I dubbi sul suicidio del rapinatore omicida di Torpignattara
Ha un nome il presunto rapinatore-assassino che è stato ritrovato ieri in un vecchio casolare nei pressi di Boccea (Rm).
E’ Nasiri Mohammed, 30 anni marocchino. E’ stato trovato impiccato, con un cellulare vicino al suo corpo sospeso.
Finisce così la sua fuga che lascia moltissimi quesiti e qualche dubbio anche sull’effettivo suicidio.
Gli inquirenti stanno cercando di capire quando Nasiri si è diviso dal suo complice: subito dopo la rapina o i giorni successivi? Questo è determinante per capire se, come si pensa, il suo complice sia scappato all’estero (Francia?) o è rimasto in Italia , se non addirittura a Roma.
Nasiri è morto 3/4 giorni fa e nel quartiere di Torpignattara c’è chi pensa che dietro a questa morte ci sia la mafia cinese.
Chiacchiere di quartiere? Certo, ma non si esclude niente. Neanche la criminalità locale, che dal giorno del duplice omicidio ha visto militarizzare i quartieri con operazioni anticrimine senza tregua.
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