloni: sul sito i nomi degli assenti”.
 
Per riassumere, l’articolo (firmato da Carmelo Lopapa) indica con precisione la somma che il Ministero del tesoro trasferisce ai partiti in qualità di rimborso per le elezioni che si sono svolte dal 2003 fino ad oggi (europee, regionali e provinciali incluse): 24.376.540.

 
Si tratta evidentemente di una cifra molto elevata ma che soprattutto viene messa a disposizione dei partiti in un periodo forse poco adatto (per usare un eufemismo). E così mentre la Gelmini propone tagli vertiginosi ai danni dell’istruzione pubblica (che perciò finiranno per favorire quella privata) e i media non fanno altro che ricordarci che non si arriva alla fine del mese, i nostri cari politici votano all’unanimità il piano per stanziare milioni a loro favore.
 
In pratica la situazione è la seguente: da un lato Tremonti non fa altro che parlare di crisi economica e a quest’ultima si appella per giustificare i tagli indiscriminati ai danni di scuola e università, dall’altro lato però lo stesso Tremonti non si fa scrupoli quando si tratta di far rientrare qualche milione di euro nelle casse del suo e di altri partiti.
Nella seconda metà dell’articolo leggiamo finalmente una notizia positiva. Gregorio Fontana del Pdl ha avanzato una proposta rigida nei confronti dei tanti parlamentari assenteisti: pubblicare le presenze e le assenze dei deputati sul web. Si tratta di un’iniziativa accettata da tutti i politici presenti che consentirà (almeno si spera) di individuare con certezza i fannulloni. Ma una proposta sana e intelligente come questa non basta: sarebbe troppo chiedere di essere rappresentati da persone che, guadagnando profumatamente e avendo mille privilegi, hanno semplicemente la buona volontà di fare il lavoro per cui sono pagate?

Commenti all'articolo

  • Di Aquila (---.---.---.58) 30 novembre 2008 14:45

    Sono completamente d’accordo; questa mancanza di sensibilità di fronte al popolo (bue) elettore dovrebbe far
    riflettere chi stà al potere, macchè si continua imperterriti come niente fosse e mi sa che fra poco qualcuno
    criticherà Stella per aver scritto "la Casta". Li’ c’è ancora tanto da tagliare, ma gli interessi (di tutti) sono troppi
    ed il popolo (pantalone) continua a pagare, inconsapevolmente tanto ci sono degli impuniti.
    Chi li smuove più,? L oro si fanno le leggi, si aumentano gli stipendi, le pensioni, mille privilegi assurdi e ridicoli,
    molti lo sanno ma loro...se ne fregano e vogliono i voti per il potere ah...quelli si, basta vedere cosa costano le campagn elettorali. Ma il popolo è cresciuto o no? Quanti ci vorrà ancora per far finire questa tragicomica?

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