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 Home page > Attualità > Politica > I giullari di corte

I giullari di corte

Santoro, Crozza, Fazio, Travaglio, Vespa e tanti altri di second'ordine. Questi individui asserviti al sistema, nelle loro trasmissioni televisive, "Ballarò", "Servizio Pubblico", "Porta a porta", "Che tempo che fa", salgono sul palcoscenico recitando in un teatrino surreale di politici, industriali, intellettuali artisti, commedianti, giornalisti, e così via.

Montano una commedia senza fine, dove la trama è sempre la stessa: da una parte i giullari di corte, che con le loro battutte sagaci e critiche contro il sistema fanno credere di essere i difensori del malessere popolare.

Dall'altra, invece, i politici, che fanno credere di accettare, in modo benevolo, democraticamente, tutte le critiche contro di loro. Questa farsa ha ormai i giorni contati.

Tutti questi individui, che nelle loro apparizioni televisive sembravano tutti contro tutti in disaccordo fra loro, per far valere le loro ragioni nel pericolo si compattano e vivono al di fuori della realtà, in un’altra dimensione.

Continuano a discutere di alleanze che hanno come fine la distruzione del Movimento 5 Stelle, con tutti i mezzi a loro disposizione, e con la complicità dei media, asserviti a loro per difendere i privilegi di una casta oramai putrefatta.

Non si sono accorti dell'avanzare di uno tsunami, che sommergerà tutti, e tutto il marciume che incontrerà durante la sua corsa.

Questo tsunami ha un nome, si chiama Movimento 5 Stelle. Il Movimento 5 Stelle nasce dalla speranza che il cambiamento è possibile.

Questa speranza nasce e cresce in modo traversale fra tutti i cittadini, che, stanchi di vedere le stesse persone che da più di cinquanta anni ci governano - rubando, corrompendo, speculando - tutta la classe dirigente e tutti i parassiti che la circondano devono andare a casa.

Il cambiamento è possibile, perché i cittadini si sono accorti che il re è nudo, improvvisamente si è rotto l’incantesimo, la realtà appare con le sue verità, ci libera dalle gabbie di promesse non mantenute.

Così con le nuove tecnologie di comunicazione, che permettono a tutti di accedere liberamente alle informazioni, senza dipendere e aspettare in modo passivo quelle impacchettate del sistema, i cittadini si ribellano

Questo, più che una rivoluzione, è un'evoluzione del pensiero, è una legge dell’universo, dove lo scopo unico della vita è quello di evolversi, dove niente è eterno.

 

                         

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.194) 13 marzo 2013 16:36

    Articolo fazioso e discriminatorio.

    Anche arrogante.
    Non pensi a quelli che non hanno il computer e agli altri che,pur avendolo non lo sanno usare? Ai vecchi che non escono a comprare il giornale(ma sul giornale ritroverebbero i Floris e i Vespa...) tutti i giorni e stanno sempre attaccati alla TV?
    Non sono cittadini italiani loro?
    Non vi interessa quella fetta sociale è chiaro come è chiaro,entrando nei vostri forum,capire che gli gli attivisti seguono ciecamente il volere di Grillo dopo essersi riempiti la bocca di democrazia di base e di sacra ed intoccabile volontà del popolo a 5 stelle.
  • Di (---.---.---.43) 14 marzo 2013 02:14

    commento


    l’invenzione della stampa nel 1500 da Gutemberg ha cambiato il mondo ha permesso la cultura di essere alla , portata di tutti , toglendo il monopolio a quei pochi, che invece di divulgarla, la censuravano, per divulgare alle genti solo la loro interpretazione, lasciandoli nella ingnoranza.


    I’invenzione di interneta sta’ come l’invenzione della stampa nel 500


    Con internet la rete apre un nuovo mondo dove si possono raggingere nuovi orizzonti del sapere e della conscienza, poter criticare e discutere.


    Come tutto non e’ perfetto anche internet puo’ avere i suoi lati positivi e negativi. Ma, il libero albitriio dell’uomo, le permette di sciere senza condizionamenti


    Invece lei facendosi paladino di quella societa’ composta da pensionati anziani, poveri, e cosi via.

    dicendo, poverini che non hanno i strumenti per poter usare le nuove tecnologie. 

    lasciandoli nella loro ignoranza mantenuta dai media come tv radio, giornali dove l’informazione e’ a senso unico. 


    Invece bisogna aiutarlli ad usare e convivere con le nuove teconologie per non creare nuovi analfabeti digitali e cittadini passivi

  • Di (---.---.---.6) 14 marzo 2013 19:10

    E’ in corso una rivoluzione. Sin qui impossibile, oggi è pacifica e se la si saprà comprendere, ridimensionando radicalmente gli interessi di pochi a vantaggio di molti, essa produrrà nel medio periodo un beneficio tangibile per tutti. L’etica della conduzione onesta della vita, della valorizzazione del merito e delle autentiche capacità, potrà prevalere e produrrà una società migliore. La stampa dovrà rigenerarsi totalmente. La sua profonda crisi economica non è ascrivibile alla flessione della raccoltà pubbliciatria, ma a quella della sua lettura. E’ l’elusione plateale della propria funzione istituzionale a decretarne il decesso. In p0articolare la stampa politica dovrebbe essere la sentinella della democrazia, colei che veglia sull’operato dei politici e informa i cittadini, repentinamente ed esaustivamente, affinchè possano richiamare all’ordine i rappresentanti che deviano dal programma per assolvere al quale sono stati eletti. Il tempo della furbizia e dell’opportunismo dev’essere concluso. Se ne avvantaggeranno di più gli utlimi, i più deboli, i più fragili, quelli oggi imboniti da un palinsesto televisivo non solo privo di contenuti culturali, ma artatamente fuorviante dalla realtà dei fatti e assente rispetto ai reali interessi dei cittadini spettatori. 

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