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I segreti di Osage County

Nell’assolato e rovente Oklahoma – terreno desertico che gli americani vollero espropriare agli indiani (“nativi americani”) per piantarci una loro bandiera, così dice Barbara-Julia Roberts – la contea di Osage è sede della famiglia Weston, costretta a riunirsi per il suicidio del capofamiglia Beverly. Con una moglie così cervellotica e ossessiva come Violet-Meryl Streep, una che pretende che nulla le sfugga perché a lei “non gliela si fa”, potrebbe essere comprensibile che un marito voglia togliere il disturbo ed acquietarsi.

Alle esequie e successivo ritrovo familiare si ritrovano così, oltre a Barbara con marito e figlia 14enne, le altre due sorelle, figlie dei Weston, Karen e Ivy, accompagnate la prima dall’ennesimo amante dotato di una rombante Ferrari (ottimo Dermot Mulroney) e la seconda dal cugino-fratellastro-fidanzato (Benedict Cumberbatch), ufficialmente figlio della sorella di Violet, Margo, anch’essa afflitta dalle ossessioni e sospetti tipici della protagonista Meryl, e che denigra tanto il figlio “little Charles” di cui si dice delusa. C’è pure il di lei marito (il tanto caratterizzante Charlie Aiken, recitazione insuperabile).

La casa dei Weston diventa crogiolo di tensioni familiari che si trascinano da tempo, è il momento degli astii e delle accuse, la capofamiglia Violet-Meryl sembra animata da una tensione distruttiva di sé e delle figlie, rinfaccia loro le mancanze di attenzioni di cui è presunta vittima. L’episodica demenza senile ci ricorda l’altra Meryl - la “Iron Lady” Thatcher - e la fa oscillare da artefatte affettuosità a rimproveri cocenti e a provocatorie e spiazzanti verità. Già all’arrivo di Barbara si è lamentata con lei: il padre Beverly è sparito e dapprima introvabile e la figlia si è precipitata, per tutti i “malesseri” della madre non si era mai mossa. C’è pure spazio perché il dongiovanni fidanzato di Karen cerchi di esplicare le sue “arti” con la quattordicenne figlia di Barbara.

Un grande cast, con Julia Roberts che tiene testa a Meryl nell’interpretazione, nelle accuse dirompenti e nei piatti rotti. Meryl Streep mostruosa nella bravura e nel rendere l’immagine di una matrona davvero mostro di ossessioni. Resterà sola Violet, ha fatto terra bruciata intorno a sé.

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